Vi tocca anche a sto giro. This ain't country è probabilmente la divagazione in ambito non country più riuscita da parte di Hank III. Il disco fu registrato nel 2003 ma venne rifiutato dall'etichetta dell'artista (la Curb Records), già poco incline a digerire l'outlaw di Hank e più orientata a sfruttare cotanto cognome per fare grana con il pop-country, a causa del suono affine al metal-punk, al cowpunk più estremo, all'hardcore e allo psychobilly del lavoro. Uscì dunque come bootleg (e come tale non ha una copertina ufficiale) fino a quando, nel 2011, a contratto rescisso, la Curb lo ripescò dai suoi scaffali e lo pubblicò con il chiaro intento di sabotare la nuova carriera del nostro, e con il titolo Hillbilly Joker. Punto di svolta fondamentale nell'evoluzione musicale dell'artista (che pur nasce come batterista punk), contiene almeno tre anthem che non mancano mai in concerto, da quasi dieci anni a questa parte: Hillbilly Joker; Life of sin e Hellbilly.
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