lunedì 20 settembre 2021

Mavericks, Play the hits (2019)


Mentre non sono ancora riuscito ad entrare nel mood di En espanol, l'ultimo album in ordine di tempo (2020) per i miei amati Mavericks, scopro per caso che qualche mese prima di quella release è stato da loro pubblicato Play the hits, un disco di cover, sfuggito ai miei radar.

Gli estimatori della band ben sanno quanto a Raul Malo e suoi compagni piaccia allo stesso modo interpretare brani altrui e spaziare tra i generi, passando agevolmente dai Creedence Clearwater Revival (Down on the corner, Hey tonight, Born on the Bayou) ai Bee Gees (How can you mend a broken heart), da Bruce Springsteen (All that heaven will allow) allo standard jazz Blue moon, da Merle Haggard (The bottle let me down; Okie from Muskogee) a Frank Sinatra (Something stupid), i Motley Crue (Dr Feelgood),la musica messicana, cubana, latina in generale, lo swing, il croonering, sempre sull'onda dell'estensione vocale di Malo, una potenza con pochissimi pari in ambito musica "leggera". 

Questa propensione naturale ha ovvio sfogo in Play the hits, che inizia con un paio di country trasformati in tejano, Swingin di John Anderson e Blame it on your heart di Patty Loveless. In mezzo, un altro classicone country: Are you sue Hank done it this way, reso con un possente accompagnamento di fiati soul oriented. Partenza col botto, insomma. Col trascorrere della track list troveranno agevolmente spazio anche le immancabili ballate strappacuore di Malo (Don't you ever get tired (of hurting me) di Ray Price e Before the next teardrop falls di Freddie Fender le più significative), i duetti (Martina McBride su Once upon a time di Marvin Gaye) e un altro tributo ai due re del rock and roll: Springsteen, con una Hungry heart in versione pop jazz, ed Elvis Presley con una Don't be cruel tutta piano e fiati.

Insomma un disco che sta ai Mavericks come un "pisello nel baccello" (cit.). Manca forse l'interpretazione che fa scattare in piedi dallo stupore, ma il medione generale è sempre più che soddisfacente.

P.S. Mentre mi documentavo per questa rece ho scoperto che la band, nel 2018, ha anche pubblicato un album di canzoni natalizie. Ottimo, tornerà buono per le prossime festività


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