lunedì 13 marzo 2023

Nido di vipere (2022)



Un'elegante borsa Louis Vuitton viene infilata a fatica nell'armadietto di un centro massaggi e saune. Al termine della giornata, Joong-Man, l'addetto alla pulizia del posto, nel controllare eventuali oggetti dimenticati, la rinviene. Curioso, il lavoratore apre la cerniera, facendo una scoperta sorprendente: la borsa è piena zeppa di banconote. Il ligio addetto custodisce il bagaglio nel magazzino assieme ad altri effetti personali dimenticati e va a casa. Joong-Man è in una situazione economicamente incerta, la moglie ha problemi di salute, l'anziana madre ha la demenza senile e lui non può pagare la retta universitaria della figlia. Al culmine della disperazione, dopo che viene licenziato dalla sauna per due soli ritardi, peraltro giustificati dai suoi vari casini, prende la decisione di appropriarsi del denaro, ignaro di quanti siano quelli che lo stanno cercando e quanto dannatamente pericolosi siano.

Grande successo in Corea del Sud nel 2020 e arrivato in Italia due anni dopo, Nido di vipere, debutto cinematografico del regista Kim Yong-hoon (ovviamente niente a che spartire col dittatore della Corea del nord, la cui pronuncia occidentale del nome è identica) è davvero un gioiello di film che intreccia armoniosamente il Kubrick di Rapina a mano armata e il Tarantino di Jackie Brown con gli yakuza movie, la violenza e il sadismo dei crime movie asiatici, il black humor e il grottesco, senza rinunciare - come consuetudine - ad una spietata fotografia della condizione sociale dei ceti meno abbienti in Corea. 

Film corale, con tre storylines principali, collegate a loro volta alle traiettorie di altri personaggi. In meno di due ore di durata Yong-hoon riesce a tratteggiare efficacemente tutti i suoi character, amandoli allo stesso modo, sia i cattivi che i meno cattivi (buoni buoni, come spesso succede nel cinema di queste latitudini non ce ne sono), tra colpi di scena, twist of fate e doppi finali. Un crime a tutto tondo, violento, spietato e apparentemente senza speranza, che si muove però, magicamente, su ali leggere.

Uno dei film dell'anno.

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