Un gruppo di sei persone, aspiranti comici, si prepara ad affrontare un'audizione dopo aver frequentato un corso serale con Eddie Barni, ex comico di successo dalle idee molto controcorrente rispetto al tipo di comicità mainstream e televisiva. Le convinzioni del gruppo, che Barni ha plasmato sulle sue, vacillano nel momento in cui arriva Celli, anche lui ex comico, ma "inserito nel sistema", in aperto conflitto con le posizioni di Barni.
Il film, completato in meno di un mese, mantiene l'impostazione teatrale, con i monologhi mediamente lunghi degli attori e il frequente ricorso ai piani sequenza, ma riesce ad ottenere un crescendo e una tensione tipici dello strumento cinematografico.
Quanto mai attuale ed opportuna infine, nonostante il testo originale sia dei primi anni settanta, la riflessione su cosa debba essere la comicità, che rapporto debba costruire col pubblico e la funzione sociale che debba esercitare. In un periodo nel quale anche in Italia si è scoperta l'arte dello stand up comedy, con risultati spesso sconsolanti e battute che girano sempre attorno al solito tema (i rapporti tra i due sessi), Comedians spicca in maniera intellettuale, divertente (anche se non è un film "da ride"), provocatoria e stimolante.
E poi, un film italiano che inizia (Rain dogs) e finisce (Downtown train) con due pezzi di Tom Waits è promosso a prescindere.
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