Sono giorni in cui macino chilometri in direzione nord e sud. Ieri trasferta in treno a Roma, A/R in giornata per lavoro, che la situazione dei contratti di settore è sempre critica. Oggi a Torino in auto con i genitori, a causa di un lutto. E' venuta a mancare l'ultima superstite della stirpe di mia madre, anche lei quasi centenaria come suo fratello, mio nonno.
Da qualche giorno però i miei pensieri sono quasi monopolizzati da un esame che dovrò fare mercoledì mattina. Trattasi di gastroscopia. Non è la prima volta che mi sottopongo a questo controllo diagnostico, ma è sicuramente la volta in cui sono più preoccupato. Un pò perchè, come la media degli uomini ( le donne a mio avviso sono più coraggiose), col passare del tempo sono diventato sempre più lamentoso, ipocondriaco e timoroso di "avere qualcosa", un pò perchè col mio stomaco malandato sostenere i regimi alimentari che tengo è folle/autolesionista e infine perchè l'esame in se stesso ( anche se non vorrei esagerare con i piagnisteti) non è proprio simpaticissimo, ecco.
Giovedì spero di poter tirare un bel sospiro di sollievo, senza festeggiare a patatine fritte, magari.
2 commenti:
E' vero, siete dei piagnoni, tranne qualche significativa eccezione.
il post su tuo nonno non l'avevo mai letto...
mi hai quasi fatto piangere in ufficio.
anche io con il mio ho sempre dato un sacco di cose per scontate.
me ne pento.
amaramente.
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