sabato 30 giugno 2012

Chapeau, prof. Monti!

Dopo la sbornia di felicità per l'uscita di scena di Berlusconi è arrivata l'amara considerazione che il governo Monti fosse chiaramente orientato a politiche liberista di destra,che se concluse, porteranno il nostro paese ad avere sempre meno Stato nella sanità, nella scuola e nel lavoro.


Dal punto di vista dei princìpi e delle scelte politiche quindi, considero decisamente Mario Monti come un avversario, però, e qui sta la differenza sostanziale rispetto al ventennio berlusconiano, il professore ha anche tutto il mio rispetto perchè penso che, pur perseguendo azioni che non condivido minimamente, la sua intenzione sia quella di traguardare l'Italia ad una situazione di tranuillità rispetto alle norme UE, restituindele nel contempo credibilità e dignità agli occhi dei colleghi stranieri.


Diciamoci la verità. Da quanto tempo l'Italia non imponeva con autorità e autorevolezza la sua linea economica-strategica (sul tema scudo anti-spread) alla più che riluttante Germania? Certo, prezioso è stato il contributo dell'alleanza franco-spagnola, ma anche quella va saputa costruire, ed è difficile farlo se si arriva tardi ai summit perchè il cialis c'ha messo un pò a fare effetto.


Questo aspetto a mio avviso è un sintomo di normalizzazione del nostro Paese. Ho sempre sostenuto che negli altri Stati euopei, che fosse la destra o la sinistra a governare, era comunque un'idea di Stato e di bene comune a prevalere, mentre da noi, ultimamente erano gli interessi privati di un tizio a tenere in scacco politica interna, internazionale e problemi della collettività.


Oggi non è più così e anche se la direzione assunta dall'esecutivo mi vede su posizioni ostinatamente contrarie, dimostrare che si può umiliare la Merkel senza chiamarla culona inchiavabile ha il suo bel perchè.

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