giovedì 18 ottobre 2007

Ishmael è grande


Nel nome di Ishmael sarebbe potuto essere un capolavoro assoluto. Già, peccato che, nello stile è un quasi plagio di Ellroy e DeLillo. Però, dato il coraggio a tirare in ballo determinati argomenti, nomi e situazioni, i collegamenti inquietanti con la nostra storia, gli argomenti scomodi, si può sicuramente parlare di un libro che va a riempire il vuoto che c'è in Italia tra libri di denuncia/inchiesta (presenti a iosa) e romanzi noir di fantasia.

Genna è documentato, ha studiato gli atti della commissione sulla P2 (a proposito, Ishmael è P2 più Gladio? Lo chiedo a chi l’ha letto) e ha un idea chiara su quella che è stata l’ingerenza degli USA nella nostra storia.

Il libro è splendidamente ambientato in una Milano cupa e piovosa, che intorpidisce i sensi e che dà un senso permanente di desolazione.

E’ questa opera probabilmente la nostra Libbra (DeLillo) e il nostro American Tabloid (il capolavoro di Ellroy, per chi vive su marte) insieme, con il mistero sulla morte di Enrico Mattei ad essere il fulcro della storia laddove c’era la vicenda di J-F.Kennedy. E adesso, come ho fatto per il Presidente americano ammazzato a Dallas, mi metto sotto per reperire materiale su Enrico Mattei. Credo che partirò dal film con Volontè.

Tornando al libro di Genna, volendo sollevare delle critiche, si può certamente sostenere che nello svolgimento della narrazione c’è qualche incongruenza. Il personaggio di Lopez (l’ispettore del 2001)ad esempio, ha una metamorfosi, da fancazzista tossico a idealista, troppo repentina e non argomentata. Manca un buon personaggio femminile (la maura la prendersti a roncolate; ci si avvicina con la sadomaso), la trama in alcuni punti è poco verosimile, ma il libro si legge comunque che è un piacere (e una sottile inquietudine).

La lista di eventi reali collegata a morti di bambini, e messa in postfazione è agghiaccinante,viene da sperare che sia frutto di fantasia di Genna.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

post dell'anno. e lo sai.

sai che però mi aspettavo un commento sulla citazione da Bullit?
: )

poi.

ho letto il libro da veramente troppo tempo per argomentare con te sulla trama, ma mi fido. (fra l'altro la mia copia ce l'ha il ns ex co forumer Guido).

p2 + gladio? penso che questa risposta il Miserabile non te la darà mai. ti risponderebbe con una domanda da mezz'ora. forse.
è questo che mi piace, che non è un uomo facile. non è per nulla accondiscendente.

Penso però che il tomo definitivo nel senso del ns De Lillo ecc sia dies irae.

Genna lo vedo immerso in quella ns letteratura di oggi che è testimone di una tradizione non solo contenutistica ma anche stilistica.
e anche questo mi piace.

mi va bene l'epoca del pulp, per carità. non sono così snob da fingere di detestare ciò che m'attizza. però Genna, Evangelisti, Mari, Pincio, Colombati, i Wu Ming, Mozzi (ce ne sono tanti, sono solo i nomi di una cerchia) sono una cerchia interessante che è divertente approfondire.

è importante, oggi come oggi, prendere un De Girolamo piuttosto che un qualsiasi genio da fuori dei confini.
è davvero importante farlo.
non dico di non leggere che ne so... Pamuk (uno a caso), Saramago (uno non a caso) perchè ci portano in dimensioni nostre, rilette, degustate e digerite. ed è più importante questo di tutto. per me eh.

io la vedo dal punto di vista delle radici. Hans Tuzzi te le riporta sotto pelle! che grande scrittore Hans Tuzzi!

De Girolamo che parla di un periodo, De Cataldo di un altro, Genna che ti mette il dubbio, Evangelisti che lavora su tre piani temporali lasciandoti steso oppure che fa cavalcare Pantera prendendo spunto da Cowboys from hell...

ecco...

mi rendono orgoglioso del mio passaporto.

E comunque: Tom Spanbauer (x par condicio), che Palanhiuk o come si scrive reputa il suo maestro e che parla di indianini inculati al chiar di luna e puttane.. bè... certo.
Lui mi ha strappato via lo stomaco! ci mancherebbe.
I Libri ci imparano!! : )


Non ho parlato per niente di Genna, lo so.
Lo so.

E' che ognuno c'ha il suo, di Ishmael.

ma che mi firmo a fà?un abbraccio

monty ha detto...

si beh
l'altro giorno era in auto
a milano (non capita sovente)
e, dalle parti di via vitruvio, ho
visto il cartello stradale
con gli anelli
olimpici e la scritta Giurati.
Ho rischiato l'incidente

Anonimo ha detto...

ti capisco he he... quando poi ho letto Hans Tuzzi si era in zona mia.
Moisè Loira, Via Foppa. Come con Pinketts che abita in Washington...

poco tempo fa accompagnai un'amica dietro il Giuriati... pioveva a dirotto.
sentivo Ishmael... : D

e quando ho accompagnato un amico al commissariato di fatebenefratelli???
Il Marietto mi fa: Uè... quella è la finestra di Guido Lopez.
Brividi!

ora devo buttarmi su Scirocco di Di Girolamo. Sarà un'altra botta...