Se in passato qualcuno si era chiesto cosa mai combinassero i giocattoli lontani dagli occhi degli esseri umani, perchè non porsi la stessa domanda per tutti gli altri oggetti inanimati, a partire dal cibo? La risposta del regista Conrad Vernon e degli sceneggiatori (Seth Rogen tra gli altri) è un pò diversa da quella illustrata dalla Disney/Pixar: essi infatti scopano, parlano sboccato e credono in un falso dio, rappresentato dall'uomo.
Al centro della narrazione un gruppo di salsicce, imbustate per essere vendute in occasione della festa americana per eccellenza, il 4 luglio, che anelano di accoppiarsi voluttuosamente con del pane per hot dog (femmina) che giace sugli scaffali di un grande supermercato accanto a loro.
Essere acquistati dall'uomo è la massima aspirazione della loro vita, uscire dal supermercato nelle buste degli uomini, il raggiungimento del Nirvana. Questo fino a quando la salsiccia Frank (doppiato da Seth Rogen) non apprende l'orrenda verità e, insieme ad un gruppo improbabile di compagni di viaggio, inseguiti da una malvagia lavanda vaginale con tanto di applicatore fallico esterno, cerca di avvertire tutti i prodotti del negozio del tragico destino che li attende.
Film rigorosamente per adulti, Sausage Party gioca con il politicamente scorretto come da tradizione di Rogen e soci (non so quanti film potrebbero permettersi di mostrare una gioiosa sodomia tra un arabo,impersonato da una piada lavash halal doppiata da David Krumholtz, e un ebreo, un bagel con la voce di Edwad Norton), ma non tutto funziona alla perfezione.
Okay la metafora dell'uomo rinchiuso nel recinto di una vita consumistica falsa e puerile, ma lo sviluppo sostenuto molto, troppo, su volgarità a ruota libera, forse alla fine non regge un film dal quale mi aspettavo un pò di più.
Comunque da vedere (in lingua originale, che ve lo dico a fare), non fosse altro per la spettacolare ed epocale orgia finale.
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