venerdì 2 aprile 2021

Bronx (2020)

Marsiglia, bande del crimine organizzato e diversi dipartimenti della Polizia (squadra anti gang, narcotici, giudiziaria) si fronteggiano. In ambito criminale, la lotta tra le due principali cosche (corsi e marsigliesi) insanguina la città. Da parte suo, la Polizia, agisce sopra le regole e, spesso, intrattiene rapporti con la controparte mafiosa. Un'irruzione armata dei coschi in un bar sulla spiaggia (che riprende un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1978) lascia a terra morti e feriti e fa da detonatore ad una escalation di eventi che coinvolgerà entrambi gli schieramenti in campo.

Fortunatamente in Europa c'è la Francia a resistere allo strapotere che ormai l'Asia detiene in ambito produzioni noir di altissima qualità. Si tratta molto probabilmente dell'ultimo baluardo, visto che ormai, allargando la geografia del discorso, anche gli States hanno da tempo abdicato dal loro ruolo di leader, non riuscendo ad affrancarsi da produzioni senza nerbo, prevedibili e antitetiche rispetto alle regole auree del noir, che gli USA stessi avevano contribuito ad affermare, tra gli anni quaranta e i cinquanta.

Bronx (non ho inteso la ragione di questo riferimento anglofono del titolo, spero non sia per depistare il potenziale spettatore medio, fatalmente attratto dalle "americanate"), viceversa, le regole del noir, o se preferite, del classico polar, le conosce alla perfezione, anche perchè il regista del film, Olivier Marchal, è un ex-poliziotto e, nella sua produzione precedente (L'ultima missione; A gang story; La truffa perfetta sono tutti titoli imperdibili), aveva messo abbondantemente in chiaro, su pellicola, la sua esperienza nelle forze dell'ordine francesi, mostrandoci una Polizia corrotta, violenta, vendicativa, per la quale non esistono regole, e che quasi sempre rimane impunita. 

La cifra stilistica nelle storie di Marchal è l'assenza assoluta di morale, speranza o pietà, dentro vicende nerissime, contrassegnate da confini inesistenti tra giusto e sbagliato, dove regna una violenza ottusa e atroce, senza speranza alcuna di assoluzione per chi ne è coinvolto, da questa o l'altra parte della barricata, perchè tutti prima o poi commettono uno sbaglio mortale, tutti mentono, tutti sono compromessi.

Questo è quello che ci si aspetta (e che, personalmente, pretendo) da un autentico film noir. E questo è quello che, ancora una volta, con Bronx e grazie alla scelta di un cast non meno che perfetto, il magnifico Olivier Marchal, ci regala.

Bronx è disponibile sulla piattaforma Netflix.


4 commenti:

jumbolo ha detto...

E la scandinavia non la consideri?

monty ha detto...

Di recente ho molto apprezzato "Il colpevole", ma sono sempre aperto a consigli (e forniture :) )

jumbolo ha detto...

Beh, se parliamo di film, no, ma se sei aperto anche alle serie, lì ce n'è un'infinità; il mio preferito in questo ultimo anno (in cui, vista la propensione di mia sorella ai polizieschi) è stato il finlandese Sorjonen (Bordertown), su Netflix. Molto bella ultimamente The Investigation, danese, su Sky.

monty ha detto...

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