Abbiamo fatto tristemente il callo allo stravolgimento dei titoli originali dei film stranieri nella distribuzione italiana, ma il cambio del titolo di un film francese, con un titolo... in inglese è la novità che mancava. E' la seconda volta in poco tempo che mi capita, il precedente era Frères ennemies tradotto con l'inglese Fratelli nemici, ora è la volta di Fleuve noir (fiume nero), tradotto appunto con Black tide (marea nera). Forse gli autori di queste genialate non sanno della solida tradizione di noir / polar francese e pensano che il pubblico sia più attratto da un film se pensa sia americano. Chi lo sa.
Dopo questa lunga e nerdissima premessa, vado al dunque.
Dopo questa lunga e nerdissima premessa, vado al dunque.
A prescindere dal titolo, questo è un film (tratto dal romanzo Un caso di scomparsa dello scrittore israeliano Dror Mishani) davvero valido, come solo certi europei (o i non-americani, vista la nazionalità dello scrittore del romanzo) sanno fare, affrancandosi con autorevolezza dai modelli d'oltreoceano.
Seguiamo la vicenda di Francois Visconti (Vincent Cassel), comandante di polizia che viene incaricato delle indagini sulla scomparsa di un sedicenne, Dany. Visconti è un poliziotto totalmente allo sbando, alcolista patologico, lasciato dalla moglie, con un figlio coetaneo dello scomparso implicato in piccoli traffici di droga.
Scritta così è una trama già vista tante volte, ma in questo caso a fare la differenza è una trama ad orologeria, la progressione della storia, una sceneggiatura solidissima, un finale sconvolgente, amaro, ma al tempo stesso realistico. A fare la differenza è anche l'interpretazione di Cassel che, con il suo caracollare da sbandato, la faccia sfatta, i capelli sporchi incollati alla fronte, e i vestiti di due misure in più, al netto di qualche passaggio sopra le righe, fornisce un interpretazione indimenticabile. Non gli sono da meno Romain Duris, nel ruolo del sospettato principale e Sandrine Kiberlain, nella parte della madre di Dany.
Dei punti di forza del film ho detto, aggiungo che anche il fato dei due adolescenti, lo scomparso e il figlio di Visconti, che sarebbe stato trattato in maniera ben diversa e paternalistica in altre latitudini, qui trova un epilogo di grande efficacia.
Una perla per appassionati del vero noir.
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