Sono due gli aggettivi che meglio si addicono a Joe Bonamassa (New Hartford, NY): talento e prolificità. Il chitarrista rock-blues, classe 1977, ha infatti cominciato ad incidere nel 2000 all'età di ventitré anni (con l'album A new day Yesterday) e da allora non si è più fermato, collezionando dieci album a suo nome, tre con il supergruppo dei Black Country Communion (con Glen Hughes e Jason Bonham) e due con la singer Beth Hart oltre a svariati dischi dal vivo. Risulta evidente la difficoltà di compilare una playlist a fronte di cotanto materiale a disposizione e in effetti quella che ho preparato non ha l'ambizione di essere esaustiva, ma solo di fungere da introduzione ad un talento che con una lunga gavetta e la passione ha superato altri coetanei (su tutti direi Johnny Lang e Kenny Wayne Shepherd) contendenti alla palma di miglior guitar hero rock-blues bianco.
1) Who's been talking
2) Miss you, hate you
3) Palm trees, helicopters and gasoline (*)
4) Seagull (*)
5) Jockey full of burbon
6) The ballad of Joe Henry
7) Asking around for you
8) Jelly roll (*)
9) Mountain time
10) Woke up dreaming
11) One last soul (**)
12) Don't explain (***)
13) Slow train
14) Dust bowl
15) Dislocated boy
16) Lonesome road blues
17) Wild about you baby
18) Richmond (*)
* Live from An Acoustic Evening at the Vienna Opera House
** with the Black Country Communion
*** with Beth Hart
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