Ho comprato questo disco senza conoscerlo una decina d'anni fa, solo perchè era considerato uno degli album più influenti dei novanta. Non avevo la minima idea di che musica contenesse e di certo non ero pronto ad affrontare il muro di distorsioni, riverberi e feedback che questo lavoro, considerato uno dei capisaldi dello shoegaze, ti sbatte in faccia.
Riposto nello scaffale e mai più ripreso, l'ho ripescato a fronte di un'improvvisa e immotivata voglia di frastuono chitarristico e mi si è rivelato, dalla prima all'ultima traccia, in tutta la sua feroce bellezza. Resta da capire come mai questo sound mi si riveli chiaramente e mi appaghi totalmente oggi (toglierò a breve la polvere anche a Psychocandy dei Jesus and Mary Chain), mentre lo consideravo totalmente indigesto fino a pochi anni fa. Ma questo è ovviamente un problema mio.
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