giovedì 2 maggio 2013

Un poliziotto da happy hour


Scusate l'ovvietà, ma non posso aprire questo post senza lanciarmi, tipo pitbull, alla giugulare delle maestose menti che si occupano della traduzione dei titoli dei film in italiano. Il sobrio The guard nelle loro mani si è infatti tramutato nel parodistico Un poliziotto da happy hour, ma che c'azzecca? Perchè dare un messaggio fuorviante sul contenuto del film? Che forse gli spettatori certi di vedere una roba tipo Scary Movie escono più felici dal cinema se li hai perculati?
Certo, The guard non è un drammone, gioca con la commedia e il poliziesco alla Arma Letale o Bad Boys, con la differenza che in questo caso il tutto è frullato con l'humor, la rassegnazione e la flemma degli irlandesi. Anzi degli irlandesi dell'ovest, che mica è la stessa cosa degli altri.
Il film è infatti ambientato nel Connemara,dove, tra panorami mozzafiato e poliziotti corrotti si aggira il tenente Gerry Boyle: sui cinquant'anni, scapolo, sovrappeso e un distacco tipo il commissario Winchester dei Simpson. Che tipo sia Boyle lo capiamo dalle prime inquadrature, quando giunge sul luogo di un incidente d'auto causato dalla guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti, e la prima cosa che fa, invece di chiamare il 118 è frugare nelle tasche dei cadaveri dei giovinastri alla ricerca di pillole, per calarsene un paio con indifferenza mentre ammira l'alba. Altro suo hobby è quello di frequentare prostitute attraverso un'agenzia di Dublino. Tanto cosa può succedere di così grave a Galway, giusto? Sbagliato perchè è proprio lì che converge l'agente FBI Wendell Everett (un Don Cheadle in licenza dal socio di Iron Man, War Machine) sulle tracce di un trittico di pericolosissimi e, aggiungo io, letterari trafficanti di droga.

Il film non sarebbe niente di che, se la produzione irlandese non riuscisse a cogliere bene, grazie anche allo splendido contesto naturale, lo stato di distacco dal resto del mondo che si vive da quelle parti, l'orgogliosa diversità dalle province britanniche e la splendida, ottusa diffidenza nei confronti degli stranieri, ai quali magari si parla in gaelico se non li si vuole tra i piedi.
Brendan Gleeson, caratterista molto noto, spesso a suo agio in ruoli in costume (era anche nella saga di Harry Potter) è perfetto per la bucolica parte del poliziotto Doyle. Altro viso noto è quello di Fionnula Flanagan, qui nel ruolo della madre di Gerry, con la quale il protagonista ha un rapporto estremamente franco e ... paritario. 
In sintesi pellicola divertente, tra suggestioni, freddure e quel pò di azione che non guasta mai.E poi l'ho già detto che è irlandese?

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