domenica 28 febbraio 2010
Thief in the temple
venerdì 26 febbraio 2010
The rebel strikes back
giovedì 25 febbraio 2010
An old bottle of smoke
Sul palco vuoto che attende i musicisti, posta in posizione centrale e rialzata, fa bella mostra di se una sedia, che, avvolta in una coperta tribale, somiglia molto ad un trono. Un trono che attende impaziente il suo re.
Molti dei brani del repertorio della band dal vivo si dilatano, trasformandosi in lunghe jam lisergiche, l'improvvisazione va spesso a braccetto con il jazz, il ragazzo e la sua band dimostrano di avere stile, passione e competenza da vendere.
Anche le cover proposte spaziano quasi a 360°, si passa dal già citato Bob marley a Voodoo Chile di Hendrix a Whole lotta love dei Led Zeppelin. Tra gli altri, i pezzi più convincenti mi sono parsi Woman in you, Alone, Steal my kisses, Forgiven, Beloved one e Burn one down.
Una pecca forse la location, uno show così sarebbe stato perfetto in una struttura più raccolta e meno dispersiva di questo parco.
Spettatori 5-6000 (difficile essere precisi)
lunedì 22 febbraio 2010
Untitled
Lost chronicles
sabato 20 febbraio 2010
Anthem
venerdì 19 febbraio 2010
giovedì 18 febbraio 2010
Filantropi
mercoledì 17 febbraio 2010
MFT, febbraio 10
Christian Scott, Anthem
Foo Fighters, Greatest Hits
Nick Cave and the Bad Seeds, Abattoir blues/The Lyre of Orpheus
Elio e le Storie Tese, Gattini
Cò Sang, Vita Bona
Joe Pug, Messenger
Tom Petty and the Heartbreakers, Live Anthology, cd4
Eels, End Times
Rory Gallagher, Tattoo
Basia Bulat, Heart of my own
New Order, Power, corruption and lies
Il Teatro degli Orrori, Dell'Impero delle Tenebre
TRACKS
1.Deal with the devil, Winger
2.Been a long time, Black Crowes
3.When we were beautiful, Bon Jovi
4.Full Circle, Creed
5.Good Man, Heavy Trash
6.Foggy Mountain Breakdown,Flatts & Scruggs
7.Meglio se non lo sai, Ministri
8.Next time around, Mr Big
9.Pussy, Rammstein
10.Can't change yesterday, Revive
11.Soldier of love, Sade
12.Fearless, Taylor Swift
13. Four Letter Word, Gossip
14.Elephants, Them Crooked Vultures
15.Just in time, Tony Bennett
16.Per nessuno, Teatro degli Orrori
17. Waiting for the d train, Yoko Ono
VISIONI
Lost, sesta ed ultima stagione
martedì 16 febbraio 2010
Forget your trouble and dance!
lunedì 15 febbraio 2010
Changes
A seconda del traffico che trovo (e quindi del tempo di permanenza in strada) il programma della mattinata è il seguente: alle 8:00 radiogiornale o musica; dalle 8:30 l'imperdibile rassegna stampa "deviata" di Lateral (su radio Capital); se alle 9:00 non sono ancora arrivato, e a seconda dell'umore, mi sintonizzo su Radio Popolare per il dibattito sul tema del giorno o su radio DeeJay per la trasmissione di Volo.
L'instancabile recensore di dischi nuovi, noto anche come il Freddy Mercury della Rivoltana, per la sua abitudine ad interpretare le canzoni mentre le canta, si prende sempre più spesso una vacanza.
Non pensavo mi sarei mai uniformato a questa abitudine nazionale di ascoltare chiacchere su chiacchere (a volte del tutto demenziali e inutili) la mattina mentre si bestemmia bloccati nel traffico,ma tant'è.
Anche questo sarà un segnale del mio crescente conformismo .
venerdì 12 febbraio 2010
Web fishing
Io ci ho trovato cose molte appetibili: trasmissioni radiofoniche che non ascolto perchè in fasce orarie per me impossibili, audiolibri, monografie musicali...
Interessante.
giovedì 11 febbraio 2010
Breathless
martedì 9 febbraio 2010
They have a dream
lunedì 8 febbraio 2010
E' la somma che fa il totale
L'ultima segnalazione che volevo riportare è sicuramente la più triste e drammatica. Lea Garofalo, cittadina di Petilia Policastro, paese ad alta densità mafiosa, aveva deciso nel 2005, a seguito dell'uccisione del fratello pregiudicato, di fare da confidente agli inquirenti. La protezione della procura dura per lei solo un anno, dopo il quale la donna è di nuovo esposta a minacce e pericoli individuali. Lei protesta, chiede aiuto, ma niente. Pochi mesi fa resta vittima di un tentativo di rapimento. Finalmente arriva la sentenza del Consiglio di Stato che certifica la situazione di grave pericolo in cui versa Lea, sola, con una figlia adolescente. Ma ancora la burocrazia non muove i suoi ingranaggi. I sicari hanno di certo una struttura più agile ed efficiente. La donna sparisce infatti nel nulla, probabile vittima di lupara bianca. Pazienza. Magari tra dieci anni ci faranno una fiction con Beppe Fiorello e ci commuoveremo tutti davanti alla tv.
Monty MC
Dalla 100esima alla 26esima posizione.
25 Fugees - "Killing Me Softly"
24 Eric B and Rakim - "Paid in Full"
23 Outkast - "B.O.B."
22 Naughty By Nature - "OPP"
21 Afrika Bambaataa & Soul Sonic Force- "Planet Rock"
20 Kanye West ft/ Jamie Foxx - "Gold Digger"
19 Ice T - "Colors"
18 50 Cent - "In Da Club"
17 Sir Mix-A-Lot - "Baby Got Back"
16 Missy Elliott - "Get Ur Freak On"
15 Eminem - "Stan"
14 Tupac - "I Get Around"
13 Wu-Tang Clan - "C.R.E.A.M."
12 L.L. Cool J - "I Can't Live Without My Radio"
11 Jay-Z - "Hard Knock Life"
09 Salt-N-Pepa - "Push It"
08 Snoop Doggy Dogg - "Gin and Juice"
07 Notorious B.I.G. - "Juicy"
06 N.W.A. - "Straight Outta Compton"
05 Grandmaster Flash & the Furious Five - "The Message"
04 Run-DMC ft/ Aerosmith - "Walk This Way"
03 Dr. Dre - "Nuthin But A 'G' Thang"
02 Sugarhill Gang - "Rapper's Delight"
01 Public Enemy - "Fight The Power"
venerdì 5 febbraio 2010
Quick reminder
mercoledì 3 febbraio 2010
McZaia
Ne aveva accennato Titta in questo post, domandandosi il perchè della bolla ministeriale su di una pubblicità dei panini.
Ciò che è successo è che, qualche giorno fa, il Ministro leghista Zaia sponsorizzava il nuovo panino di McDonald's, che sarebbe fatto solo ed esclusivamente con prodotti italiani, allo scopo di rilanciare carne e verdure nazionali e di creare quindi un beneficio ai contadini del nostro paese.
Matthew Fort, prestigioso critico gastronomico del quotidiano inglese Guardian, nonchè autore di libri sulla cucina italiana, si oppone (giustamente) in maniera decisa a questa iniziativa "istituzionale" dalle pagine del giornale della sinistra britannica( qui ).
Zaia risponde con una lettera in perfetto Berlusconi's style in cui riesce a citare Stalin anche quando il merito è la tradizione culinaria italiana ( trovate la lettera qui), facendoci davvero una figura barbina (se vi va leggete anche i commenti dei lettori inglesi) e sostanzialmente non rispondendo mai nel merito al critico del Guardian.
lunedì 1 febbraio 2010
Hombre solo
Altri sostengono invece che il disco fosse pronto in contemporanea al suo predecessore, o addirittura prima, e che per ragioni contestualizzate all'umore del suo autore le uscite siano state invertite.
Comunque sia,resta il fatto incontestabile che End Times è un album completamente diverso da Hombre Lobo. Certo lo stile è immediatamente riconducibile a quello del barbuto nerd americano, ma per il resto, laddove c'era desiderio e passione, trovano adesso posto malinconia e solitudine, un canto sommesso, quasi controvoglia, prende il posto dell'ululato del lupo arrapato, persino l'artwork del disco, caldo e rassicurante il primo, freddo e malinconico questo, comunica immediatamente la variazione d'umore del suo autore.
L'album si apre con In the beginning, che potrebbe ricordare nel testo Wonderful tonight di Clapton, non fosse chiarissimo che, a differenza dell'enfasi romantica del pezzo di Slowhand, questo semplice ricordo del protagonista è un brandello di un passato rimpianto, probabilmente elaborato in solitudine davanti ad un bicchire di qualcosa di forte. Nello struggimento di quando "everything was beautiful and free / In the beginning".
Gone man inizia come un pezzo surf, uno di quelli che farebbe la gioia di Tarantino. Il ritmo è allegro e trascinante, le liriche invece tengono la linea: "She used to love me but it's / Over now / That was a good thing that's / Gone man, gone".
Per la serie: battere il piedino veloce mentre i pensieri rallentano e vagano astratti.
In my younger days è davvero bella e struggente. Riporta alle mente In my dreams, ma qui c'è più arrendevolezza, comincia a delinearsi la ineluttabilità della solitudine, che viene combattuta strenuamente, ma che appare inevitabile: "In my younger days / This still would've knocked me down / But I would've just bounced right back, you know /Now I'm a statistic / But I'm not fatalistic / I'm not yet resigned to fate / And I'm not gonna be ruled by hate /But it's strong / And it's filling up my days".
A seguire Mansion of Los Feliz, che ha l'effetto dei raggi di sole che filtrano pigramente attraverso le persiane dopo una notte tormentata.
Dura poco, perchè la splendida A line in the dirt, End times e lo spoken di Apple tree (tra Tom Waits e qualcosa di Steve Earle) ci riportano alla precisa cifra stilistica dell'opera.
Ci pensa la pentatonica veloce di Paradise blues a sollevare un pò spirito e umore del disco, sempre se così si può scrivere di una canzone che accompagna le gesta di un ipotetico terrorista kamikaze (innamorato?).
Nowadays è un altro acme dell'opera, un'armonica fa breccia tra i semplici accordi che accompagnano il cantato. Il pezzo è uno di quelli che rimangono, dall'altissima cantabilità, roba che se gli Eels fossero gli Oasis, Wembley per intero lo canterebbe con gli accendini accesi. "Trouublee is a frieend of miiinee...". Vabè, che ve lo dico affà?
Organo e chitarra elettrica ci svegliano dal dolce torpore della nenia appena ascoltata: è arrivato Unhinged, il pezzo più tirato della collezione. Diamine, ci voleva.
Dal lotto delle tracce finali mi piace rimarcare l'accorato appello di I need a mother (conoscendo un pò le drammatiche vicende familiari di Everett non nevìcessita ulteriori spiegazioni).
End times, pur avendo una produzione casalinga che a tratti appesantisce l'ascolto e una certa ripetività in alcune composizioni riesce a risultare magnetico, a catturare l'attenzione, a rapire le emozioni, pur essendo, in definitiva inferiore al suo recente predecessore.