Una tale accozzaglia dei peggiori clichè dei film polizieschi/d'azione da sfiorare la parodia involontaria. Questo è, nonostante un cast di primo livello che annovera John Travolta, Denzel Washington, John Turturro e James Gandolfini, Phelam 123 - Ostaggi in metropolitana, sedicesimo lungometraggio di Tony Scott, fratello del più affermato Ridley e onesto regista di pellicole di questo genere.
Diamine, in un film in cui la trama è sostenuta perlopiù dalla negoziazione per evitare che un gruppo di malviventi che tengono in ostaggio degli innocenti facciano una strage, è lecito aspettarsi almeno un pò di pathos, di tensione. Invece no. Niente, nada. Non ci sono nemmeno effetti speciali di rilievo a salvare la baracca, anzi, il tutto sembra girato in economia, come se fosse un tv movie, che abusa peraltro in misura insopportabile della tecnica del ralenti e del fermoimmagine.
John Travolta (il cattivo) è costantemente sopra le righe, eccessivo e assolutamente non credibile nè nel ruolo nè nello studiatissimo look.
Denzel Washington (il buono, uomo ordinario precipitato in una situazione straordinaria) se la cava un pò meglio. Turturro è in modalità autopilota. Il mio amatissimo Gandolfini ne esce dignitosamente, seppur costretto in una parte macchiettistica.
Tutti i peggiori clichè dei film di genere, dicevo. Come quello per cui viene data una pistola ad un civile, lui la usa per uccidere a sangue freddo e alla fine se ne va a casa tranquillo, elogiato e ringraziato da tutti, senza che nessuno l'arresti per omicidio intenzionale.
In questo naufragio si salva solo lo spunto che fa da volano a tutta la storia: quanto potrebbe guadagnare dal crollo delle borse mondiali, a seguito di un attacco terroristico a New York, un ipotetico investitore che conoscesse l'attentato in anticipo?
Cosa vi ricorda? Esatto, proprio quello.
2 commenti:
Mavvaccagher!!!!!! :P
ahahah
me l'aspettavo favaccia...
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