Giusto due righe di accompagnamento alla consueta lista di preferenze mensili, perché questa influenza primaverile che mi attanaglia si è rivelata più subdola del previsto e di concentrarmi più del minimo sindacale proprio non me lo consente.
Dunque, aprile è stato un mese fertile di uscite molto attese, come avevo anticipato nell'ultimo MFT. Le trovate tutte in elenco, aggiungo solo che, al momento, tra Ghost, Big Country, Steve Earle e Volbeat, la palma del più ascoltato va alla band danese.
Ministri, Per un passato migliore
The Black Angels, Indigo meadow
David Bowie, The next day
Suicidal Tendencies, 13
Justin Timberlake, The 20/20 experience
Opeth, Blackwater park
Steve Earle, The low highway
Big Country, The journey
Ghost, Infestissumam
Volbeat, Outlaw gentlemen & shady ladies
Orchid, The mouths of madness
Iggy and the Stooges, Ready to die
Kvelertak, Meir
Metallica, St Anger
Five Finger Death Punch, American capitalist
VISIONI
Terminato non senza sbadigli The Walking Dead, sono immerso nella gratificante visione di Games of Thrones. La terza stagione (giunta al quinto episodio) è partita col botto. Al momento di scrivere sono anche alla final season della quarta di Breaking Bad.
LETTURE
Terminato con soddisfazione Le Teste di Giuseppe Genna, mi sto dedicando alla biografia di Lemmy Kilmister dei Motorhead: La sottile linea bianca.
2 commenti:
ma kvelertak è nuovo? e non mi dici nulla?
vista la produzione del tizio dei
converge e la cover art di quello
dei baroness, sì, avevo in canna
di dirtelo :D
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