lunedì 6 febbraio 2012

New wave of american country music / 5

Moot Davis

Already moved on
2007













Moot Davis fa dell'entusiasmante honky-tonk. O forse è meglio dire faceva, visto che, nonostante si tratti di un nome emergente, dopo due album orientati a questo sottogenere country, con la recente release (Man about town, fine 2011) pare abbia svoltato verso un più sfaccettato patchwork di stili (sempre country) che ad un primo ascolto mi ha fatto venire in mente Raul Malo e i Mavericks. In attesa di approfondirlo ho optato, per presentare l'artista, per il suo secondo album, che sviluppando le coordinate del debutto inserisce nel tradizionale e collaudato perimetro del lascito artistico di Hank Williams sr un pò di personalità in più, avventurandosi anche nei campi da gioco di Johnny Cash (It ain't right) , Johnny Paycheck (sua la conclusiva I'm the only hell mama ever raised) e concedendosi qualche spruzzata di country & western (Way down Town), oltre a centrare con la title track una mammasantissima di ballata con tanto di richiamo al King Elvis Presley. Disco godibilissimo per gli amanti dell'honky-tonk che può essere iniziatico anche per chi questo genere non lo pratica abitualmente.

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