SPOILERO, MA TANTO SAPETE GIA'
Bastano i primi minuti de L'immortale per cancellare in un attimo tutta la credibilità di un prodotto televisivo, stiamo parlando ovviamente di Gomorra, di cui il film è uno spin-off, faticosamente costruita e rivendicata dagli autori nel corso degli anni ("Ciro non può resuscitare perchè noi mostriamo la realtà, e nella realtà della camorra si muore") e tramutarla in un Dallas qualunque (la serie tv americana protagonista di un grottesco come back).
E comunque, se non bastasse doversi bere un sopravvissuto prima ad un colpo di pistola al cuore sparato con l'arma appoggiata al petto e poi ad una discreta permanenza sott'acqua, ci si deve sorbire quasi due ore di film imbarazzanti, quasi una parodia della serie madre.
Plot prevedibile dalla prima all'ultima sequenza, recitazioni al minimo sindacale (nel caso dei russi e dei lettoni anche sotto), regia (dello stesso D'amore) che scimmiotta, senza prenderlo quasi mai, lo stile di Sollima.
Si salva giusto la fotografia, anche se i quartieri poveri della Napoli anni ottanta e la desolazione di Riga facilitano il lavoro.
Per un attimo ho davvero sperato che al termine del film ci rivelassero che si trattava solo di un sogno fatto da Cirù in punto di morte.
E invece è tutto vero: L'immortale è il peggiore episodio di Gomorra mai trasmesso.
P.S. Se, cercando questo film vi doveste imbattere nell'omonimo gangster movie francese del 2010, il mio consiglio è di non andare oltre e guardarvi quello, di ben altra pasta.
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