Con Mad Men aggiungo un altro tassello a completamento di quel mosaico di grandi serie tv e grandi personaggi che non possono mancare nella videoteca di un serial-alcoholic. Videoteca nella quale Don Draper, interpretato da Jon Hamm, deve avere un posto di primissimo piano. Bello, affascinante, di successo. Don vive il posto, il tempo e il lavoro tra i più cool del secolo: New York, 1960, pubblicitario per la Sterling Cooper (una delle maggiori agenzie americane).
I neonati anni sessanta rappresenteranno per gli USA il decennio che probabilmente più di ogni altro stravolgerà costume, politica, arte, cultura, nonchè consumi di massa e il gruppo di creativi alla SC quest'atmosfera la respira a pieni polmoni senza curarsi di nascondere al mondo la propria posizione di privilegio, anzi sbandierando con orgoglio il proprio ruolo centrale sugli enormi cambiamenti in arrivo.
Il primo episodio è spettacolare. Lo smalto che ricopre la vita e l'attività di Don è qui espresso al massimo del suo accattivante colore, ma già nelle puntate successive, mano a mano che la storia dipanerà le sue matasse, penetreremo, grattandola via un po' per volta, quella superfice di apparente benessere, per scoprire sotto di essa fitti strati di infelicità, turbamenti ed insoddisfazioni radicate praticamente in ogni singolo protagonista di questo spicchio di commedia della vita.
Devo dire che non tutta la stagione (tredici episodi) si mantiene a livelli di eccellenza, in particolare ho notato qualche caduta di tono in alcuni dialoghi e alcune situazioni, ma accantonando per un attimo il protagonista assoluto (Draper) e focalizzandoci ad esempio sull'inquietudine che attanaglia la moglie (Betty / January Jones) o la brama di emergere tipica delle classi più povere, incarnata magistralmente da Peggy Olson/Elizabeth Moss o anche, e scusate se lascio emergere la parte maschile del recensore, sulla bellezza giunonica di Joan Holloway/Christina Hendricks, direi che il saldo è ampiamente in attivo.
Con tempo e pazienza darò la scalata alle (molte) stagioni successive.
2 commenti:
Guarducchiato distrattamente in chiaro...belle pettinature...
Beh, ti credo, è il decennio
delle cofane
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