Ecco un film che non sono riuscito a vedere all'epoca della sua uscita e che volevo recuperare da tempo.
New Jersey, primi anni sessanta, Eddie (Michael Parè) e la sua band, i Cruisers, riescono a costruirsi una buon seguito di fans grazie al loro rock-soul energico e trascinante. Quando al gruppo si unisce anche Frank (Tom Berenger), il complesso ha una svolta, i testi si fanno più articolati e poetici, e la musica fa altrettanto. Ma proprio nel momento della verità, con un nuovo album registrato, Eddie apparentemente muore (il corpo non si trova) in un incidente automobilistico e i nastri del disco scompaiono. Vent'anni dopo la giornalista di una testata televisiva vuole riaprire il caso, tentare di recuperare i nastri e provare a dimostrare che Eddie è ancora vivo.
La banda di Eddie, pur vivendo di una messa in scena irrimediabilmente anni ottanta e pertanto un pò datata, e pur non essendo un capolavoro, ha più di una freccia al proprio arco e "rischia" suo malgrado, col tempo, di assurgere a piccolo culto.
La storia, tratta da un romanzo dello scrittore P.F. Kluge, poggia sulle spalle del duo Tom Parè, al semi esordio, davvero perfetto nella parte della rockstar tormentata, e Tom Berenger.
Musicalmente il suono dei brani è forgiato sul mood che ha reso celebri Springsteen e Bob Seger. Da rimarcare come John Cafferty, un onesto clone dei due artisti testè citati, autore ed interprete originale della colonna sonora, non volesse all'inizio "cedere" i suoi brani all'Eddie del film, salvo poi ricredersi, visto che il soundtrack di Eddie and the Cruisers è rimasto il suo unico e più grande successo.
Interessante anche riflettere su come, in qualche modo, la pellicola abbia anticipato la grande moda dei revival tour, soprattutto quelli nei quali, delle band che portano in giro la passata gloria, è rimasto magari un unico componente originale (qualche esempio? Dai Creedence ai Dire Straits, senza mai dimenticare la vergogna di questi Queen).
Il film ha avuto anche un seguito, fortemente voluto dal solo Parè, e girato senza alcun attore del cast originale, eccetto "il bassista" Matthew Laurance, che curioso a dirsi, anche nella storia del film è l'unico che porta avanti la band negli anni ottanta, dopo la morte di Eddie.
Da non sottovalutare.
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