Decenni di evoluzione della musica popolare e basta una ragazzina con una chitarra e una vocina al marshmellows per far sobbalzare questo vecchio cuore da dinosauro. Se tutti i pezzi del debutto sulla lunga distanza di Caitlin Rose (Nashville, 23/06/87) avessero la delicata intensità dei primi due, Learnin to ride e Own side, ci sarebbe da saltare sulla sedia e gridare al capolavoro. Invece, com'è giusto che sia per un esordio, la qualità, pur attestandosi su una media più che elevata, è un pò altalenante. Inoltrandosi nel fitto dell'album esce un suono full band che ha i suoi momenti migliori nel singolo Shangai cigarettes e ancora di più in Spare me, anche se i peli del braccio tornano a rizzarsi quando le atmosfere accarezzano la ballata acustica, come nelle conclusive Sinful wishing well e Coming up, che si evolve in un blues elementare ma efficace.
Dietro la copertina da talent-show dell'album si nasconde musica genuina e una grande interprete che aspetto, non senza impazienza, alla conferma del secondo album.
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