giovedì 17 luglio 2008

I migliori dischi della mia vita

E' da un pò che avevo in mente questo progettino. Una roba tipicamente mia, cioè che la inizio e magari non la riprendo più, o magari la meno per un pò e poi mi stufo. Ad ogni modo l'idea è mettere giù in ordine rigorosamente casuale gli album (potrei allargarmi anche ai film e ai libri) più significativi della mia vita. L'avvicinarsi della soglia dei quaranta mi sembra un momento ideale per fare il punto, se non della mia esistenza, almeno delle mie traballanti basi musicali.

Ovviamente la mia sarà un'analisi brutalmente sincera, non mi inventerò passioni posticce che fanno figo ma che non ho mai avuto, e non sarò altezzoso (o magari sì, perchè no?).
Dai dischi degli ultimi cinque lustri della mia vita mancheranno molti capolavori riconosciuti e saranno invece presenti opere dal dubbio valore, ma che mi hanno fatto passare dei gran bei momenti. Come d'abitudine, parto senza avere programmato nulla e senza aver compilato a priori una lista di titoli da spuntare.

PAUL SIMON
Negotiations and love songs, raccolta, 1988

C'è stato un periodo in cui i dischi bisognava comprarli o al massimo farseli prestare dagli amici, per poterli ascoltare. In quel periodo, in cui impiegavo il tempo quasi esclusivamente tra la lettura delle riviste musicali e l'ascolto dei dischi, compravo spesso a scatola chiusa, dai vari cataloghi postali (Nannucci, TopTen, Sweet Music) che avevano sempre dischi in offerta, oppure stazionavo ore con le mani immerse nei cestoni dei supermercati che spesso svecchiavano il catalogo vendendo a poche lire ciddì interessanti.

E' stata in una di queste occasioni che mi sono imbattuto in questo disco dalla copertina quasi impresentabile, nera e marrone, con i titoli piccoli scritti in nero, quasi illegibili.

Di Paul Simon conoscevo solo i brani più celebri fatti con il socio Garfunkel e l'album "evento" Graceland, verso il quale mio cognato aveva una vera adorazione. Un'antologia mi stuzzicava e non mi sono fatto pregare.

Sapete, vorrei avere un centesimo per le volte che, riferito ad un disco un pò ostico, ho detto : "ha bisogno di più ascolti per crescere", ma questo è davvero il caso di Negotiations and love songs. I sedici brani inclusi spaziano dagli esordi del 1971 all'86, anno di Graceland, ma la raccolta non risente in modo troppo pesante del successo di questo disco, tantè che ne contiene solo due canzoni (You can call me Al e Diamonds on the soles of her shoes) ; il resto distribuisce equamente venticinque anni di eccelso songwriting.
E se all'inizio è il folk and roll di Mother and child reunion, Me and Julio down by the schoolyard, Love me like a rock e Kodachrome a coinvolgere, successivamente si resta letteralmente rapiti dalla "quadrilogia" sentimentale di 50 ways to leave you lover (non ci sono parole per descrivere la bellezza di questo pezzo), Still crazy after all these years, Late in the evening e Slip slidin' away, canzoni che qualunque artista darebbe un braccio per scrivere, e che ti fanno ringraziare il dio del rocherroll per averle scoperte.

Mettiamoci pure una Train in a distance in punta di voce, e le conclusive due track tratte da Graceland, che al di là di tutto il clamore (non solo positivo) che ha creato, resta un disco determinante per il cosidetto rock etnico (non che Simon sia stato il primo a fare un'operazione del genere, ma di certo è stato il primo a vendere camionate di dischi coniugando il folk anglosassone ai suoni dell'Africa) e otterremo il risultato di una raccolta che suona come un'opera coesa, omogenea, che ha una sua coerenza. Ne sono uscite altre di antologie di Paul Simon, magari anche più complete, ma questa qui è l'introduzione (o l'approfondimento) ideale per la musica di questo artista.


TRACKLIST

1.Mother and Child Reunion
2.Me and Julio Down by the Schoolyard
3.Something So Right
4.St. Judy's Comet
5.Loves Me Like a Rock

6.Kodachrome
7.Have a Good Time
8.50 Ways to Leave Your Lover
9.Still Crazy After All These Years
10.Late in the Evening
11.Slip Slidin' Away
12.Hearts and Bones
13.Train in the Distance
14.Rene and Georgette Magritte With Their Dog
15.Diamonds on the Soles of Her Shoes
16.You Can Call Me Al

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Abbiamo avuto la stessa idea Angelo!

Anche io ho fatto una roba del genere, però anziché farne la recensione (con i dischi che ami si è sempre di parte...) racconto come sono arrivato ad averlo per le mani e come me ne sono innamorato.

Ecco il TAG se può interessarti: http://thisisnotforyou.splinder.com/tag/oggi+come+allora

monty ha detto...

figo

massi ha detto...

bella idea angelo.

ora me li leggo tutti.