sabato 30 ottobre 2010

Album o' the week / Buena Vista Social Club (1996)


Amato e snobbato con pari intensità, progenitore di una stirpe infinita di non sempre nobili figliastri, Buona Vista Social Club, il progetto cubano dell'allievo-maestro Ry Cooder, è un diamante grezzo che ancora oggi brilla di luce propria.

La strada per rendere popolari progetti che in qualche modo hanno a che fare con la musica "etnica" è trovare la chiave per renderli accessibili, fruibili a tutti. E il mucchio di artisti (in parte ottuagenari, nel frattempo scomparsi) coinvolti nell'operazione di recupero, è stato in grado di comunicare una tale empatia emotiva con l'ascoltatore da infrangere in molti casi qualunque tipo di barriera: culturale, musicale, ideologica o politica.

I cavalieri dimenticati che hanno fatto l'impresa rispondono al nome di Eliades Ochoa (classe 46), con Chan Chan, El cuarto de Tula e De Camino a La Verada; Ibrahim Ferrer (1927/2005) con Dos Gardenias e Candela; Compay Segundo (1907/2003) con Dos Gardenias e Amor de Loca Juventud; Omara Portuondo (1930) con Veinte Anos e il pianista Ruben Gonzalez (1919/2003) con Pueblo Nuevo.

Trattasi di instant evergreen, chi se lo fosse perso è sempre in tempo.

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