lunedì 24 settembre 2012

Justin Townes Earle, Nothing's gonna change the way you feel about me now

Bloodshot Records, 2012

E' la prima volta che mi occupo di un lavoro di Justin Townes Earle. Bizzarro, considerata la mia passione per il papà Steve e visto che il ragazzo (beh, insomma quest'anno ha toccato i trenta) è già giunto alla quinta prova discografica (senza peraltro farsi pesantemente mancare gli stravizi - alcol e droghe - del genitore e dello "zio" Townes Van Zandt). 

Il campo da gioco in cui si muove Justin è senza dubbio quello paterno, americana nelle sue incarnazioni più introspettive, folk e cantautoriali. I am that lonely tonight, che apre il lavoro, è in questo senso esplicativa del mood dell'album e del songwriting di Earle jr, un pezzo malinconico con un protagonista drifter ed un risvolto autobiografico (Hear my father on the radio / singing Take me home again / three hundred miles from the California coast / and i'm skinny bones again ). Potrebbe essere un lento alla Springsteen se non fosse per quella delicata tromba a tinte pastello inserita verso la fine (una costante dell'album, quella dei fiati utilizzati in misura non invadente).
E' questo un pò il senso complessivo della musica di Justin: non rinnega le sue radici, le sue influenze (per Unfortunately Anna fa capolino quella di Ryan Adams), il suo stesso DNA, ma cerca di imprimere a ciò che crea il suo tocco artistico personale. Così per Look the other way la palla sarebbe nel campo da gioco di Earle sr, ma ci pensa l'arrangiamento imprevedibilmente soul a sparagliare le carte. La cornice soul tornerà a fare capolino più in avanti con la dinamica Baby's got a bad idea
E' chiaro comunque che è nelle ballate che il nostro si esprime meglio, e tra di esse prevalgono per delicatezza la jazzata Down on the lower east side e la minimale Won't be the last time.

Un lavoro più che buono, che evidenzia come sarebbe ingiusto considerare Justin Townes Earle solo in quanto "figlio di", anche se è quello che inconsapevolmente devo aver pensato fin qui io. Tocca recuperare.

7/10

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