tag:blogger.com,1999:blog-9113744775636556542024-03-28T00:52:39.586+01:00bottle of smokeGettin' old ain't for pussiesmontyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.comBlogger2534125tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-73325845983584211452024-03-25T06:00:00.002+01:002024-03-25T09:58:33.706+01:00L'ammutinamento del Caine: corte marziale (2023)<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-gwHKGNCLCIY6SVGYus3sRb4RG7M9d3ieS8ZLwr394Ihkmqg8vm4H5DfJXqZvAN_jmIwgVeGr_Xvx6T1V-29-SqR8i-c5bJVEtlHaHMoLyaT0xAb5c5N76yzn8NalNog2Ba17SkWkn8oIupU4wg6ieG3KpLeJx3WbmVE8HMRFnmFEsf1bc2RYPD9h0tU/s1920/c6d7bedd15199b5496a182d4991f010e8fe8e6601fe4e604ae9e57ada6774560.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-gwHKGNCLCIY6SVGYus3sRb4RG7M9d3ieS8ZLwr394Ihkmqg8vm4H5DfJXqZvAN_jmIwgVeGr_Xvx6T1V-29-SqR8i-c5bJVEtlHaHMoLyaT0xAb5c5N76yzn8NalNog2Ba17SkWkn8oIupU4wg6ieG3KpLeJx3WbmVE8HMRFnmFEsf1bc2RYPD9h0tU/w640-h360/c6d7bedd15199b5496a182d4991f010e8fe8e6601fe4e604ae9e57ada6774560.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></p>Davanti ad un tribunale militare, il capitano della marina Queeg sostiene le ragioni della denuncia al suo sottoposto, tenente Maryk, per ammutinamento, avendolo quest'ultimo sollevato dall'incarico, per presunta instabilità mentale. La corte dovrà esprimere un giudizio, con il dibattimento affidato, per la difesa, ad un estremamente riluttante ma leale Barney Greenwald e, per l'accusa, all'aggressiva Katherine Challee. </span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Confesso di non aver visto (almeno a mia memoria) nessuna delle precedenti riduzioni dell'opera teatrale di Herman Wouke. Probabilmente non avrei visto nemmeno questa, non fosse che si tratta dell'ultima regia di William Friedkin (scomparso ad agosto 2023) e, ma questo l'ho scoperto solo dai titoli di coda del film, l'ultimo ruolo dell'attore Lance Reddick (marzo 2023): una lunga carriera sia nel cinema che, in particolare, nelle produzioni televisive. Curiosamente, essendo Reddick scomparso subito dopo le riprese e la post-produzione del film, i titoli dedicano la pellicola alla sua memoria e non a quella di Friedkin.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><i>L'ammutinamento del Caine: corte marziale</i> pare dovesse uscire nelle sale, tant'è che viene presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia, poi però finisce in un limbo distributivo, non vede mai i cinema e arriva in sordina su Paramount plus e nelle schede del cast finisce sotto la voce film tv.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Pur ammettendo che lo stile rimanda a quel tipo di prodotto, essendo il film girato sostanzialmente in un unico ambiente, il buon cast, la messa in scena, i dialoghi, la tensione e il ritmo non c'è dubbio siano da classe superiore. <br /></span><span style="font-family: georgia;">La vicenda si apre con il tenente Greenwald (il caratterista Jason Clarke, davvero in parte), nel ruolo di avvocato difensore, che informa l'imputato di aver accettato la sua difesa per dovere, ma che, avendo potuto scegliere, non lo avrebbe fatto, per il disonore recato alla marina. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Già qui ci troviamo di fronte ad un incipit anomalo, rispetto a tanti legal drama, al punto che il giudice Blakely chiede al tenente Maryk (Jake Lacy) se abbia intenzione di cambiare legale. Lacy viene rassicurato da Greenwald e il processo continua, tra gli interrogatori all'assalto della procuratrice Challee (Monica Raymund) e la strategia difensiva di Greenwald. In mezzo un capitano Queeg, interpretato magistralmente da Kiefer Sutherland, che, inesorabilmente, passa dal ruolo di vittima a quello di accusato.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">La tecnica di Friedkin è una lectio magistralis di primi piani, campi e controcampi che assecondano l'incremento della tensione, anche grazie alle prove attoriali (segnalo quella molto espressiva della Raymund, anche lei tante serie tv - <i>Lie to me</i> la principale - ). La conclusione del film, non mi riferisco all'esito del processo, quanto alla coda, è l'ennesimo colpo d'autore di Friedkin, che opera un costante ribaltamento dei ruoli, tra vittime e carnefici, definendo l'integrità militare, forse anche un pò reazionaria, di Greenwald.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">Da vedere. Non solo per un doveroso saluto di commiato ad un grande regista.</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: x-small;">Paramount +</span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-33494957292193636952024-03-21T06:00:00.003+01:002024-03-21T06:00:00.138+01:00Piana/Vesco, Dammi un segno (una recensione)<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la recensione di Vale Sapisi di un romanzo romantico che affronta il tema della sordità.</span></p><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i>Quando, qualche anno fa, iniziai a studiare la Lingua dei
Segni ne ero totalmente affascinata, grazie ad essa scoprii una comunità e la
sua cultura. Cominciai a partecipare alle attività organizzate dalle
associazioni di sordi, m'impegnai in una serie di attività di volontariato e
scrissi anche qualche racconto con l'intento di trasmettere il mio entusiasmo e
far conoscere la condizione dei sordi. Rileggendoli però, non mi piacquero,
avevano qualcosa di artificiale, falso. Li misi da parte e non ci pensai più.
Oggi sono abbastanza convinta che per scrivere di disabilità bisogna conoscerla
molto, molto bene, e avere delle capacità letterarie solide. Se poi a scrivere
è un disabile, ancora meglio. Al primo anno di corso LIS lessi “Il grido del
gabbiano”, l'autobiografia dell'attrice sorda Emanuelle Laborit e, anche se non
era un capolavoro a livello letterario, mentre lo leggevo sentivo di
comprendere almeno un po' dei sentimenti che l'autrice provava la sua
condizione.<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><o:p> </o:p><b>“Dammi un segno”</b> è la storia d'amore tra un ragazzo sordo
(Brando) e una ragazza udente (Sofia). Si incontrano sul tram ogni sera ma
nessuno dei due ha il coraggio di fare la prima mossa. Quando infine riescono a
dichiararsi entrano uno nel mondo dell'altra. Sofia e la sua coinquilina Nina
conosceranno gli amici di Brando, Daniele e Mauro, e la comunità sorda alla
quale appartengono. L'idea non è nuova, tutti ricordano “Figli di un dio minore”
in cui si seguiva la nascita di un sentimento tra un insegnante udente e una
giovane sorda, però non è detto che la stessa trama non possa svilupparsi in
modo nuovo, dato che la società è cambiata e, anche se tuttora l'inclusione non
è stata raggiunta, la sordità è più conosciuta.</i></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><i><o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i>Però, devo dire, sono rimasta abbastanza delusa da questa
lettura, principalmente perché non ho trovato una narrazione soddisfacente
della disabilità: anche se in queste pagine se ne parla e ci sono dei lunghi
monologhi dei protagonisti rispetto al loro passato (infanzia e prima
giovinezza), non ho avuto la percezione di cosa comporti essere sordo, quali
siano le conseguenze nella vita quotidiana. I ragazzi sordi comunicano perfettamente e non hanno mai un
problema; Sofia e Brando si capiscono troppo bene, io e il mio ragazzo
siamo entrambe udenti e ogni tanto litighiamo, magari travisiamo quanto ha
detto l'altro, come può essere che tra due giovani che vengono da realtà così
diverse sia sempre tutto tanto perfetto?</i></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><i><o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i>E poi, non viene esplicitato il modo in cui i personaggi
comunicano. Io che ho fatto i corsi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Lis
so che i sordi possono segnare o leggere il labiale e parlare, ma mi chiedo
cosa possa capire chi non conosce la sordità. Ci sono anche momenti che mi hanno lasciata molto perplessa,
come quando si scopre che Sofia non ha mai fatto incontrare Brando ai suoi
genitori e (spoiler) questi scopriranno che il futuro marito della figlia è
sordo solo il giorno del matrimonio. “Non volevo creare imbarazzo” dice lei, ma
a me non sembra una cosa molto carina, soprattutto verso il povero Brando,
tenuto nascosto ai futuri suoceri, come se ci si vergognasse di lui.</i></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><i><o:p></o:p></i></span></p>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i>A parte questo, la storia si svolge in modo poco realistico
(spoiler), il viaggio dei tre ragazzi sordi in Giappone, India, Sud America va
troppo liscio, tutti li capiscono al volo e tutti sono gentili e disponibili,
va sempre tutto bene, come se si trovassero a Milano o Venezia. Sofia, dal
canto suo, impara la LIS<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nel tempo in
cui Brando è in viaggio: mi viene in mente che forse io e tutti gli altri
allievi dei corsi dobbiamo essere poco svegli, visto che ci abbiamo messo
almeno 3 anni. Insomma, nel racconto c'è molta approssimazione. La Cultura
Sorda non viene mostrata, ma spiegata in lezioni didascaliche che Sofia e Nina
impartiscono a malcapitati (amici, parenti...) ogni volta che hanno
l'occasione.<br /></i></span><span style="font-family: arial;"><i><o:p> </o:p>A coronare tutto questo un finale che definire prevedibile è
poco.</i></span></div><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><i><o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><i><o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i>Mi dispiace doverlo dire, ma questo libro è semplicemente
brutto, affronta un tema importante in modo goffo e superficiale, con una
scrittura veramente povera e infantile, e questo è tanto più grave considerato
che i protagonisti sordi sono ispirati a persone reali e Daniele e Mauro hanno
collaborato con le loro storie al romanzo. Le loro esperienze, come quelle
delle persone che fanno parte della comunità riportate al termine del volume,
avrebbero meritato ben altra scrittura. Un vero peccato.</i></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span></p><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-57550424553509964962024-03-18T06:00:00.008+01:002024-03-22T14:26:08.183+01:00Brad Mehldau, Your mother should know (2023)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWtyJuwdm7oHVFCtdZwCGjSVcpw1ucLJ2m3MFcbGHbExK3NqMO78agqa4shawObFDmHXYyK0Yt08isPKNRQ76i7_qEsupe7vX7s6DhsijMxhorz7AG5OFxklgASV5vQ8SUb9Jj_gvaQYRir2jC9htt96wiv-ZPMNTsKLgHDU6OBewViJQl1xzhKOa0JYQ/s1000/91gUIZ3VnrL._UF1000,1000_QL80_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWtyJuwdm7oHVFCtdZwCGjSVcpw1ucLJ2m3MFcbGHbExK3NqMO78agqa4shawObFDmHXYyK0Yt08isPKNRQ76i7_qEsupe7vX7s6DhsijMxhorz7AG5OFxklgASV5vQ8SUb9Jj_gvaQYRir2jC9htt96wiv-ZPMNTsKLgHDU6OBewViJQl1xzhKOa0JYQ/w640-h640/91gUIZ3VnrL._UF1000,1000_QL80_.jpg" width="640" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">La liason del jazz con la musica cosiddetta leggera è solida, antica e strutturata, non inizia certo negli anni ottanta (che però sì, sono il decennio in cui del connubio si è più tristemente abusato) con Miles Davis che rifaceva <i>Human nature</i> e <i>Time after time</i>. A riprova di ciò le cronache ci riportano nei primi settanta un Miles, che al grande successo di massa ha sempre anelato, segnarsi nell'agenda degli impegni una jam con Jimi Hendrix, purtroppo giusto qualche giorno prima che il più grande chitarrista di tutti i tempi trovasse la morte con una modalità così dannatamente idiota. Il disco jazz con i pezzi di Jimi lo realizzerà poi (1974) il pianista Gil Evans assieme ad un'orchestra di venti elementi (<a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2012/11/album-o-week-gil-evans-orchestra-plays.html" target="_blank">qui una mia breve, indegna recensione</a>). Tralasciando peraltro l'intuizione più spettacolare di tutte ad opera di John Coltrane, che da una banale canzoncina da musical ha tirato fuori uno dei pezzi jazz per cui vale la pena vivere,<i> <a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2017/09/i-migliori-della-vita-john-coltrane-my.html" target="_blank">My favorite things</a></i>. </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Perciò, ecco, forse non è più nemmeno il caso di parlare di liason, piuttosto di matrimonio duraturo, e al critico rimane solo da capire se tra i due (generi) si tratti di vero amore o piuttosto di mero interesse. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Brad Mehldau, pianista americano della Florida, che dal 1993 ad oggi ha al suo attivo più di quaranta album (per dire, ha già dato due successori all'album del 2023 oggetto di questa recensione) con il pop e il rock ha sempre limonato, a titolo esemplificativo e non esaustivo basterebbe sfogliare le tracklist dei cinque volumi, distribuiti nel tempo, di <i>The art of the Trio</i>, dove ascoltiamo rapiti esecuzioni che passano da brani di musical, Radiohead, Nick Drake, classici da crooner, fino ai Beatles. <br /></span><span style="font-family: georgia;">I Beatles, appunto. Dopo quella gemma di <i>Blackbird</i> (<i>The art of the Trio, volume 1</i> - 1997 - ) che, vabè, è solo il mio pezzo dei fab four preferito di sempre, il buon Brad decide di dedicare un intero lavoro alla musica della mitologica band (giudizio che prescinde dal mio gusto personale).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">In una tracklist di undici pezzi, dieci sono dedicati alle composizioni della ditta Lennon McCartney (uno per amore di verità è del solo George Harrison) pescando, con condivisibile saggezza, nel repertorio meno noto dei Beatles, al netto di due pezzi, <i>I saw her standing there</i> e<i> I am the walrus</i>, che comunque definirei mediamente conosciuti. Per il resto, dalla title track a <i>For no one</i>, a <i>Golden slumbers</i> o <i>Maxwell's silver hammer</i>, si naviga nel repertorio più nascosto e raffinato della band, scandagliando soprattutto <i>Revolver </i>(tre brani) e <i>Abbey road</i> (due) che permettono a Mehldau di dipingere i consueti sapienti arazzi armonici, questa volta con sfumature anche blues (<i>Golden slumbers</i>) o boogie/ragtime (<i>I saw her standing there</i>). <br /></span><span style="font-family: georgia;">Il disco è registrato dal vivo assemblando una serie di serate a Parigi, e si chiude con un pezzo che dei Beatles non è, ma che, porca miseria, risulta il più bello, malinconico e struggente del lotto: <i>Life on Mars?</i> di David Bowie. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Quale che sia il motivo della scelta in controcorrente sulla filosofia dell'operazione, affinità alle melodie beatlesiane o banalmente non voler disperdere un'interpretazione magistrale, una conclusione satura di poesia ed emozione per un disco sicuramente da ascoltare e riascoltare.</span></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-52097863183753667332024-03-14T06:00:00.021+01:002024-03-18T15:35:57.999+01:00Recensioni capate: Un altro ferragosto <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtxrrPEpqqdVETEM3JNo5NOAfzL9zTb6cMHTHXOo9CDV-0NsuOZEJo8qsQqx4T4Un6snf8a1Wo2gCfOVks4KYnQwNMkLplnrBZGtOPcFJ2CAHWGpRsV2VVFXVyHafRhTTnI6aqLR_NNN4xJaWQcRqSLIRH7-CV9R71iH2qyO5n5BbpAwFF_llTHf7vRng/s1024/Molino-1-scaled.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="819" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtxrrPEpqqdVETEM3JNo5NOAfzL9zTb6cMHTHXOo9CDV-0NsuOZEJo8qsQqx4T4Un6snf8a1Wo2gCfOVks4KYnQwNMkLplnrBZGtOPcFJ2CAHWGpRsV2VVFXVyHafRhTTnI6aqLR_NNN4xJaWQcRqSLIRH7-CV9R71iH2qyO5n5BbpAwFF_llTHf7vRng/w512-h640/Molino-1-scaled.jpeg" width="512" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Rieccoci a Ventotene, quasi trent'anni dopo l'ultima volta (<i>Ferie d'agosto</i>, 1996), con la maggior parte del cast originale, orfano però di Piero Natoli e Ennio Fantastichini (hai detto niente) a replicare la "lotta di classe" virata in una commedia all'italiana che si vorrebbe nobile parente degli Scola, dei Monicelli, ma sì, anche del migliore Virzì. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">S'è già capito che non ho gradito? <br /></span><span style="font-family: georgia;">Laddove l'opera originale era un imperfetto gioiellino, che traeva dall'equilibrio tra commedia e dramma, dentro le differenze sociali/politiche dei characters, la sua forza, vale a dire che su clichè e contraddizioni di entrambi gli schieramenti ci si potevano divertire anche i berluscones (almeno quelli dotati di un minimo di senso di autocritica e umorismo) e la malinconia di fondo era centrata sull'infelicità di esistenze gettate in pasto alle convenzioni sociali/morali, qui, per far ridere, Virzì deve ricorrere alle maschere di un De Sica in versione cinepanettone e per toccare le corde emotive far leva sulla tragedia della morte. Sprecatissimi, a mio avviso, Orlando e la Morante, eccessivamente sopra le righe un comunque bravo Marchioni, ma se la migliore prova attoriale rischia di essere quella di Sabrina Ferilli, compagni abbiamo un problema. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: x-small;">Al cinema</span></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-77368296583489477792024-03-11T06:00:00.011+01:002024-03-11T09:28:25.766+01:00Recensioni capate: Jim Thompson, L'assassino che è in me (1952) - audiolibro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKbGfMrh0ObbyalNNvZzFl6pKo6PBYpqqS36FOxLbSAKOHnBNMUAKm_xBDLgr7g__y9Ke7s55VG5r83SLB5DVb_qMp1oDVos0ESUrisN-FtuC-hsVe-WWTajWLKwyR99zmUpcN2rIpXpNOIbpD8CdY6MMegswpa4d4Wgg2PZg2-v6z0FHLR_Yo26Sixjw/s803/9788869055393_0_536_0_75.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="803" data-original-width="536" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKbGfMrh0ObbyalNNvZzFl6pKo6PBYpqqS36FOxLbSAKOHnBNMUAKm_xBDLgr7g__y9Ke7s55VG5r83SLB5DVb_qMp1oDVos0ESUrisN-FtuC-hsVe-WWTajWLKwyR99zmUpcN2rIpXpNOIbpD8CdY6MMegswpa4d4Wgg2PZg2-v6z0FHLR_Yo26Sixjw/w428-h640/9788869055393_0_536_0_75.jpg" width="428" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Sostiene Stephen King, nell'appassionante prefazione a questo romanzo (da leggere in realtà come postfazione, visti i numerosi "spoiler"), che Jim Thompson nella sua prolifica bibliografia abbia scritto tanti hard boiled usa-e-getta a esclusivo scopo alimentare, con qualche significativa eccezione, laddove ha invece realizzato dei capo d'opera, se non proprio capolavori. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Uno è senza dubbio questo <i>L'assassino che è in me</i>, agghiacciante viaggio nella mente deviata di Lou Ford, assassino seriale che come copertura svolge la mansione di vice sceriffo in una cittadina del Texas. Una di quelle province americane modello Springfield dei Simpson, in cui ognuno, dal miliardario al ragazzo della pompa di benzina, recita una parte e tutti si conoscono, l'unica differenza con i personaggi creati da Matt Groening è che Thompson ne dà una versione in acido. Lou si camuffa bene tra i volti noti del paese, ma nasconde un animo brutale e omicida totalmente privo di freni, vincoli morali ed empatia. Fin qui certo, si può parlare solo parzialmente di trama in anticipo sui tempi, e in effetti è sul linguaggio che Thompson è avanti mezzo secolo. Quando può parlare liberamente, e in genere succede un attimo prima di uccidere la sua preda, Lou non ha limiti, come quando minaccia chi gli sta davanti di scoparlo con una pannocchia avvolta nel filo spinato che conserva per le occasioni speciali. La brutalità delle sue azioni si amplifica laddove l'autore le scatena non per impeto d'ira ma a valle di una lucida preparazione con annesso afflato liberatorio, gonfiato dalla lunga attesa, che si porta via ogni paravento pubblico e decoro morale. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Dal romanzo nel 2010 è stato tratto un film di Michael Winterbotton con un buon cast (Casey Affleck, Jessica Alba, Bill Pullman, Kate Hudson) che non gode di buona stampa, ma che non ho avuto modo di vedere per farmi un'idea personale.</span></p>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-77976834861230318082024-03-07T06:00:00.003+01:002024-03-07T13:38:38.639+01:00MFT, gennaio febbraio<div style="text-align: left;"><b><i><span style="color: red; font-family: georgia;">ASCOLTI</span></i></b></div><div style="text-align: left;"><b><i><span style="font-family: georgia;"><br /></span></i></b></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><b>Lankum</b><i><b>, </b>False Lankum </i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><b>John Mellencamp</b>, <i>Orpheus descending</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><b>Steve Earle</b>, <i>Jerry Jeff</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><b style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;">Brad Mehldau</b><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;">, </span><i style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;">Your mother should know</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Howard Jones</b>, <i>Human's lib</i></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Howard Jones</b>, <i>Dream into action</i></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><b>Zakk Sabbath</b>, <i>Doomed forever forever doomed</i></span><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"> </span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Idles</b>, <i>Tangk</i></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Mick Mars, </b><i>The other side of Mars</i></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Pain of Truth</b>, <i>Not through blood</i></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Patti Smith</b>,<i> Land</i></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Saxon</b>, <i>Hell, fire and damnation</i></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Sierra Ferrel</b>l, <i>Long time coming</i></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Grian Chatten</b>, <i>Chaos for the fly</i></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><u><span style="font-family: georgia;">Monografie/Playlist</span></u></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;">Post Punk/New Wave 1978/1984</span></span></div><div style="text-align: left;"><b><i><span style="font-family: georgia;"><br /></span></i></b></div><div style="text-align: left;"><b><i><span style="font-family: georgia;"><br /></span></i></b></div><div style="text-align: left;"><b><span style="color: #2b00fe; font-family: georgia;">VISIONI</span></b></div><div style="text-align: left;"><b><i><span style="font-family: georgia;"><br /></span></i></b></div><div style="text-align: left;"><b><i><span style="font-family: georgia;"><br /></span></i></b></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><b><i>Foglie al vento</i></b> (3,75/5)<br /><i>La casa degli oggetti</i> (2/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Margini</i> (4/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>The Whale </i>(2,75/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Indiana Jones e il teschio di cristallo </i>(2,75/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Indiana Jones e il quadrante del destino</i> (2,75/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Anything else</i> (3,5/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i><b>Perfect days</b></i> (5/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Tàr </i>(3,5/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Hai mai avuto paura?</i> (3,5/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i><b>The holdovers - Lezioni di vita</b></i> (3/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>The creator </i>(3,5/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i><b>Oppenheimer</b></i> (3,75/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Reinfield </i>(3/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i><b>The Beekeeper</b></i> (2/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Jimmy Bobo - Bullet to the head</i> (3/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Kimi - Il futuro è in ascolto</i> (3,5/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><b><i>Argylle - La super spia</i></b> (2/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Dampyr</i> (3,25/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>L'ordine del tempo</i> (2,5/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Basic </i>(2,75/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>La sconosciuta</i> (3,5/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri</i> (3,25/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>The Tranfsormes - Il risveglio </i>(3/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Un uomo da marciapiede</i> (3,75/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Bumblebee </i>(3,25/5) </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i><b>Night swim</b></i> (2/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Interstellar</i> (3,25/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Io, Capitano</i> (3,5/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i><b>Past lives </b></i>(3,5/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Baxter</i> (3/5)</span></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZTz2CFxmTGcawK7uYBmgUpOSbgS98gtj-Nq0RpKZmtkGLwf_w5-Cc21Sez10mOI9k6pX-OvXoJ84j2nH0_TGkjhjX3glLIaB83-ZPpHSMBtThGgcULYXb-sydwnCHuGQzAyXRhbK4oySBXqHj63IM_4ZqRWOFmjC98-RDxfFqZJvSO9CYVSgFisIL4Pw/s1600/PerfectDays_Prio1_6.14.2.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZTz2CFxmTGcawK7uYBmgUpOSbgS98gtj-Nq0RpKZmtkGLwf_w5-Cc21Sez10mOI9k6pX-OvXoJ84j2nH0_TGkjhjX3glLIaB83-ZPpHSMBtThGgcULYXb-sydwnCHuGQzAyXRhbK4oySBXqHj63IM_4ZqRWOFmjC98-RDxfFqZJvSO9CYVSgFisIL4Pw/s320/PerfectDays_Prio1_6.14.2.webp" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia; font-size: x-small;">in grassetto i film visti in sala</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><u><br /></u></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><u>Visioni seriali</u></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Tin star</i> (2,5/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>Succession</i>, <b>3 </b>(3,5); <b>4 </b>(3,5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i>True Detective - Night Country</i> (3,25/5)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><b><span style="color: #38761d; font-family: georgia;">LETTURE</span></b></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><b>Emmanuel Carrère</b>, <i>Limonov</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><b>Javier Marìas</b>, <i>Domani nella battaglia pensa a me</i></span></div><div style="text-align: left;"><br /></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-22540484049991819512024-03-04T06:00:00.001+01:002024-03-04T06:00:00.148+01:00Oliver Stone, Cercando la luce (Autobiografia)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_KPaC5SsomCjOLWgAY7wVdxNOyNqE9BqToLXWJYpuaH0vkNXQTw_24Dd2VP8G6XiLNlRNtweCYwaorhYwhypOOIKEakXb7Vn-M2TQKFF_9Np3d9_DXoiSCAl8-Q8t7jDbU5AzM0PDJ7IC-cH1RH4fBoVnPV6KTtlXMr9xiaytAoINmu6izoIJlyYbF-o/s4000/20240225_150152.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="605" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_KPaC5SsomCjOLWgAY7wVdxNOyNqE9BqToLXWJYpuaH0vkNXQTw_24Dd2VP8G6XiLNlRNtweCYwaorhYwhypOOIKEakXb7Vn-M2TQKFF_9Np3d9_DXoiSCAl8-Q8t7jDbU5AzM0PDJ7IC-cH1RH4fBoVnPV6KTtlXMr9xiaytAoINmu6izoIJlyYbF-o/w480-h605/20240225_150152.jpg" width="480" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Per il sottoscritto (stavo per scrivere per quelli della mia generazione, ma non ne sono così sicuro) Oliver Stone è stato il primo regista, tra i contemporanei, di vero culto. Nel periodo che va dal 1986 (<i>Platoon</i>) al 1995 (<i>Nixon</i>) seguivo ogni suo passo artistico, anche grazie a quella che all'epoca mi sembrava (e allora forse lo era) la condivisione di un'aderenza ideale nel perlustrare e mettere in luce gli anfratti più polverosi e celati della controversa storia americana.<br />Con queste premesse le quasi seicento pagine di <i>Cercando la luce</i> non potevano per me rappresentare un ostacolo, al contrario erano un invito ad una rimpatriata con un vecchio amico, quasi la chiusura di un cerchio, se non il saldo di un debito di riconoscenza.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mi piace pensare che allo stesso Stone la scrittura sia servita ad una sorta di riconcilio con il suo passato, dato il grande spazio concesso alla narrazione della vita dei suoi genitori (papà militare che durante la seconda guerra mondiale conosce la mamma in Francia), delle loro debolezze, delle assenze, dei tradimenti, fino al divorzio.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Il giovane Stone passa da un'esperienza "estrema" all'altra fino alla svolta di arruolarsi per il Viet-Nam, decisione che, come noto, condizionerà pesantemente la sua vita fino a quando, tornato a casa, non deciderà di tentare, inizialmente come sceneggiatore, la strada del cinema. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Anche qui, molte sono le pagine dedicate ai suoi primi tentativi, fino alle affermazioni degli script di <i>Fuga di mezzanotte, Conan il barbaro </i>e <i>Scarface</i> che fecero di Oliver uno degli sceneggiatori più ricercati di Hollywood, e, pur tuttavia, i soggetti a cui lui più teneva, <i>Platoon </i>e <i>Nato il quattro luglio</i>, restavano imprigionati in un limbo di false speranze e cocenti delusioni in merito alla loro realizzazione, passando da un produttore (sono al vetriolo le parole usate dal regista nei confronti di Dino De Laurentis) all'altro senza riuscire mai a vedere la luce. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Nel frattempo Stone esordisce come regista con l'atipico horror <i>La mano</i> e, soprattutto, inizia il primo dei suoi set realmente pericolosi e avventurosi, rappresentato da <i>Salvador</i>, film che a lungo andare ottiene un buon riscontro. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Finalmente, dopo più di una peripezia, con risorse economiche incerte e più volte sforate, usando un cast di (all'epoca) perlopiù semi-sconosciuti, Oliver riesce a realizzare il suo sogno, ovvero portare sullo schermo, con <i>Platoon</i>, la sua personale esperienza in Viet-Nam, romanzandola e rendendola più brutale nella caratterizzazione di qualche personaggio (il tragico dualismo Dafoe/Berenger) per meglio esprimere la classica dicotomia tra bene e male.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">L'ossessione per questo film è il fulcro dell'autobiografia, ma è anche il suo limite. O almeno lo è per me, che cerco, in queste operazioni letterarie, analisi, racconti, storie dietro la realizzazione di opere con cui sono cresciuto, per certi versi mi sono formato. Qui non mancano davvero, ma solo per i primi titoli (l'esperimento di <i>Seizure</i>, <i>La mano, Salvador</i> e, appunto <i>Platoon</i>). Il libro si chiude in quella fase storica, con i successi e gli Oscar, lasciandomi a bocca asciutta per tutto ciò che il regista realizzerà a seguire: <i>Wall Street, Nato il quattro luglio, The Doors, JFK, Nixon</i>, ma anche i "minori" <i>Talk Radio</i> e <i>Tra cielo e terra</i>, il controverso (per le polemiche con Tarantino) e schizoide <i>Natural born killers</i>, il gran colpo di coda di <i>Ogni maledetta domenica</i>.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Ad ogni modo lettura senza dubbio consigliata ai cinefili, nel personale auspicio di un seguito.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-79144277389746012302024-02-26T06:00:00.017+01:002024-03-18T15:36:16.448+01:00Recensioni capate: The holdovers<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNVkiduqyeTIVh1HWsbQh8kjevmsfORH5XkvjE23JeN_YSfi_HUK8cXmAbJstALdSclJ4kz7068NKqDm1pqxBMLmCnFnINBqjM1qg7xIDTvH-YffMfWKer7dJcnZ2-Uizwi-E6bmD1C9F2TU_enje6NShaew1t_FLqcXB_p1Nk5R7bEdiRP11ZLMyQoGI/s622/locandinapg1.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="622" data-original-width="420" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNVkiduqyeTIVh1HWsbQh8kjevmsfORH5XkvjE23JeN_YSfi_HUK8cXmAbJstALdSclJ4kz7068NKqDm1pqxBMLmCnFnINBqjM1qg7xIDTvH-YffMfWKer7dJcnZ2-Uizwi-E6bmD1C9F2TU_enje6NShaew1t_FLqcXB_p1Nk5R7bEdiRP11ZLMyQoGI/w432-h640/locandinapg1.jpg" width="432" /></a></div><p><span style="font-family: georgia; text-align: justify;"></span></p><p><span style="font-family: georgia; text-align: justify;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia; text-align: justify;">Comincio a pensare che, col tempo, io mi sia piuttosto indurito (nei sentimenti) e non escludo di essere diventato un pò cinico. Si spiegherebbe così la ragione per cui non ha fatto breccia un film strappalacrime come </span><i style="font-family: georgia; text-align: justify;"><a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2024/02/recensioni-capate-whale-2023.html" target="_blank">The whale</a></i><span style="font-family: georgia; text-align: justify;"> e perchè, pur avendola trovata una pellicola gradevole, natalizia per certi versi, non abbia raggiunto nessuna epifania per questo acclamato </span><i style="font-family: georgia; text-align: justify;">The holdovers</i><span style="font-family: georgia; text-align: justify;">. Anche qui prima i lati positivi del titolo: la prova del trio Giamatti/Sessa/Randolph (con Paul e Da 'Vine Joy in pole position per l'Oscar) senza dubbio rimarchevole. Poi la critica al sistema delle classi americano, che non guasta mai. Infine alcuni dialoghi efficaci e divertenti. Il tutto però, a mio modo di vedere non bilancia l'elemento narrativo di </span><i style="font-family: georgia; text-align: justify;">The holdovers</i><span style="font-family: georgia; text-align: justify;">: il plot visto e rivisto di un personaggio scorbutico che in realtà (accenno di spoiler) ha un cuore d'oro e si redime attraverso il sacrificio finale. Da Alexander Payne, regista soprattutto del cattivissimo </span><i style="font-family: georgia; text-align: justify;">Election</i><span style="font-family: georgia; text-align: justify;">, ma anche di <i>Atlantic City</i>, era forse lecito aspettarsi qualcosa di più corrosivo. Alla fine ha sempre ragione Sir Alfred quando affermava che la ricetta per un buon film è composta di tre elementi: "sceneggiatura, sceneggiatura e sceneggiatura". </span></p>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-31257692450208762772024-02-19T06:00:00.032+01:002024-02-19T06:00:00.143+01:00John Mellencamp, Orpheus descending (2023)<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLULUgfxOE1n5A1Z9d4s8BgMvYwqCNl1Bsj3AWeUCx_iwjR1XfuTOacS65gso2tsfxmB4XwQaRWS1zm1IvQm3o9uA6KLPq2VznsKhhYdOIY4oLg4BqlK73UUAzGfbHVCc2AmfTjn7CrxljwFHwzuIlx1xek2o68OgakTDImuoWnucnRyOKIeZPifFuG6g/s1000/81RIA2i3bgL._UF1000,1000_QL80_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLULUgfxOE1n5A1Z9d4s8BgMvYwqCNl1Bsj3AWeUCx_iwjR1XfuTOacS65gso2tsfxmB4XwQaRWS1zm1IvQm3o9uA6KLPq2VznsKhhYdOIY4oLg4BqlK73UUAzGfbHVCc2AmfTjn7CrxljwFHwzuIlx1xek2o68OgakTDImuoWnucnRyOKIeZPifFuG6g/w640-h640/81RIA2i3bgL._UF1000,1000_QL80_.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Album numero venticinque per uno dei beniamini di Bottle of Smoke. Chiedo scusa in anticipo se mi perdo spesso in paralleli tra artisti accumunati da un'affinità stilistico/anagrafica, tuttavia anche in questo caso, in premessa, mi piace ribadire quanto apprezzi la scelta coerente dell'artista di "accettare" serenamente il peso degli anni (John è del '51) e pertanto di smarcarsi dalle pose da rock mainstream che lo avevano a lungo caratterizzato a partire dagli ottanta. C'è peraltro da sottolineare come questo processo di maturazione sia in atto da tempo, ma è negli ultimi due tre lustri che ha raggiunto una stabilità per conto mio davvero apprezzabile. </span></p><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Certo, detto della condivisione in relazione alla direzione artistica assunta (l'opposto di Springsteen, non si fosse capito) poi ci devono comunque essere i contenuti. Come per i film, il messaggio è importante ma la messa a terra dell'opera necessita anche di altro. Ed è proprio questo il caso di specie, il difetto in cui a volte cade Mellencamp, per fortuna, in questo disco, solo per una manciata di canzoni. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><i style="font-style: italic;">Orpheus descending</i> si apre, se vogliamo, anche con una modalità coraggiosa, in questi tempi trumpiani e di dittatura dello "skip" facile, sparare subito tre composizioni che vanno dritto per dritto contro la situazione sociale americana: la povertà diffusa, l'ascensore sociale inesistente, l'assenza di possibilità concrete nella "land of opportunity", può non essere esattamente popolare. Quindi voto dieci al messaggio, molto meno alle leve usate per veicolarlo (testi e musica) che appaiono, ad esempio per <i style="font-style: italic;">The eyes of Portland</i><i> </i>un pò troppo paternalistiche, quasi fossero le analisi fatte da un borghese che esce sconvolto da un giro nei bassifondi. Questo, sia chiaro, senza voler mettere in dubbio l'onestà intellettuale e l'autentico afflato sociale di JM, che di questi temi canta da <i>Pink houses</i>, del 1983.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Ma, e qui sta la buona notizia, l'album cresce, e molto, addentrandosi nella tracklist, se fosse un vinile direi in coincidenza con il lato B, aperto dalla title track. Da quel momento inizia un'altra e ben più convincente storia. <i>Orpheus descending</i> è un grande pezzo stonesiano, ruvido e graffiante, a seguire <i>Understated reverence</i>, forse l'unica ballata solo voce, piano e violino mai registrata dall'artista, è qualcosa di abbagliante, tanto celebra la "nuova" voce sofferta, rauca, notturna dell'autore di <i>Lonesome Jubilee</i>. <br /></span><span style="font-family: georgia;"><i>Lightning and luck</i> salda il nuovo Mellencamp con il vecchio, mettendo assieme un refrain identitario con l'attuale approccio rilassato, mentre <i>Perfect world</i> (omaggio di Springsteen) evita i clichè del Bruce a corto di idee degli ultimi lustri, risultando anch'essa più che positiva.</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Un disco buono, a tratti ottimo, le cui atmosfere evocative ed affascinanti devono molto alla mai troppo celebrata Lisa Germano e al suo incantevole violino. </span></p><p><br /></p>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-40384381660639307572024-02-12T06:00:00.027+01:002024-02-12T06:00:00.142+01:00Recensioni capate: The whale (2023)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha7ZZa4vVclY9oMNlAOOzKYxzSLl7fj7rXB7VFCFDvO_kMzADTGnfxON172tWPkv1MwYWn1excdcZehgaA-Y-W09rbLRhT01OHktzvFueUvQJa17nDdKy0IyoyzbBtFx1S144ZLAA697iHsNMZeMD-ljVsMRJUZOZ-DgqdBKTxeMw_NB_r0xPvlW94DBE/s1829/the-whale.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1829" data-original-width="1280" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha7ZZa4vVclY9oMNlAOOzKYxzSLl7fj7rXB7VFCFDvO_kMzADTGnfxON172tWPkv1MwYWn1excdcZehgaA-Y-W09rbLRhT01OHktzvFueUvQJa17nDdKy0IyoyzbBtFx1S144ZLAA697iHsNMZeMD-ljVsMRJUZOZ-DgqdBKTxeMw_NB_r0xPvlW94DBE/w448-h640/the-whale.jpg" width="448" /></a></div><p><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Charlie è un professore di lettere che tiene corsi di laurea in modalità remota. A seguito della morte del suo compagno, decide più o meno consapevolmente di lasciarsi morire. Scivola in una condizione di obesità patologica che lo imbarazza (non incontra estranei e durante le lezioni on line tiene la propria fotocamera spenta) e che, soprattutto, gli provoca frequenti attacchi cardiaci. E' assistito dall'infermiera Liz che lo accudisce con affetto e autorità. Ha una figlia adolescente, Ellie, con cui cerca di recuperare il rapporto, spezzatosi da quando ha deciso di vivere a pieno la sua relazione sentimentale con un uomo, lasciando la famiglia.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Non lo volevo vedere, questo film. Lo ammetto, sono prevenuto sulle produzioni hollywoodiane in cui attori normodotati interpretano le disabilità con abbrivio nella corsa all'Oscar. Ne ho visti a sufficienza per alimentare i miei pregiudizi a causa di narrazioni basate alla fine sempre su pietismo e ricerca dell'empatia con il pubblico unicamente attraverso la leva della commozione a buon mercato. Dopodichè resto sempre un gran incoerente (oltre che un appassionato cinefilo), e quindi, nell'ambito del recupero di alcuni film mainstream del 2023, l'ho messo sotto. E purtroppo le mie perplessità hanno trovato conferma.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Non che il film sia inguardabile, tutt'altro. La regia di Aaronfsky e la scelta di trasmettere ulteriore angoscia e claustrofobia attraverso l'uso del formato 4:3 rendono efficace la trasposizione del soggetto rispetto all'origine teatrale, almeno a livello di estetica. Bene poi il focus sul tema poi dell'obesità, probabilmente una delle patologie per noi tutti più respingenti, e verso la quale si colpevolizza maggiormente chi ne soffre, così come la critica sul sistema sanitario americano o il radicalismo di alcune organizzazioni religiose, e pur tuttavia è quello che in ultima analisi alza il livello di una pellicola (sceneggiatura, dialoghi, recitazione) che mi ha lasciato perplesso. </span></p><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Parto necessariamente da lui, Charlie/Brendan Frasier (Oscar, va da sè, tutti a dire bravissimo, io continuo a pensare che questi ruoli siano più "semplici" da interpretare di altri) in odore di santità: un personaggio paziente, educato, colto, disponibile e altruista fino all'estremo sacrificio. E che cazzo, perchè non farlo anche camminare sulle acque o volare (e in effetti...)?!? </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">E poi c'è Ellie, la figlia, presentata come disadattata a causa del dolore inferto dall'abbandono paterno ma fatta interpretare da un'attrice (Sadie Sink) che non rimanda proprio alcuna condizione di disagio ed è quindi costretta a forzare sull'interpretazione e sui comportamenti da stronza (anzi no, genio incompreso) che compie in continuazione. </span></div></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Così gli aspetti positivi cui accennavo in precedenza, vale a dire la critica alla società americana, la morale ultra-cattolica e il disgusto che provoca in molti la sola vista di persone obese, ne escono ridimensionati. E anzi, la contro-morale che il film ci impartisce, laddove sembra quasi che la scelta di Charlie di abbandonare moglie e figlia piccola per vivere la sua relazione d'amore omosessuale sia, nell'ottica degli autori, più giustificabile, sostenibile e legittima che nel caso di tradimento per un'altra donna, arriva ad essere financo un pò fastidiosa. L'assioma, che si regge sul coraggio che questa scelta ha di andare contro, sfidare le convenzioni pubbliche avrebbe avuto un grande senso negli anni cinquanta, oggi, insomma, direi di no. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Che dire? Il mio bel pianto me lo sono anche fatto, ma that's all.</span></p>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-54883286374115317112024-02-05T06:00:00.005+01:002024-03-18T15:33:41.452+01:00Steve Earle, Jerry Jeff (2023)<div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg35DJzlgt253kIjVhPoxKwJCyB4pb240cjun1wNjecCvkLKRJWRkydNs0n0LQEZ8mbveEFduZcdsgQupu0h-NLouOt-pkBGo5jwuFTskhf20oCoYYDKnVoxX2MyVM-67HqGrRmxc5NEOe-1NOyXH7PVFNUvRDpxxxwrUJLoqSyfC8vxDkUlg9ps6810I0/s1200/a1374205961_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg35DJzlgt253kIjVhPoxKwJCyB4pb240cjun1wNjecCvkLKRJWRkydNs0n0LQEZ8mbveEFduZcdsgQupu0h-NLouOt-pkBGo5jwuFTskhf20oCoYYDKnVoxX2MyVM-67HqGrRmxc5NEOe-1NOyXH7PVFNUvRDpxxxwrUJLoqSyfC8vxDkUlg9ps6810I0/w640-h640/a1374205961_10.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Mi sono perdutamente innamorato di Steve Earle nella seconda fase della sua lunga vita artistica, quella, per intenderci, che segue gli affanni dovuti dalla tossicodipendenza e i problemi con la giustizia (quando, per usare le sue parole, lo hanno arrestato perchè "aveva colpito il manganello dei polizotti con la faccia"), il decennio da </span><i style="font-family: georgia;">Train a coming</i><span style="font-family: georgia;"> (1995) a </span><i style="font-family: georgia;">The revolution starts now</i><span style="font-family: georgia;"> (2004). Un periodo in cui, secondo me, il nostro ha saldato in maniera originale country, folk, blugrass, rock, blues e persino grunge, in maniera credibile e personale. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">L'attuale momento, che a mio avviso, dopo un buon album di transizione (<i><a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2007/09/washington-square-serenade-una.html" target="_blank">Washington square serenade</a></i>) inizia con <i>Townes </i>nel 2009, ci consegna un Earle perlopiù bucolico, impegnato a tramandare le tradizioni della old music americana (principalmente folk e country/blugrass) anche attraverso album monografici di tributo, senza rinunciare qua e la al suo afflato polemico contro l'establishment e il capitalismo USA.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Massimo rispetto dunque.</span></div></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Tuttavia difficilmente questo Steve Earle avrebbe fatto così prepotentemente breccia nei miei gusti. I dischi sono tutti formalmente impeccabili, ma a volte si fatica a distinguerne uno dall'altro, nonostante l'immutata capacita di songwriting dell'autore di <i>John Walker's blues</i>. Anche in questo caso (il disco è dedicato alla memoria di <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Jerry_Jeff_Walker#Early_life" target="_blank">Jerry Jeff Walker</a>) non è che ci si possa lamentare di pezzi rispettosi delle tradizione rurali come <i>Gettin' by; Gipsy songman </i>o <i>I makes money (money don't make me)</i>, o di classiche ballate acustiche come <i>My little bird</i> o <i>My old man</i>, ma insomma se le antenne si rizzano quando si cambia un pò canone con <i>Hill country rain</i> o con l'evocativo blues solo armonica e voce <i>Old road</i>, un motivo ci sarà pure. </span></p>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-9933911160005777582024-02-01T06:00:00.022+01:002024-02-01T06:00:00.142+01:00Playlist consuntivo 2023 (5/5): metal<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia; text-align: justify;">Eccoci alla vera impresa: stilare una playlist consuntiva annuale di musica estrema, dacchè, come per il buco del culo, in questo campo ognuno ha il suo (gusto) che si differenzia da quello degli altri.<br /></span><span style="font-family: georgia; text-align: justify;">Io ci ho messo un pò di tutto, dalle cose più nostalgiche che si cagano solo gli anziani miei coetanei, al nu nu metal, al death, al black che, paradossalmente, oggi è il (sotto)genere che più riesce ad interessare gli appassionati non metallari. Incredibile, se si pensa a quanto fosse settario e respingente ai tempi dei suoi primi, autenticamente spaventosi, vagiti.</span></div><div><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div><span style="font-family: georgia;">01. Marduk, <i>Blood of the funeral</i><br />02. In Flames, <i>Meet your maker</i><br />03. Overkill, <i>Scorched</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">04. Autopsy, <i>Rabid funeral</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">05. <b>L.A. Guns</b>, <i>Diamonds</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">06. Periphery, <i>Atropos</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">07. <b>Dodheimsgard</b>, <i>Det tomme kalde morke</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">08. The Winery Dogs, <i>Mad world</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">09. Prong, <i>The descent</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">10. Cannibal Corpse, <i>Blood blind</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">11. <b>Wayfarer</b>, <i>A high plans eulogy</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">12. Johnny Booth, <i>Full tilt</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">13. Extreme, <i>Banshee</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">14. Fake Names, <i>Delete myself</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">15. Veil of Maya, <i>Godhead</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">16. Mudhoney, <i>Little dogs</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">17. Svalbard, <i>How to swim down</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">18. King Gizzard & The Lizard Wizard, <i>Gila monster</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">19. Haken, <i>Lovebite</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">20. Horrendous, <i>Ontological mysterium</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">21. <b>Kerrigan</b>, <i>Eternal fire</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">22. Majesties, <i>The world unseen</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">23. Cirith Ungol, <i>Velocity</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">24. Hell in The Club, <i>Sidonie</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">25. Baroness, <i>Last word</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">26. Insomnium, <i>Godforsaken</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">27. Sleep Token, <i>The summoning</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">28. <b>Jesus Piece</b>, <i>An offering to the night</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">29. Vomitory, <i>All heads gonna roll</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">30. Graveyard, <i>Breath in breath out</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">31. Uriah Heep, <i>Hurricane</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">32. Katatonia, <i>Birds</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">33. Winger, <i>Tears of blood</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">34. Steel Panther, <i>Friends with benefits</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">35. Avenged Sevenfold, <i>Nobody</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">36. Immortal, <i>Wargod</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">37. Tesseract, <i>Legion</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">38. Last in Line, <i>Ghost town</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">39. Invent Animate, <i>Without a whisper</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">40. Currents, <i>Remember me</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">41. <b>Humanity's Last Breath</b>,<i> Instill</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">42. Dying Fetus, <i>Unbriedled fury</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">43. Avatar, <i>The dirt I'm buried in</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">44. HEALT, <i>Ashamed</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">45. Church of Misery, <i>Freeway madness boogie</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">46. Heimdall, <i>Hephaestus</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">47. Secret Sphere, <i>Blackned heartbeat</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">48. Incantation, <i>Concordat (The pact) I</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">49. Midnite City, <i>Hardest heart to break</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">50. Metal Church, <i>Pick a god and prey</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">51. Sacred Outcry, <i>The flame rekindled</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">52. Godflesh, <i>Land Lord</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">53. Code Orange, <i>Take shape</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">54. Cattle Decapitation, <i>A photic doom</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">55. Within Temptation, <i>Bleed out</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">56. <b>Fires in The Distance</b>, <i>Idiopathic despair</i></span></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuLBFneYXUYAx6l8LONfovFe9NYMNMuy62mVQugrOvW-XisR_8h7I-MnBSciV1Gf3zZ3LoieWnGNcBZLINHKtzWIBn6gF6GxPfYW2yuigWoHYJoriKJwaweC68BXcPUuY6SoHPDXQ9GCqO6eQvCyWGaQvuiOdXCddE2UMVGTeCpfAFrYAXY8T-9wA7UwY/s460/dodheimsgard-inferno-festival-2011.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="307" data-original-width="460" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuLBFneYXUYAx6l8LONfovFe9NYMNMuy62mVQugrOvW-XisR_8h7I-MnBSciV1Gf3zZ3LoieWnGNcBZLINHKtzWIBn6gF6GxPfYW2yuigWoHYJoriKJwaweC68BXcPUuY6SoHPDXQ9GCqO6eQvCyWGaQvuiOdXCddE2UMVGTeCpfAFrYAXY8T-9wA7UwY/s320/dodheimsgard-inferno-festival-2011.jpg" width="320" /></a></div><br /><div><br /></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-91053528850898780002024-01-29T06:01:00.002+01:002024-01-29T06:01:00.148+01:00Margini (2023)<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNpoNG5m3JjOy0f2T41kpAkRaAYH3fa1beeAUEhkLg1L7eqQLi_duQGvnwJq5TfWBpVeDL2fLw3MjS5At9rGSfbdefOH09Hqnp-xBmFOC4buVNIUMqnunlpRMsstkkAL8ufljjK4Ij-oFbvyNxprlDx1RofOWjD4-4uynsDKFavhLim-7z1KfMJuDW_04/s1960/Poster_Margini.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1960" data-original-width="1393" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNpoNG5m3JjOy0f2T41kpAkRaAYH3fa1beeAUEhkLg1L7eqQLi_duQGvnwJq5TfWBpVeDL2fLw3MjS5At9rGSfbdefOH09Hqnp-xBmFOC4buVNIUMqnunlpRMsstkkAL8ufljjK4Ij-oFbvyNxprlDx1RofOWjD4-4uynsDKFavhLim-7z1KfMJuDW_04/w454-h640/Poster_Margini.jpg" width="454" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">I Wait for nothing sono un gruppo HC punk ahi loro, non di Detroit ma di Grosseto. La band, composta dagli amici Michele, Edo e Iacopo, nonostante le frustranti difficoltà di esibirsi o anche solo trovare uno spazio per le prove, decide di concedersi una botta di vita organizzando un concerto per un grande nome americano (i Defense) cui fare da opener, sperando così, in termini di visibilità, di beneficiare della prevista grande affluenza di pubblico. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Immagino non sia complessivamente semplice fare un film così, sugli struggimenti di un gruppo che fa musica intransigente, politicizzata, urticante e fuori moda, nella sonnacchiosa provincia italiana. Non è semplice dal punto di vista produttivo, visto lo stato del nostro cinema, e non è banale dal punto di vista "ideologico", sarebbe stato infatti un tradimento riuscire a realizzare <i>Margini </i>senza però rispettare concettualmente la disciplina straight edge di un genere che è anche uno stile di vita. Il film supera di slancio entrambe le difficoltà. Gli ideatori Niccolò Falsetti (anche regista) e Francesco Turbanti (il protagonista Michele) mettono in scena qualcosa di credibile proprio perchè autenticamente calato in un territorio e una realtà musicale che ben conoscono, in quanto già membri di un gruppo punk, i Pegs, che si è misurato continuamente coi problemi (di provincialismo, budget, strumentazione, location) </span><span style="font-family: georgia;">raccontati nel film.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Al netto di una sceneggiatura validissima che elude gli abusati clichè cinematografici (a titolo esemplificativo cito la conclusione della sequenza in cui Iacopo siede sulla panchina della stazione indeciso se mollare gli altri e partire o restare per il concerto) e dialoghi convincenti, verosimili, l'arma in più del film è la capacità di intrecciare uno stile di vita che si vuole irriducibile con un'ipocrita parassitismo familiare dei due protagonisti, uno mantenuto da mamma e compagno, l'altro dalla moglie. Una contraddizione espressa magnificamente in un sola linea di dialogo, quella che Edo rivolge alla mamma chiedendole preoccupato se abbia stirato la maglietta dei Discharge: un cortocircuito geniale tra un modello di ribellismo punk e un pò di bamboccionismo. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Bravissimi, perchè credibili, tutti i personaggi, a partire dalla band: Michele (Francesco Turbanti), Edo (Emanuele Linfatti) e Iacopo (Matteo Creatini). Menzione d'onore per il ruolo sopra le righe ma divertentissimo del titolare della discoteca Eden nonchè compagno della madre di Edo, Nicola Rignanese. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Da rimarcare infine come il film sia stato entusiasticamente "approvato" dall'ampio sottobosco di band punk/hardcore italiane, che hanno composto la colonna sonora e permesso l'utilizzo dei propri brani, dai seminali Negazione a Klaxon, Gli Ultimi, i Rappresaglia, gli stessi Pegs e i Payback, che nella pellicola interpretano gli americani Defense.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Se non si fosse capito, un autentico, insperato gioiellino.</span></p>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-48427731909621320732024-01-25T06:00:00.009+01:002024-01-25T06:00:00.366+01:00Playlist consuntivo 2023 (4/5): la roba di tendenza <div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Scusa per il titolo sciatto, ma insomma sì, a sto giro è il turno della musica che, oltre a piacere a me, raccoglie riscontri e consensi nelle classifiche di fine anno delle riviste e dei siti più cool, autorevoli e seguiti. Con qualche eccezione/incoerenza.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">01. Mitski, <i>Bug like an angel</i><br />02. <b>Shame</b>, <i>Fingers of steel</i><br />03. Anohni and the Johnsons, <i>It must change</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">04. Pere Ubu, <i>Love is like gravity</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">05. Puma Blue, <i>Falling down</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">06. Caroline Polachek, <i>Welcome to my island</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">07. Algiers, <i>Irreversible damage</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">08. <b>Lucio Corsi</b>, <i>Astronave giradisco</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">09. Creeper, <i>Cry to heaven</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">10. <b>Grave Pleasures</b>, <i>Heart like a slaughterhouse</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">11. Bar Italia, <i>Nurse!</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">12. Billy Woods & Kenny Segal, <i>Soft landing</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">13. Blur, <i>St. Charles square</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">14. The Armed, <i>Liar 2</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">15. Yo La Tengo, <i>Sinatra drive breakdown</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">16. Deli, <i>Ice spice</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">17. Kara Jackson, <i>Dickhead blues</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">18. Swans, <i>Los Angeles city of death</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">19. PJ Harvey, <i>Lwonesome tonight</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">20. Noname, <i>Balloons</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">21. Olivia Rodrigo, <i>Bad idea right</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">22. P.I.L., <i>Car chase</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">23. <b>The Murder Capital</b>, <i>Return my head</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">24. Paramore, <i>Running out of time</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">25. Sufjan Stevens, <i>Will everybody ever love me</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">26. Kali Uchis, <i>Moonlight</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">27. Fever Ray, <i>Kandy</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">28. VV, <i>Loveletting</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">29. <b>Poppy</b>, <i>Spit</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">30. Gorillaz, <i>Silent running</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">31. <b>Dream Wife</b>, <i>Social lubrification</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">32. SZA, <i>Kill Bill</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">33. <b>Squid</b>, <i>The blades</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">34. Clock DVA, <i>The simulacra</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">35. Wednesday, <i>Chosen to deserve</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">36. Aamarae, <i>Reckless & Sweet</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">37. Karma, <i>Atlante</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">38. Meshell Ndeogeocello, <i>Clear water</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">39. Yves Tumor, <i>Heaven surrounds us like a hood</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">40. Jungle, <i>Back on 74</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">41. Lana Del Rey, <i>Candy necklace</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">42. Corinne Bailey Rae, <i>New York transit queen</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">43. Boygenius, <i>Not strong enough</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">44. <b>Cherry Glazzer</b>, <i>Ready for you</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">45. Durand Jones, <i>That feeling</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">46. Rick Astley, <i>Forever and more</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">47. Roisin Murphy, <i>Fader</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">48. Slowdive,<i> Kisses</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">49. <b>Bachi da Pietra</b>, <i>Nel mio impero</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">50. <b>Lankum</b>, <i>The New York trader</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">51. Young Fathers, <i>I saw</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">52. Troye Sivan, <i>One of your girls</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">53. Zulu, <i>From tha gods to earth</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">54. <b>Grian Chatten</b>, <i>Fairlies</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><i><br /></i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLvlORhvrTVd7fR1oUvf2XVqfouqm5dQpfnua5sElZnROOuv8llIIUIJcJi_Tyfaimwbi0cHKBEPkdlh7PViFvquzWUnrfNbZqPylxAHEi0ZJa6cmQlfiHtyqUjvTTSNcanLYbmNAdoIoMOnOz1FSRUnXGv8VLhB7D7HPF5gRJiY8K0lIk_YrDL4dOHGc/s2143/_methode_sundaytimes_prod_web_bin_24aa3802-a9be-11e7-b601-427587316988.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1205" data-original-width="2143" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLvlORhvrTVd7fR1oUvf2XVqfouqm5dQpfnua5sElZnROOuv8llIIUIJcJi_Tyfaimwbi0cHKBEPkdlh7PViFvquzWUnrfNbZqPylxAHEi0ZJa6cmQlfiHtyqUjvTTSNcanLYbmNAdoIoMOnOz1FSRUnXGv8VLhB7D7HPF5gRJiY8K0lIk_YrDL4dOHGc/s320/_methode_sundaytimes_prod_web_bin_24aa3802-a9be-11e7-b601-427587316988.jpg" width="320" /></a></div><br /><i><br /></i></span></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-31698392140034203502024-01-22T06:00:00.002+01:002024-01-22T06:00:00.455+01:00Perfect days (2024)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKLQCZVi7hE2vfK_JNpKkgfIq2OoAsPYGGyzjdimtndtTeDfWeJzvje3R0k4bDK4sOvlFycz68dktIWs5i-6Zs-YWk1ZETQhvE8mkgc4TI-d2RdGxjO7IhnmbeHQKuGZbc1gtRMYNFcEZmdyrzhYlnUiEcWOL0hdLoI_HVsgptydfujW1M1vbF2lR_H38/s650/2024_01_perfectdays_locandina01.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="400" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKLQCZVi7hE2vfK_JNpKkgfIq2OoAsPYGGyzjdimtndtTeDfWeJzvje3R0k4bDK4sOvlFycz68dktIWs5i-6Zs-YWk1ZETQhvE8mkgc4TI-d2RdGxjO7IhnmbeHQKuGZbc1gtRMYNFcEZmdyrzhYlnUiEcWOL0hdLoI_HVsgptydfujW1M1vbF2lR_H38/w394-h640/2024_01_perfectdays_locandina01.jpg" width="394" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Hirayama si occupa della pulizia dei tecnologici bagni pubblici di Tokyo. Svolge il suo lavoro con diligenza e abnegazione e la sua vita gira attorno alla ripetizione di riti e azioni quotidiane che gli conferiscono una placida serenità di spirito che si riflette anche sulla percezione che gli altri hanno di lui.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Attraverso l'esistenza apparentemente malinconica di Hirayama, Wenders ci conduce dentro un Giappone alternativo a quello della metropoli spietata e frenetica, che scopriamo essere solidale, fatto di cose piccole ma dall'enorme valore, una parola di consolazione, un bicchiere d'acqua gelata "alla fine di una dura giornata di lavoro", un sorriso, una canzone improvvisata quando qualcuno imbraccia una chitarra. Un film emozionante, autenticamente emozionante perchè raggiunge e inonda l'anima senza ricorrere a pietismi o scorciatoie piagnone, anzi. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Se ti raccontassero di una persona di mezz'età che vive in solitudine nella parte povera di Tokyo svolgendo l'attività di addetto alle pulizie dei bagni pubblici, non potresti mai pensare ad un racconto così pieno di umiltà, armonia, empatia con l'universo e gioia di vivere, dalla sveglia prima dell'alba, "attivata" dal rumore di un anziano che pulisce la strada con una scopa di saggina, via via lungo una consolidata routine apparentemente sempre uguale, che si conclude con la mano che spegne la luce di una abat-jour dopo la lettura di un libro.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span><span style="font-family: georgia;">Per una volta i claim che potete leggere sulla locandina sono autentici e veritieri, <i>Perfect days</i> è un film che ipnotizza, dolcemente, aggiungo io, e davvero, non vorresti mai togliere gli occhi dallo schermo, fino all'indimenticabile piano sequenza finale sulle note di <i>Feeling good</i> di Nina Simone. Perchè sì, questo è anche un film imperniato sull'arte (letteratura, fotografia) e sulla musica, sulla forza della musica, con una colonna sonora che, essendo tutta in modalità diegetica, diventa spesso argomento di dialogo, nel furgoncino di Hirayama, tra il protagonista e l'occasionale passeggero.<br /></span><span style="font-family: georgia;">E pur trattandosi tendenzialmente di brani arcinoti e magari un pò sputtanati, quali ovviamente <i>Perfect day</i> di Lou Reed, </span><i style="font-family: georgia;">The house of rising sun</i><span style="font-family: georgia;"> (The Animals) </span><span style="font-family: georgia;">, </span><i style="font-family: georgia;">Sunny afternoon</i><span style="font-family: georgia;"> (The Kinks)</span><span style="font-family: georgia;">, </span><i style="font-family: georgia;">Brown eyed girl </i><span style="font-family: georgia;">(</span><span style="font-family: georgia;">Van Morrison), </span><i style="font-family: georgia;">Redondo beach </i><span style="font-family: georgia;">(Patti Smith)</span><span style="font-family: georgia;">, </span><i style="font-family: georgia;">Pale blue eyes</i><span style="font-family: georgia;"> (</span><span style="font-family: georgia;">Velvet Underground) </span><span style="font-family: georgia;">e </span><span style="font-family: georgia;">(</span><i style="font-family: georgia;">Sitting on ) the dock of the bay </i><span style="font-family: georgia;">(</span><span style="font-family: georgia;">Otis Redding) </span><span style="font-family: georgia;">, la messa in scena gli restituisce intatta tutta la forza dirompente della prima volta.<br /></span><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Occhio, perchè dal 4 gennaio può già essere nelle sale il film dell'anno.</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">ME-RA-VI-GLIO-SO.</span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-60572145030462417872024-01-18T06:00:00.001+01:002024-01-18T06:00:00.139+01:00Playlist consuntivo 2023 (3/5): "classic rock"<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Certo, qualunque cosa "classic rock" voglia dire. Nulla probabilmente. Un'etichetta come tante per porre la musica su uno scaffale. Tuttavia, giusto per capirci, l'elenco spazia dal folk al blues al prog all'americana, ai grandi vecchi e ai giovani che suonano come i grandi vecchi, a tutto ciò che in qualche maniera prende il bersaglio grosso del rock. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Country, metal, la roba trendy e indie/pop tendenzialmente no, per quelli ci sono/ci saranno appositi post.</span></p><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">01. Nils Lofgren, <i>Ain't the truth enough</i><br />02. Ian Hunter, <i>Defiance</i><br />03. Foo Fighters, <i>Rescued</i><br />04. Neil Young, <i>When I hold you in my arms</i><br />05. The Struts, <i>Too good at raising hell</i><br />06. Iris DeMent,<i> Workin' on a world</i><br />07. The Hives, <i>Countdown to shutdown</i><br />08. Ann Wilson,<i>This is now</i><br />09. DeWolff, <i>Heart stopping kinda show</i><br />10. Steve Earle, <i>Hill country rain</i><br />11. Gov'T Mule, <i>Shake our way out</i><br />12. Iggy Pop, <i>Strung out Johnny</i><br />13. <b>Peter Gabriel</b>, <i>Love can heal</i><br />14. Black Star Riders, <i>Better than saturday night</i><br />15. Greta Van Fleet, <i>Meeting the master</i><br />16. <b>Paul Simon</b>, <i>My professional opinion</i><br />17. Skindred, <i>Set Fazers</i><br />18. U2, <i>Two hearts beat as one</i> (versione 2023)<br />19. Steve Wilson, <i>What life brings</i><br />20. Therapy?, <i>Joy</i><br />21. Lucero, <i>Buy a little time</i><br />22. Alice Cooper, <i>Dead don't dance</i><br />23. Wilco, <i>Evicted</i><br />24. Cowboys Junkies,<i> What I lost</i><br />25. The Cold Stares, <i>Nothing but the blues</i><br />26. Rival Sons, <i>Rapture</i><br />27. Duane Betts, <i>Saints to sinners</i><br />28. Joe Perry, <i>Sick & tired</i><br />29. Those Damn Crows, <i>This time I'm ready</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">30. Queens Of The Stone Age, <i>Carnevoyeur</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">31. Duran Duran, <i>Danse macabre</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">32. Lucinda Williams, <i>Rock 'n' roll heart</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">33. Ben Harper, <i>Trying not to fall in love with you</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">34. Van Morrison, <i>Worried man blues</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">35. Yes, <i>Circles of time</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">36.<b> Dirty Honey</b>,<i> Can't find the brakes</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">37. Jethro Tull, <i>Ginnungagap</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">38. The Pretenders, <i>Let the sun come in</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">39. Duff McKagan, <i>Longfeather</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">40. Robert Finley, <i>Nobody wants to be lonely</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">41. The Record Company, <i>Dance on mondays</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">42. <b>John Mellencamp</b>, <i>One more trick</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">43. Dolly Parton, <i>What has rock and roll ever done for you</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">44. Metallica, <i>Too far gone? </i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">45. The National, <i>Your mind is not your friend</i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">46. <b>The Rolling Stones</b>,<i> Sweet sounds of heaven</i></span></div><div style="text-align: left;"><i><br /></i></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6ynYYr8-x6qaXgBcEabt2lMeQiwQc8amhH0IuHXme1xqqXw5vZ5YBes0c-bZTy_EjbUpEbEug8zvs72QggcNhwQoQjCcHBLvVnVQwvigviAya_JeuPBD_ZVtYtrWbXJActcu9KcZhlWS-P6Ig4OQC0lQ1esua26jnQX8SKlSlB3cqIvr0CMdKVXAwhcY/s222/dirty-honey-biglietti.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="222" data-original-width="222" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6ynYYr8-x6qaXgBcEabt2lMeQiwQc8amhH0IuHXme1xqqXw5vZ5YBes0c-bZTy_EjbUpEbEug8zvs72QggcNhwQoQjCcHBLvVnVQwvigviAya_JeuPBD_ZVtYtrWbXJActcu9KcZhlWS-P6Ig4OQC0lQ1esua26jnQX8SKlSlB3cqIvr0CMdKVXAwhcY/s1600/dirty-honey-biglietti.jpg" width="222" /></a></div><br /><i><br /></i></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-27915176809126774582024-01-15T06:00:00.001+01:002024-01-15T06:00:00.197+01:00Dirty Honey, Can't find the brakes (2023)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8b44v9y7f6qRjnrMjHILcA3oR9vBIijj9JDo6NwaKPtPOzvW0bt86I7YFHPIOUnm7ioaPYphfthMPRYLGYh3Bhxs8YamObUMf2Xi8r6bUkHpj3XhTDILIycTPos9RzvqgzIP3TCVprtecMj-xWHUFHyxMFZ4Hu5oLxf_9G6H-G_CJW9zu-G8IUKrzGdo/s1000/71O8S+xoYtL._UF1000,1000_QL80_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8b44v9y7f6qRjnrMjHILcA3oR9vBIijj9JDo6NwaKPtPOzvW0bt86I7YFHPIOUnm7ioaPYphfthMPRYLGYh3Bhxs8YamObUMf2Xi8r6bUkHpj3XhTDILIycTPos9RzvqgzIP3TCVprtecMj-xWHUFHyxMFZ4Hu5oLxf_9G6H-G_CJW9zu-G8IUKrzGdo/w640-h640/71O8S+xoYtL._UF1000,1000_QL80_.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">I Dirty Honey si formano nel 2017 a Los Angeles ed immediatamente fanno convergere su di sè l'attenzione del pubblico e della critica, al punto che il loro EP di esordio (st) fa subito il botto, portando al numero uno il singolo </span><i style="font-family: georgia;">When I'm gone</i><span style="font-family: georgia;">. </span></div><span style="font-family: georgia;"><div style="text-align: justify;"><i>Can't find the brakes</i> è il loro secondo full-lenght, e fissa ulteriormente la cifra stilistica della band, che non propone nulla di nuovo ma lo fa magnificamente. Muovendosi sullo spartito tracciato da antesignani vicini e lontani come Aerosmith, The Black Crowes, Gov't Mule e Lynyrd Skyrd, i Dirty Honey riempiono di contenuti una proposta che comunque resta pregna di sleaze. Mi si dirà che si tratta di ingredienti mandati a memoria, in quest'epoca di retromania, da innumerevoli chef/artisti, ma, e qui sta il plus, solo per una ristretta cerchia di musicisti creare melodie, raccordi e refrain infallibili è facile come respirare.</div></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><i style="font-family: georgia;">Can't find the brakes </i><span style="font-family: georgia;">(titolo strepitoso, ca va san dire), consta di undici tracce e tendenzialmente puoi partire da qualunque di essa e venirne catturato all'istante, per come è incapace di contenere filler. Tanto vale allora seguire la tracklist così come è stata composta: </span><i style="font-family: georgia;">Don't put out the fire </i><span style="font-family: georgia;">è la migliore opener possibile, </span><i style="font-family: georgia;">Won't take me alive</i><span style="font-family: georgia;"> è il pezzo che gli Aerosmith vorrebbero saper ancora fare, e via via </span><i style="font-family: georgia;">Dirty mind</i><span style="font-family: georgia;">, la prima ballata </span><i style="font-family: georgia;">Coming home</i><span style="font-family: georgia;">, la title track. </span></div><span style="font-family: georgia;"><div style="text-align: justify;">E' proprio inutile impostare la recensione su un track to track visto il valore complessivo dell'opera. Un album per cui forse trova un senso l'etichetta abusata di classic rock fuori dal tempo.</div></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Solo qualche anno fa sarei impazzito per un disco così (e magari l'8 marzo sarei stato in prima fila all'Alcatraz per vederli). </span></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-23249485528727282852024-01-11T06:00:00.013+01:002024-01-11T06:00:00.128+01:00Playlist consuntivo 2023 (2/5) : Jazz<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Stesse regole del <a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2024/01/pleilistone-consuntivo-2023-country.html" target="_blank">plailistone country</a>. Decisamente meno titoli di quell'elenco, sebbene la durata complessiva rischi di essere tendenzialmente la medesima. Ho cercato di essere trasversale ai generi, dal modale allo sperimentale, dal purismo strumentale al cantato, dal sax alla batteria alla chitarra al piano. Spero di esserci riuscito.</span></p><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">01. <b>Lakecia Benjamin</b>, <i>Trane</i><br />02.<b> Gretchen Parlato</b>, <i>Lean in</i><br />03. <b>Joe Lovano Trio</b>, <i>Our daily bread</i><br />04. Cecile McLorin Salvant, <i>La route enchantee</i><br />05. <b>Brad Mehldau</b>, <i>Golden Slumbers</i><br />06. <b>Chris Potter</b>, <i>Got the keys to the kingdom</i><br />07. Jason Moran, <i>From the dancehall to to the battlefield</i><br />08. <b>John Scofield</b>, <i>Mr Tamburine man</i><br />09. Wolfgang Muthspiel, <i>Dance of the elders</i><br />10. Yussef Dayes, <i>Chasing the drum</i><br />11. <b>Jamie Branch</b>, <i>Take over the world</i><br />12. Fred Hersch & Esperanza Spalding, <i>Some other time</i><br />13. Ambrose Akinsimure, <i>Weighted corners</i><br />14. Fire! Orchestra, <i>ECHOES: A lost farewell</i></span></div><div style="text-align: left;"><i><br /></i></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2Xe-jgmWJ26wxSGZXUTIxgQpVFr8rg_WgURX1msszcdz3Dj-HJfhGUKfkKDK3OKFy8BDF4SqWgawLZarhyphenhyphenqSzIYUYoZ8Fd8tk7ZGd20S7nBt__Aa2TyMuwwRoVwNnVP6zGWKhojrLVszh0Ec0Q4w3SHNoR2ucsCZFM_OsYTvK5PDkdn1jNfbxNDHhwsk/s1695/photo-by-Abdesslam-MIRDASS-1-1.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1695" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2Xe-jgmWJ26wxSGZXUTIxgQpVFr8rg_WgURX1msszcdz3Dj-HJfhGUKfkKDK3OKFy8BDF4SqWgawLZarhyphenhyphenqSzIYUYoZ8Fd8tk7ZGd20S7nBt__Aa2TyMuwwRoVwNnVP6zGWKhojrLVszh0Ec0Q4w3SHNoR2ucsCZFM_OsYTvK5PDkdn1jNfbxNDHhwsk/s320/photo-by-Abdesslam-MIRDASS-1-1.webp" width="227" /></a></div><br /><i><br /></i></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-28763100610202008182024-01-08T06:00:00.014+01:002024-01-08T14:42:57.356+01:00Playlist consuntivo 2023 (1/5): country<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Le mie preferite tracce country del 2023, tra mainstream (poco) e true/indipendente (tanto). La lista è nell'ordine in cui la suono io, e quindi non è una classifica, tuttavia in grassetto sono evidenziati i miei preferiti, di cui ti suggerisco il recupero dell'intero album (nel caso di Sierra Farrell - foto sotto - quando uscirà il nuovo).</span></div><div><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div><span style="font-family: georgia;">01. <b>Sierra Farrell, </b><i>Fox hunt</i> (single)</span></div><div><span style="font-family: georgia;">02. Margo Cilker, <i>Lowland trail</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">03. <b>Gabe Lee</b>, <i>Merigold</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">04. Tony Logue, <i>Thundertown</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">05. <b>Chris Stapleton</b>, <i>Starting over</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">06. Jake Worthington, <i>State you left me in</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">07. Ward Davis, <i>Day one</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">08. Mamma Coal, <i>Dance hall crush</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">09. Wyatt Flores, <i>Orange bottles</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">10. <b>Amanda Fields</b>, <i>2 steppin'</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">11. <b>Turnpike Troubadours</b>, <i>Brought me</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">12. Lori McKenna, <i>Happy children</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">13. Cody Johnson, <i>Long live country music</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">14. Summer Dean, <i>She ain't me</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">15. Marty Stuart, <i>Time to dance</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">16. Asley McBryde, <i>Light on in the kitchen</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">17. Colter Wall, <i>Corralling the blues</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">18. Daniel Donato, <i>Hi-Country</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">19. Charles Wesley Godwyn, <i>Miner imperfections</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">20. Elle King, <i>Lucky</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">21. Pony Bradshaw, <i>Holler rose</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">22. Brennen Leigh, <i>I ain't through honky tonk</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">23. The War and the Treaty, <i>Yesterday's burn</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">24. Willy Lea Taylor, <i>Bakersfield</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">25. Dierks Bentley, <i>Gold</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">26. The Wilder Blue, <i>The line</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">27. Megan Moroney, <i>Tennessee orange</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">28. <b>Nick Shoulders</b>, <i>Won't fence us in</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">29. The Steel Woods, <i>You don't even know who I am</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">30. Chase Rice, <i>Bad day to be a cold beer</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">31. Ray Scott, <i>Billboard & brake lights</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">32. Vince Gill, <i>Kissing your picture</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">33. Brent Cobb, <i>When country came back to town</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">34. William Prince, <i>Easier and harder</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">35. Emily Ann Roberts, <i>Out of sight</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">36. Joe Stamm Band, <i>Dollar general sign</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">37. Ernest, <i>Flower shops</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">38. Riley Green, <i>Different 'round here</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">39. <b>Jason Isbell</b>, <i>White Beretta</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">40. Luke Combs, <i>Love you anyway</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">41. The Malpass Brothers, <i>Road of memories</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">42. Aaron Watson, <i>9 to 5</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">43. Caitlyn Smith,<i> Lately</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">44. <b>Those Poor Bastards</b>,<i> Heaven's for the poor</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;">45. Zach Bryan,<i> I remember everything</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;"><i><br /></i></span></div><div><span style="font-family: georgia;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMiXrRPAdvt7n2Ptk1VIY1y4TcGsLoOl-VtUfQJoxGtkg8Oi_dwGrKwGlTjPV_IOOy6KHrL34tzjpO_h6jQuS0ZVxcCMz5XPf5pYjADc5JgvYjE6lSpa5FuP1zJseQyAMC9piYbiDCR1SM0gcBp0KaCRSNRYN-y_ECftAqpen2DiDmgZDq7FyyddPNl8Q/s251/sierra.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="251" data-original-width="200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMiXrRPAdvt7n2Ptk1VIY1y4TcGsLoOl-VtUfQJoxGtkg8Oi_dwGrKwGlTjPV_IOOy6KHrL34tzjpO_h6jQuS0ZVxcCMz5XPf5pYjADc5JgvYjE6lSpa5FuP1zJseQyAMC9piYbiDCR1SM0gcBp0KaCRSNRYN-y_ECftAqpen2DiDmgZDq7FyyddPNl8Q/w255-h320/sierra.jpg" width="255" /></a></div><br /><i><br /></i></span></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-81310335174301928282024-01-03T06:00:00.014+01:002024-03-08T15:36:56.687+01:00MFT, novembre e dicembre 2023<div style="text-align: left;"><span style="color: red; font-weight: bold;">ASCOLTI</span> (2023, eccetto dove indicato)</div><div style="text-align: left;"><b><span style="color: #0b5394;"><br /></span></b></div><div style="text-align: left;"><div style="background-color: #f4fbff; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Karma, </b><i>K3</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Cecile McLorin Salvant, </b><i>Melusine</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Dream Wife, </b><i>Social lubrification</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Lucio Corsi, </b><i>La gente che sogna</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Cherry Glazerr, </b><i>I don't want you anymore</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Grave Pleasures, </b><i>Plagueboys</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Geolier, </b><i>Il coraggio dei bambini</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Sierra Ferrell, </b><i>Long time coming</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Lankum, </b><i>False Lankum</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>The Murder Capital, </b><i>Gigi's recovery</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Peter Gabriel, </b><i>I/O</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Jamie Branch, </b><i>Fly or die fly or die</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Wayfarer, </b><i>American gothic</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>The Gaslight Anthem</b>, <i>History books</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>The Rolling Stones</b>, <i>Hackney diamonds</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Brad Mehldau</b>, <i>Your mother should know</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Code Orange</b>, <i>The above</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Those Poor Bastards</b>, <i>God awful</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>F.E.A.R</b><i>., The record (1982)</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>John Mellencamp</b><i>, Orpheus descending</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Bachi da Pietra</b><i>, Accetta e continua</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Satyricon</b><i>, Nemesi divina (1996)</i></span></div><div style="background-color: #f4fbff; font-family: Georgia, Utopia, "Palatino Linotype", Palatino, serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-family: georgia;"><b>Turnpike Troubador</b><i>, A cat in the rain</i></span></div><div><span style="font-family: georgia;"><i><br /></i></span></div></div><div style="text-align: left;"><b><span style="color: #0b5394;"><br /></span></b></div><div style="text-align: left;"><b><span style="color: #0b5394;">VISIONI</span></b></div><div style="text-align: left;"><i><br /></i></div><div style="text-align: left;"><i>Salvador</i> (3,75/5)<br /><i>Locked in</i> (2/5)<br /><i>Uno dovrà morire</i> (2,25/5)<br /><b><i>Killers of the flower moon</i></b> (3,5/5)<br /><i>Reptile</i> (3,25/5)</div><div style="text-align: left;"><b><i>Talk to me</i></b> (3,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Spider-Man - Across the Spider-Verse</i> (4/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Diabolik - Ginko all'attacco!</i> (3,25/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Babadook </i>(3,75)</div><div style="text-align: left;"><i>Hypnotic</i> (2,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Trespass </i>(2,25/5)</div><div style="text-align: left;"><b><i>Anatomia di una caduta</i></b> (4/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Humandroid</i> (3,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Deathwatch - La trincea del male</i> (3,5/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Deliria</i> (3,5/5)</div><div style="text-align: left;"><i>The killer</i> (2023) (3,5/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Billionaire boys club</i> (2/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Misterioso omicidio a Manhattan</i> (3,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i><b>Dream scenario - Hai mai sognato quest'uomo?</b></i> (3,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Bullhead - La vincente ascesa di Jackie</i> (3,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Muori papà, muori!</i> (3,5/5)</div><div style="text-align: left;"><i><b>Silent night</b></i> (2023) (3,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i>36 Quai des orfèvres</i> (3,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i>The informer - Tre secondi per sopravvivere</i> (3,5/5)</div><div style="text-align: left;"><i>The manchurian candidate</i> (2,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Parenti serpenti</i> (4/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Domino</i> (2005) (2,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Excalibur </i>(3,5/5)</div><div style="text-align: left;"><i>The heist - Il colpo</i> (3,5/5)</div><div style="text-align: left;"><i><b>Diabolik, chi sei?</b></i> (3,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Mariti e mogli</i> (4/5)</div><div style="text-align: left;"><i>I peggiori giorni </i>(2/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Magic in the moonlight</i> (3/5)</div><div style="text-align: left;"><i><b>Colpo di fortuna - Coup de chance</b></i> (3,5/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Tre di troppo</i> (2/5)</div><div style="text-align: left;"><i><b>Adagio</b></i> (4/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Frankstein</i> (1931) (5/5)</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">in grassetto i film visti al cinema</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><u>Visioni seriali</u></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><i>Top Boy</i>, 1 (3,5/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Everybody loves diamonds</i> (2,75/5)</div><div style="text-align: left;"><i>La terapia</i> (3/5)</div><div style="text-align: left;"><i>Monterossi</i>, 2 (3,25/5)</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><b><span style="color: #38761d;">LETTURE</span></b></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><b>Jim Thompson</b>, <i>L'assassino che è in me </i>(audiolibro)</div><div style="text-align: left;"><b>Oliver Stone</b>, <i>Cercando la luce</i></div><div style="text-align: left;"><b>Gerorges Simenon</b>, <i>L'uomo che guardava passare i treni</i></div><div style="text-align: left;"><b>Emanuel Carrere</b>, <i>Limonov</i> (audiolibro)</div><div style="text-align: left;"><br /></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-65297987745879492092023-12-25T00:01:00.007+01:002023-12-25T00:01:00.245+01:00Recap + Playlist sciuè sciuè di fine anno (un pò christmas un pò no)<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Vorrei ammantarmi di grande virtù morale e sostenere che la sospensione di pubblicazioni sul blog rispondeva ad un periodo di lutto dovuto al trapasso dell'ispiratore di tanti momenti della mia vita ed anche di questo piccolo spazio di scrittura (sì, mi riferisco a mr. MacGowan), ma in realtà queste abbondanti tre settimane di assenza sono dovute al saldarsi di periodi di super lavoro con problemi di salute, che hanno prodotto una disaffezione alla scrittura o anche solo all'idea di postare qualcosa. Ci sono già passato e fu una condizione transitoria, vediamo quanto lo sarà stavolta. Buone feste.</span></p><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">01. <b>A Flock of Seagulls</b>, <i>I ran (so far away)</i> (1982)<br />02. <b>The Jon Spencer Blues Explosion</b>, <i>Bellbottoms</i> (1994)<br />03. <b>Ben Vaughn</b>, <i>Dressed in black</i> (1990)<br />04. <b>Tom Waits</b>, <i>Christmas cards from hooker in Minneapolis</i> (1978)<br />05. <b>Health</b>, <i>Blue monday (Atomic Blonde</i> OST, 2017)<br />06. <b>Turnpike Troubadours, </b><i>Brought me</i> (2023)<br />07. <b>Twisted Sister</b>, <i>Deck the halls</i> (2006)<br />08. <b>Kaleida</b>, <i>99 luftballons (Atomic Blonde</i> OST, 2017)<br />09. <b>Bob Dylan</b>, <i>It must be Santa</i> (2009)<br />10. <b>Peter Gabriel,</b> <i>The court</i> (2023)<br />11. <b>Miles Davis, Larry Carlton, David Sanborn, Paul Shaffer</b>, <i>We three kings of Orient are</i> (1988)<br />12. <b>AC/DC</b>, <i>Mistress for Christmas</i> (1990)<br />13. <b>The Ramones</b>, <i>Merry Christmas (I don't wanna fight tonight)</i> (1987)<br />14. <b>Sinèad O' Connor with Shane MacGowan</b>, <i>Haunted </i>(1995)<br />15.<b> Trans-Siberian Orchestra</b>, <i>Carol of the bells </i>(2015)<br />16. <b>Amparo Sanchez</b>, <i>Corazòn de la realidad</i> (2009)<br />17. <b>Altan</b>, <i>Drowsy Maggie/Rakish Paddy/Harvest storm </i>(1992)<br />18. <b>Boz Scaggs</b>, <i>Lowdown</i> (1976)<br />19. <b>David Bowie</b>, <i>Always crashing in the same car </i>(1977)<br />20. <b>Raul Malo</b>, <i>I said I love you</i> (2001)<br />21. <b>Babes in Toyland</b>, <i>Handsome and Gretel</i> (1991)<br />22. <b>Danger Mouse feat. Run The Jewels and Big Boi</b>, <i>Chase me (Baby Driver</i> OST, 2017)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">23. <b>Lankum</b>, <i>Go dig my grave</i> (2023)<br />24</span><span style="font-family: georgia;">. </span><b style="font-family: georgia;">Afghan Wigs</b><span style="font-family: georgia;">, </span><i style="font-family: georgia;">Debonair </i><span style="font-family: georgia;">(1994)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">25. <b>Billy Joel</b>, <i>Souvenir (Live at Carnegie Hall</i>, 1977)</span></div><p><br /></p>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-82586440817154627102023-12-01T12:39:00.000+01:002023-12-01T12:39:00.474+01:00Codladh samh, Shane.<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-Ey9gDKjcD07vfIOv5X8-eJVczM5KoueLnqxIS9gxxxzwgmlT1A9k7YI_Fc00YQWKVGq36HD1s7piq-EEcVyGIyXEjp6CY1IKva6_GYrUInKFKtmUG2Fy4qoyyIN6mTUcBCemBWQX2-kSOemAbH5fV2PMaVxb7cuMK9m_FyehYM26eQkpQHzWm__xFSU/s1024/shane-macgowen-morte.jpg.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1024" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-Ey9gDKjcD07vfIOv5X8-eJVczM5KoueLnqxIS9gxxxzwgmlT1A9k7YI_Fc00YQWKVGq36HD1s7piq-EEcVyGIyXEjp6CY1IKva6_GYrUInKFKtmUG2Fy4qoyyIN6mTUcBCemBWQX2-kSOemAbH5fV2PMaVxb7cuMK9m_FyehYM26eQkpQHzWm__xFSU/w640-h480/shane-macgowen-morte.jpg.webp" width="640" /></a></div><span style="font-family: georgia;"><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Shane MacGowan è morto. Ha deciso di farlo proprio nel periodo dell'anno in cui, ciclicamente, i Pogues affermano la loro postuma, ironicamente sadica, vittoria sulla società consumistico-capitalistica, grazie all'incomprensibile inclusione di </span><i>Fairytale of New York</i><span style="font-family: georgia;"> in tutte le playlist sparate in ogni dove, da Spotify ai grandi mall. E ogni volta, in mezzo a Dean Martin e Frank Sinatra, ad una </span><i>Let it snow</i><span style="font-family: georgia;"> e una </span><i>All I want for Christmas is you</i><span style="font-family: georgia;">, sogghigno di soddisfazione quando arrivano i nostri e il testo giunge al punto in cui Shane e Kristy MacColl si scambiano affettuosi auguri, che vanno da "mantenuto, teppista", a "vecchia puttana drogata morente con la siringa nel braccio" per passare a "feccia, verme" e "piccolo frocio da quattro soldi" e concludere con "buon Natale, coglione, prego Dio sia il tuo ultimo".</span></p></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;"><a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2006/12/road-to-brixton.html" target="_blank">Questo blog ha il titolo di una canzone dei Pogues, nasce nell'attesa di un loro concerto in trasferta a Brixton</a>. Dunque da un mio legame fortissimo con una band che nel periodo new wave ha portato una contaminazione musicale inedita, per mezzo di un collegamento tra spirito punk e musica tradizionale, riuscendo a creare un volano tra canzoni dimenticate, superate dal tempo, considerate roba da vecchi scorreggioni e la rabbia giovanile degli anni della Thatcher. Un ponte tra una terra martoriata dalla guerra civile e la riscoperta dell'isola smeraldo da parte di milioni di cittadini del mondo (italiani e francesi in testa). </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">I Pogues erano una band fortemente politica, in culo ai conservatori inglesi e con una bella manciata di canzoni censurate </span><span style="font-family: georgia;">in Inghilterra </span><span style="font-family: georgia;">(in pratica mezza tracklist di</span><span style="font-family: georgia;"> </span><i style="font-family: georgia;">If I should fall from grace with god</i><span style="font-family: georgia;">) per l'orgoglio con cui affermavano l'identità irlandese, in un periodo in cui l'IRA era attiva e operante. Una band rivoluzionaria e combattente, capitanata da un MacGowan dotato di carisma, allure, di una cultura, l'ho scritto nella recensione di <i><a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2022/10/victoria-mary-clarke-e-shane-macgowan.html" target="_blank">"Una pinta con"</a></i>, che gli permetteva spontanei e frequenti riferimenti al pantheon di scrittori irlandesi, quali i noti James Joyce, l'immancabile Brendan Behan, William Butler Yeats, ma anche altri. Insomma leggi il testo di <i>The sick bed of Cuchulainn</i> e dimmi quanti altri avrebbero potuto scriverlo. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Quasi ogni canzone degli anni migliori della band (1984/1990), al novanta per cento scritte da Shane, avevano miriadi di spunti politici, culturali, identitari, letterari, poetici, legati alla terra d'origine dei componenti. Shane ci racconta che dopo il terzo album (appunto <i>If I should fall</i>...) non ha più condiviso la direzione stilistica che ha preso la band ma si è trascinato tra assenze, ritardi e condizioni non conciliabili con tour e studi di registrazione. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Ho avuto l'occasione di vedere i Pogues dal vivo due volte (entrambe documentate sul blog, <a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2006/12/i-pogues-sono-morti-viva-i-pogues.html" target="_blank">qui</a> e <a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2009/06/rock-in-idro-2009.html" target="_blank">qui</a>), nell'ambito di tour organizzati fuori tempo massimo (seconda parte anni zero) probabilmente al solo scopo di raggranellare gli ultimi spiccioli possibili, mettendo al centro dell'arena, davanti al pubblico-gladiatore, un MacGowan vittima sacrificale che barcollava, perdeva il filo delle canzoni ed era obbligato ad una pausa nel backstage ogni due-canzoni, ma che, in qualche modo, portava a termine il lavoro.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Il fisico di MacGowan era da tempo minato da patologie certamente riconducibili ad una vita dissoluta segnata da alcolismo e tossicodipendenze. In molti si stupiscono fosse ancora vivo e, al netto del cinismo, c'è da capirli. Gli ultimi segnali al mondo esterno, <a href="https://www.theguardian.com/music/2022/apr/04/of-course-i-like-life-shane-macgowan-on-the-pogues-his-death-wish-and-his-sideline-in-erotic-art" target="_blank">l'intervista al Guardian</a> e la <a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2023/05/bruce-shane.html" target="_blank">visita di Springsteen</a>, erano purtroppo indizi estremamente eloquenti sull'approssimarsi dell'arrivo della triste mietitrice. Eppure, non fosse costretto su una sedia a rotelle a seguito di una brutta caduta, questa pelle dura di irlandese scontroso forse sarebbe ancora qui a dirci di baciargli il culo e noi ad aspettare un suo ultimo disco (di cui parla anche nel memoir scritto assieme alla moglie quasi vent'anni fa), incuranti della mestizia che l'ascolto avrebbe comportato. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Anche per noi che abbiamo sviluppato un rapporto <strike>quasi</strike> patologico con la musica, passata la giovinezza si sono diradati i casi in cui, ascoltando una melodia ci si è spalancata un'epifania, siamo stati colpiti dall'equivalente della sindrome di Stendhal per le opere d'arte. A me l'ultima volta in assoluto è successo proprio con una canzone dei Pogues. Non una di quelle più note e celebrate e se è per questo nemmeno una scritta da lui o dal gruppo. Si tratta di <i>And the band played Waltzing Mathilda</i>, una composizione di Eric Bogle attinente uno dei tanti massacri di guerra, nello specifico quello delle truppe australiane mandate come carne da cannone a farsi trucidare a Gallipoli, in Turchia. Il brano chiude il secondo lavoro dei Pogues, <i>Rum, sodomy and the lash</i> e l'interpretazione che ne dà Shane è di quelle memorabili. Così successe che qualche anno fa mi trovavo su qualche vetta verdeggiante della Valsassina, probabilmente dopo una qualche accesa discussione familiare, e, infilate le cuffie e acceso il lettore mp3, mentre camminando lo sguardo si perdeva nel verde dei monti, mi sono fanno inondare dalle note malinconiche e dalle parole cariche di disperazione di questo pezzo, fino alle lacrime. Scelgo lei dunque, anche se, probabilmente, </span><span style="font-family: georgia;">per la vita senza compromessi e per l'irlandesità di Shane MacGowan, </span><i style="font-family: georgia;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=ghR81Qlx97k" target="_blank">The parting glass</a></i><span style="font-family: georgia;">, sarebbe sicuramente un commiato più congruo. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">In ogni caso, finchè funzionerà il camouflage natalizio di <i>Fairytale of New York </i>ad accompagnare il momento di massa più ipocrita dell'anno, l'ultima risata a risuonare rauca e beffarda sarà sempre quella di Shane MacGowan.</span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: center;"><iframe frameborder="0" height="360" src="https://youtube.com/embed/gsXEGvX_ksI?si=orCqyM04M3kGLSRS" style="background-image: url(https://i.ytimg.com/vi/gsXEGvX_ksI/hqdefault.jpg);" width="480"></iframe></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-5192184166140305452023-11-27T06:00:00.005+01:002023-11-27T06:00:00.130+01:00Diabolik - Ginko all'attacco! (2022)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-i6aF9Ar6mmAlLPajkCxYB7XGPWJFiAGWp6lAxr7GMJxghrhg6g8hjkeORDK0HJZduACRNlTQRHqA-Bqc8vXACtrbM403IZSNyZcgJrcUFuIW3Om_Rc9dThX_LBReWYBoS6GHibXTBqtJig9JqLhpuFttwAcGUnHCaahKb6Daoc5CzxC9eGmIiEHCaR4/s600/locandinapg1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="420" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-i6aF9Ar6mmAlLPajkCxYB7XGPWJFiAGWp6lAxr7GMJxghrhg6g8hjkeORDK0HJZduACRNlTQRHqA-Bqc8vXACtrbM403IZSNyZcgJrcUFuIW3Om_Rc9dThX_LBReWYBoS6GHibXTBqtJig9JqLhpuFttwAcGUnHCaahKb6Daoc5CzxC9eGmIiEHCaR4/w448-h640/locandinapg1.jpg" width="448" /></a></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia; text-align: justify;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia; text-align: justify;">Quanta acredine nei giudizi sulla seconda parte della trilogia dedicata ad uno dei personaggi a fumetti italiani più noti e longevi. Lo scrivevo nella <a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2022/01/diabolik-2021.html" target="_blank">recensione del primo film</a>, i Manetti compiono un'operazione filologica fino al parossismo stilistico, con le tavole che prendono vita non solo attraverso la formula live action dei personaggi, ma anche e soprattutto attraverso dialoghi e appellativi di character totalmente disallineati da un sano buon senso commerciale. Sì, fanno sorridere alcuni passaggi, che sembrano usciti dallo sketch sui chirurghi di Aldo Giovanni e Giacomo che usavano nomi talmente assurdi da sembrare inventati sul momento (qui un poliziotto si chiama Zeman...), ma se si accetta il tutto come una forma di deferenza (eccessiva?) verso le opere originali, si entra più agevolmente nel mood della storia. Inoltre, da un altro punto d'osservazione, con questo secondo capitolo si affina la cifra stilistica del film. La sostituzione di Marinelli, non proprio a suo agio col personaggio, non solo per una mancanza di verosimiglianza fisica, con il sì monoespressivo, ma perfetto per il "concept" Giacomo Gianniotti, gli evocativi titoli di testa </span><span style="font-family: georgia; text-align: justify;">sulle note di Diodato che omaggiano quelli di James Bond, e un soundtrack che pesca nella migliore tradizione dei titoli di genere italiani dei settanta, uniti alla mano sempre impeccabile dei registi, fanno di questa produzione qualcosa di rilevante che va in direzione contraria al triste mainstream italico. E perlappunto, con tanti film di merda tutti uguali a sè stessi che produciamo annualmente mò vuoi vedere che il problema è Diabolik? <br /></span><span style="font-family: georgia; text-align: justify;">A giorni nei cinema la chiusura della trilogia.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia; text-align: justify;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia; font-size: x-small;">Su Sky</span></span></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-81580474730431373042023-11-20T06:00:00.004+01:002023-11-20T10:30:54.970+01:00Playlist sciuè sciuè 7 <div style="text-align: left;">01. <b>Edwin Starr, </b><i>War </i>(1970)</div><div style="text-align: left;">02. <b>Poppy</b>, <i>Knockoff </i>(2023)</div><div style="text-align: left;">03.<b> We Banjo 3, </b><i>Light in the sky </i>(2018)</div><div style="text-align: left;">04. <b>Raven</b>, Surf the tzunami (2023)</div><div style="text-align: left;">05. <b>Rachel Sweet, </b><i>B.A.B.Y. </i>(1978)</div><div style="text-align: left;">06. <b>Wilco</b>, A bowl and a pudding (2023)</div><div style="text-align: left;">07. <b>Broken Witt Rebels, </b><i>Fearless </i>(2020)</div><div>08. <b>The Gaslight Anthem</b>, <i>Positive charge</i> (2023)</div><div>09. <b>Duran Duran</b>,<i> Super lonely freak</i> (2023)</div><div>10. <b>Prong</b>, Breaking point (2023)</div><div>11. <b>Brad Mehldau</b>, <i>Life on Mars</i> (2023)</div><div>12. <b>Van Morrison</b>, <i>A shot of rhythm and blues </i>(2023)</div><div>13. <b>Rosalìa, </b><i>Di mi nombre </i>(2018)</div><div style="text-align: left;">14.<b> </b><b>Diana Ross & The Supremes, </b><i>Where did our love go </i>(1964) </div><div style="text-align: left;">15. <b>The Rolling Stones</b>, <i>Whole wide world</i> (2023)</div><div style="text-align: left;">16. <b>Graham Parker & The Rumor, </b><i>Hey Lord, don't ask me questions </i>(1976)</div><div style="text-align: left;">17. <b>Dirty Honey</b>, <i>Won't take me alive</i> (2023)</div><div style="text-align: left;">18. <b>James Blake, </b><i>Mile high</i> (feat. Metro Boomin, Travis Scott) (2019)<br />19.<b> Tom Robinson Band, </b><i>Up against the wall (</i>1978)</div><div style="text-align: left;">20. <b>Paul Young, </b><i>Everytime you go away </i>(1985)</div><div style="text-align: left;"><br /></div>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-911374477563655654.post-33940494419561806092023-11-13T06:00:00.015+01:002023-11-13T10:04:02.095+01:00The Rolling Stones, Hackney diamonds (2023)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWNGLAEQmq9WS1rlUvLe11gR6h3B22OFbLbLcInkTAzz236HMpvnXbagAILbYpTSU5UzXff87iVOyEyCvgoE6JsdpfxAGKQkmc5vaTMq_s-DswFFFp5W1pkzqETyvJl3C7l5dFwAQSQI9JW1v4L2bFFTvgXq87_BUy9zuEXzS-cmrReXMEsS5b_NsK4BE/s1000/1_i1nPXUbjUhRXqgo-UnIl1w.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWNGLAEQmq9WS1rlUvLe11gR6h3B22OFbLbLcInkTAzz236HMpvnXbagAILbYpTSU5UzXff87iVOyEyCvgoE6JsdpfxAGKQkmc5vaTMq_s-DswFFFp5W1pkzqETyvJl3C7l5dFwAQSQI9JW1v4L2bFFTvgXq87_BUy9zuEXzS-cmrReXMEsS5b_NsK4BE/w640-h640/1_i1nPXUbjUhRXqgo-UnIl1w.jpg" width="640" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Per essere uno decisamente orientato al cosiddetto "classic rock" devo ammettere che il sacro fuoco per i Rolling Stones non ha mai divampato in me. Ne è fedele testimonianza la pressochè totale assenza di post a loro dedicati in diciassette anni di blog. Certo, con gli Stones ho pagato a lungo una falsa partenza, quando, da ragazzo, nel periodo in cui facevi esperienze anche comprando a scatola chiusa, il primo acquisto mai fatto per la band fu <i>Dirty work</i>, che si rivelerà essere il peggior titolo da loro mai rilasciato. Tuttavia col tempo ho pagato il debito a questa seminale formazione, con il doveroso riconoscimento ad una manciata di album irrinunciabili, quali <i>Let it bleed</i> (il mio preferito), <i>Sticky fingers</i> e <i>Exile on main st.</i>, che sono entrati nel mio pantheon epico, ma insomma , come premettevo, al netto di qualche raccolta (la recente <i><a href="https://abottleofsmoke.blogspot.com/2018/06/the-rolling-stones-on-air-2017.html" target="_blank">On air</a></i>, sui primi anni di attività) e qualche live (come l'ottimo <i>Stripped</i>), ho un pò mollato il colpo. Lacuna mia? Sicuramente.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">C'è da rilevare che, dopo un periodo - i novanta e gli zero - in cui le uscite degli Stones erano accolte con malcelato disinteresse, la meraviglia e lo sbigottimento nel vedere Jagger e Richards novelli highlander a dispetto degli stravizi dell'età dell'oro, a sgambettare (Jagger) ottantenni sul palco come se non ci fosse un domani, ha in qualche modo ingenerato una nuova poderosa ondata di interesse e rispetto da parte della scena, che ha a sua volta gonfiato un hype d'altri tempi per un disco nuovo di inediti atteso dal 2005 (<i>A bigger bang</i>). Apparentemente gli stessi Stones, che nel frattempo hanno seppellito l'amico e sodale di una vita Charlie Watts, volevano qualcosa di rilevante, potente, melodico, fresco ma sempre molto, molto identitario. </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Per questo scopo era necessario mettere assieme un gruppo di lavoro allargato, cominciando dalla sostituzione della batteria di Watts rispetto alla quale si è fatta la scelta più logica, ingaggiando Steve Jordan, già con la band side project di Keith Richards e con gli stessi Stones per alcune date. Poi andava fatta un'altra scelta delicata: quella del produttore, e qui si è deciso di lasciare la strada vecchia optando per un producer trendy e trasversale, quell'Andrew Watt che negli anni è passato da Post Malone a Ozzy, da Justin Bieber a Eddie Vedder, da Miley Cyrus a Iggy Pop, dimostrando sempre una versatilità (e un talento commerciale) notevole.<br /></span><span style="font-family: georgia;">Il boost di una produzione scaltra e moderna si sente subito, nell'approccio a <i>Hackney diamonds</i>, con il singolo di lancio <i>Angry </i>(accompagnato da un video delizioso, si può ancora dire?) e una manciata di canzoni dal piglio classico ma dall'impatto estremamente cool e sfrontato, come <i>Get close, Bite my head off</i>, <i>Live by the sword</i> o con un pezzo dal refrain irresistibilmente pop, qual è <i>Whole wild world</i>. </span></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Siamo ormai abituati a rockstar più o meno ottuagenarie che ancora gliel'ammollano. Ho notato però un'evidente differenza tra il cantato di un Dylan, dell'ultimo Cash, di Springsteen o di Young e Mellencamp, rispetto a quello di Jagger. Le voci dei coetanei degli Stones portano il segno del tempo, non sono le stesse di trenta, quarant'anni fa. Sono sempre leggendarie e riconoscibili, solo fisiologicamente diverse. Quella di Mick, no. E' la stessa cazzo di voce di sempre. Mettiamoci anche l'intervento della tecnologia in fase di registrazione, ma è comunque un elemento incredibile. Poi, se chiedi a me, io preferisco la maturità delle interpretazioni vocali dei grandi vecchi, ma è una valutazione soggettiva.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">Non c'è un disco degli Stones senza ballate, senza blues e, da <i>Some girls</i> del 1978, senza almeno una canzone affidata alla voce di Richards. La regola è confermata anche in questo lavoro, rispettivamente con <i>Depending on you, Dreamy skies</i> (bellissima, un pezzo rurale in odore di Tennessee e Hank Williams), con la ripresa di <i>Rollin' stone</i> di Muddy waters (pezzo da cui la band ha tratto ispirazione per il proprio brand) che qui diventa <i>Rolling Stones blues</i> e, infine, con l'ugula di Keith, qui sì, invecchiata come un bourbon di qualità, che ci porta sulle polverose note di <i>Tell me strenght</i>.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">In un disco di questa portata non possono infine mancare gli ospiti. E infatti ci sono, ma si muovono con deferenza, quasi a non farsi scoprire dall'ascoltatore distratto. Eppure parliamo di musicisti del calibro di Elton John, Lady Gaga, Paul McCartney, Stevie Wonder e persino Charlie Watts, le cui sessioni sono state recuperate per un paio di brani, <i>Mess it up</i> e <i>Live by the sword</i>.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: georgia;">E comunque, quando in un disco trovi una canzone, magari un pò troppo satura e retorica, ma dalla diamantina bellezza soul gospel come <i>Sweet sounds of heaven</i>, che gli vuoi dire a sti tre debosciati? Che sia o meno l'ultimo album della vita (e io non lo credo), solo Grazie.</span></p>montyhttp://www.blogger.com/profile/15002670115612441457noreply@blogger.com0