Rispetto alle nostre abitudini è passato del tempo dall'ultima volta che con Stefano siamo andati al cinema. Sarà stato un pò per questo o forse perchè la sala prescelta è stata la splendida Energia dell'Arcadia di Melzo, ma I Croods ci ha fatto passare due ore (scarse) di allegria. All'inizio eravamo indecisi tra il film d'animazione e il kolossal Il cacciatore di giganti, poi la mia preoccupazione su ipotetiche scene paurose del secondo titolo ha prevalso (non è escluso un recupero nel week-end, anyway).
Tornando ai Croods, la pellicola Dreamworks è a mio avviso ben fatta, si tiene alla larga dal modello preistorico/moderno tipo Flinstones e ci presenta una famiglia di veri e propri cavernicoli che passa la maggior parte del tempo a nascondersi dalle bestie (e sono tante) che stanno posizionate più in alto di loro nella catena alimentare. La tattica più usata nelle situazioni di pericolo da Grug, il capo famiglia, è quella di afferrare prole, moglie e nonna e lanciarli lontano dal pericolo. Le cose cambiano quando Hip, l'adolescente ribelle del gruppo, incontra Guy, un ragazzo più evoluto che si sta allontanando da quel lembo di terra convinto che stia per scatenarsi "la fine del mondo".
Il ritmo è buono (vedi la scena iniziale della caccia), i characters congrui, i personaggi comici (quasi sempre buffi animali preistorici) appropriati, i momenti divertenti ben distribuiti con quelli strappalacrime.
Ecco, magari si paga qualche debito all'Era Glaciale, ma insomma, nella cinematografia vi sono plagi peggiori.
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