giovedì 2 luglio 2020

Ritorno al cinema! (+ I miserabili)

Qualche tempo fa avevo mestamente pubblicato un post nel quale lamentavo la chiusura del bel multisala della mia città. Per pigrizia o semplice dimenticanza non ho più aggiornato il blog su questa vicenda, che è finita bene, dato che la struttura cinematografica è stata poi rilevata da uno dei marchi più autorevoli e seri in questo ambito (quindi non UCI...), che l'ha rilanciata.
Di conseguenza ho ripreso con una certa regolarità a frequentare il cinema, finchè non è arrivato lo stramaledetto coronavirus a fermare tutto.
La novità è che da qualche giorno sono accessibili le arene estive, e da noi c'è uno spazio davvero suggestivo per vedere i film sotto le stelle (come potete vedere qui sotto), e così, ad oltre quattro mesi dall'ultima volta (nella quale se le mie liste non mentono avevo visto il pessimo Birds of prey), sono tornato a sognare su grande schermo.



L'occasione era imperdibile non solo per un aspetto affettivo ma soprattutto perchè il film in programmazione era ben evidenziato nella mia lista di titoli da vedere.
Si tratta de I miserabili, che non è l'ennesima trasposizione del romanzo di Hugo, ma che con quell'opera ha volutamente punti di contatto, non solo per la location in cui si svolge la storia (Montfermeil), ma anche per l'afflato sociale e lo sguardo disincantato sui bambini di strada, trasportato dal XIX al XXI secolo, che la contraddistingue.

La macchina da presa (molto spesso a mano) sta costantemente addosso ai protagonisti di questa storia, da una parte tre poliziotti della BAC (Brigata Anti Criminalità) che pattugliano le strade delle periferie più pericolose di Parigi, quelle della Banlieu 93, dall'altra l'umanità varia, soprattutto ragazzini, che popolano quegli alveari abitativi. Della squadra di agenti fanno parte Chris, poliziotto "cattivo", violento e senza scrupoli; Gwada, storico partner di Chris, di origini africane e di religione musulmana, che cerca di mediare gli eccessi del collega, e Ruiz (interpretato da Damien Bonnard, Dunkirk e L'Ufficiale e la spia)  l'ultimo arrivato, la parte "buona" del gruppo.
Il punto di svolta della storia avviene quando un ragazzino, Issa (interpretato con straordinaria espressività dal piccolo attore Issa Perica) che vive più per strada che in famiglia, ruba un cucciolo di leone da un circo, i cui proprietari minacciano azioni violente contro tutta la comunità nel caso l'animale non fosse ricondotto da loro.
Da qui un'esacaltion di avvenimenti che segneranno per sempre la vita di Issa e di tutti i protagonisti della vicenda, fino al claustrofobico finale.

Film pluripremiato in Francia e candidato all'Oscar, questo I miserabili è sicuramente una produzione valida, che punta i riflettori su un pezzo di società francese con le sue infinite problematiche e le tante contraddizioni, riuscendo (in questo il regista e co-sceneggiatore di origini maliane Ladj Ly è molto efficace) a non prendere quasi mai le parti di una o l'altra fazione. Certo, le denunce sui metodi della polizia sono esplicite (molto bravo in questo senso il poliziotto Chris, interpretato da Alexis Manenti), ma anche l'ipocrisia di chi dovrebbe tutelare la comunità della banlieu e invece tenta di trarne guadagno è resa bene. Chi ne esce meglio è la comunità islamica, Imam ed ex delinquenti che cercano, attraverso gli insegnamenti del Corano, di togliere i ragazzini dalla cattiva strada. 

Insomma, I miserabili di Ly dà l'impressione di voler intrecciare il romanzo di Hugo con I 400 colpi di Truffaut e, inevitabilmente,con L'odio di Kassovitz, riuscendo in qualche modo nella suggestione, ma, per quanto mi riguarda, almeno dopo una singola visione, senza l'esaltazione critica che ho letto in giro.

I Miserabili - Film (2019) - MYmovies.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

visto che ormai sono "in zona", una sera potremmo vedere un film insieme. Ho sempre adorato i cinema all'aperto.

monty ha detto...

Perchè no?
Tra l'altro l'altra sera era anche zanzare-free...