Jesse Custer è il pastore demotivato, depresso, alcolizzato, rassegnato all'assenza di fedeli e tormentato da un passato tragico, di una scalcagnata parrocchia di Annville, Texas. Una serie di eventi più o meno razionali (il ritorno dal passato di Tulip, la sua pericolosissima donna; l'arrivo di Cassidy, un vampiro centenario di origini irlandesi; la sua...ehm... possessione da parte di una misteriosa entità) stravolgeranno la sua routine. Tutto attorno Annville, una città non meno folle di un girone dell'inferno.
Sono diverse le ragioni della riuscita di questa produzione, a partire, certo, dal materiale originale a disposizione (una serie durata sessantasei numeri dal 1995 al 2000), ma anche il coinvolgimento di Seth Rogen, un cast azzeccato e soprattutto un lotto di personaggi, tra principali e secondari, "buoni" e "villains" (le virgolette sono d'obbligo, credetemi), straordinario. E quando in un prodotto audiovisivo si azzeccano i characters si è già a metà dell'opera.
Ci vuole abilità ad usare tutti gli strumenti più estremi del genere per far passare messaggi forti di critica sociale, politica e religiosa, ma qui la coppia Ennis/Rogen compie davvero un lavoro superbo, tenendo per le palle lo spettatore tra ettolitri di sangue e un politicamente scorretto mai fine a sè stesso. La serie credo si sia conclusa, come scritto, dopo quattro stagioni. Nella speranza che non cali vorrei proprio gustarle centellinandole.