Le cose al lavoro non vanno bene. Nuvoloni viola carichi di elettricità si profilano all'orizzonte ora che la mia azienda è stata per metà acquisita da un privato (il fondo infrastrutturale più potente in Italia). Siamo tutti lì, più rassegnati che preparati, ad attendere che la mannaia si abbatta su di noi, con un senso di fatalismo molto poco nordico. La presenza al comune di Milano (proprietario dell'azienda) di una giunta di sinistra, dopo 20 anni di occupazione del centro destra, ci ha decisamente nuociuto (lo dico egoisticamente, probabilmente i cittadini meneghini sono invece entusiasti del cambio), il che, se ci pensate è uno perfetto paradigma del rapporto tormentato tra elettori/attivisti di sinistra e loro rappresentanti.
In ambito familiare Stefano dovrà mettere non uno, ma due apparecchi. Il primo dovrà tenerlo due anni e mezzo, il secondo ancora non so, ma temo una tempistica simile. Sarà dura. Sia convincere lui a portarlo, che la banca ad trattare quel colabrodo del mio conto con un pò di elasticità.
Ma l'importante, come si dice, è la salute, no? Infatti pure quella...
Eddai, non fate quella faccia, a che serve un blog se non a lagnarsi un pò, ogni tanto?
2 commenti:
Proprio così. Solidarietà col ragazzino, io i miei apparecchi li tenni 5 anni ma ne erano stati pronosticati 3 all'inizio.
Dai, fatti quattro risate:
http://www.figuresinaction.com/2013/01/le-barzellette-di-rorschach.html
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