sabato 8 gennaio 2011

Album o' the week / Sepultura, Chaos A.D. (1993)


Chissà com'è che il primo, blasfemo, ricordo che ho di questo disco è la visione nitida di un gruppo di metal estremo composto da giovinastri di provincia che si esibiva ad uno sgangherato festival della birra nella bergamasca.

In totale assenza di pubblico, con giusto qualche sfigato seduto a debita distanza su sedie di plastica bianca a berre birra alla spina tiepida da bicchieri di plastica trasparenti appoggiati su appiccicosi tavoli di plastica rossa dell'Algida, concentrati nell'atto di rimuginare sull'ennesima serata finita male (io con gli amici storici), questi stoici personaggi sciorinavano come se fossero in un Hammersmith Odeon sold-out il loro repertorio rigorosamente cantato in growlin.

Quando arriva il momento delle cover attaccano Refuse/Resist e io improvisamente e contro ogni legge della natura resuscito dai miei tormenti e dò di gomito ai ragazzi, :-Oh! io questa la conosco, è dei Sepultura!- : Ricevendo come risposta una serie di smorfie di annoiato compatimento.

Quelli sul palco poi attaccheranno con una versione death di Jeeg Robot d'acciaio, per poi passare tra i tavoli a chiedere pareri sull'esibizione e a scroccare un pò di birra. Ma questa è un'altra storia.


Nonostante il tragico aggancio mnemonico, Chaos A.D. dei Sepultura resta a tutt'oggi un vibrantissimo e ben assestato cazzotto sul muso, oltre a contenere il succitato anthem Refuse/Resist, a delineare una nuova direzione nello stile della band brasiliana e del metal stesso (con le percussioni acustiche di Kaiowas si apre la strada al metal etnico e al successivo capolavoro Roots) e in ultima analisi a contenere la squisita ospitata dell'ex Dead Kennededys Jello Biafra (in Biotech is Godzilla).



M'è venuta lunga.

1 commento:

Anonimo ha detto...

disco perfetto dal batitto di Zyon al silenzio finale.
disco pieno di novità e irripetibile per freschezza e onestà.
per capire perchè io lo ami così tanto basta guardare l'anagrafe, all'epoca era tutto quello di cui avevo bisogno.
immortale.
mau