martedì 27 luglio 2010

The end?


Alla fine pare proprio che Mario Balotelli lascerà l'Inter, destinazione Manchester, sponda City, dall'allenatore italiano che l'ha lanciato, Roberto Mancini.
Andassero davvero così le cose, sarebbe una scelta che non condividerei.

Sarà anche vero che le nuove regole UEFA faranno della correttezza dei bilanci un ferreo vincolo per tutte le squadre europee (è notizia recente che il Maiorca è stato estromesso dalla partecipazione in Europa League a causa di un passivo da 60 milioni di euro), però tutta questa nuova smania di vendere da parte di uno come Moratti davvero non la capisco.


E' andata di lusso con la cessione di Ibra (l'affare della vita, ora dicono in molti), e passi per Maicon, che è alla soglia dei trenta, e o lo vendi adesso o te lo tieni per sempre, ma, diamine, cedere un ragazzo di talento come il Balo per "fare cassa" è fuori da ogni logica.
Dopo tutto siamo la stessa società che si è tenuta (a caro prezzo) per una decina di anni una sola irrecuperabile come il signor Alvaro Recoba.


Mi sono chiesto, e con me immagino tanti tifosi nerazzurri, dove stia il problema. Se sia davvero impossibile da gestire per un club come l'effecì Inter il carattere di un ragazzo diciannovenne dalle potenzialità straripanti, o se invece ci sia dell'altro, tipo malintesi reiterati, poca disponibilità alla mediazione, incompatibilità acclamata tra i due soggetti (il calciatore e la società) .

Forse ne sapremo di più a divorzio avvenuto, ma intanto resta una brutta sensazione, un'amarezza di fondo.
L'impressione che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in tutta questa vicenda nella quale si fatica a distinguere tra verità e bugie, tra buoni e cattivi, tra affari finanziari e delusioni affettive.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma ti devo ricordare quello che ha fatto dopo la semifinale, per caso?
ma stiamo scherzando?
che se ne esca dal cazzo.
Mau

monty ha detto...

minchia maurì, non ti facevo
così fanatico!
pensavo apprezzassi sempre l'anarchia :-D

drunkside ha detto...

In Inghilterra rischia di trovare qualcuno che gli stronchi la carriera.