Ero preoccupato, sì. Ma in qualche modo le mie perplessità sulla campagna elettorale del pidì e sulla rimonta di Berlusconi erano tentativi di esorcizzare le mie più cupe paure rispetto ad una contesa che ci vedeva favoriti. Adesso che i miei peggiori timori si sono realizzati, in una forma addirittura più spaventosa di quella preventivabile, non voglio nascondermi o fingere distacco, indifferenza. A differenza dell'amico Filippo, più che incazzato sono amareggiato, disilluso, frastornato, attonito. Mi sento impotente verso quanti, in Lombardia (la mia regione), sono tornati a dare la preferenza alla coalizione che per vent'anni è stata rappresentata in maniera monarchica da Formigoni, scegliendo il candidato del partito del Trota, dell'Umberto e del Belsito.
Vedo Berlusconi e Maroni festeggiare e mi sento sconfitto nel profondo. Assisto inerme alla massiccia calata del 5 Stelle nonostante nessuno di quelli che l'ha votato (e, a differenza delle preferenze al Cav., qui la scelta è stata esplicita, quasi urlata da parte di diversi amici/conoscenti/colleghi) ne conosca i candidati o perlomeno, non dico il programma, ma l'orientamento politico/strategico. Hanno vinto per il motto "mandiamoli tutti a casa". Ok. E adesso? Boh! Voteranno "legge per legge", come se il parlamento fosse una riunione di condominio.
Critiche al centro sinistra ne ho espresse tante e oggi non mi va di infierire. Ribadisco il concetto, errori ne sono stati sicuramente fatti, ma bisogna anche contestualizzare lo scenario: l'Italia, con la mezza dozzina di partiti di sinistra (senza prefisso) che faticano ad arrivare al 3%, non è più (se mai lo è stato) un Paese che premia le politiche derivate da P.C.I. e P.S.I.
A noi, ex fascisti ed ex-democristiani, oggi ce piace chi urla di più e/o chi la spara più grossa mentre ti dà di gomito e ti fa l'occhiolino. In Germania trent'anni dopo aver copiato una tesi si dimette un ministro, qui gli daremmo un premio alla furbizia.Tutto nella norma, di cosa mi stupisco?
Mi sovviene un'ultima, inutile, considerazione. Ma com'è che quando favoriscono la coalizione di centro-sinistra, i sondaggi e gli exit/instant poll sono sempre sbagliati?
Critiche al centro sinistra ne ho espresse tante e oggi non mi va di infierire. Ribadisco il concetto, errori ne sono stati sicuramente fatti, ma bisogna anche contestualizzare lo scenario: l'Italia, con la mezza dozzina di partiti di sinistra (senza prefisso) che faticano ad arrivare al 3%, non è più (se mai lo è stato) un Paese che premia le politiche derivate da P.C.I. e P.S.I.
A noi, ex fascisti ed ex-democristiani, oggi ce piace chi urla di più e/o chi la spara più grossa mentre ti dà di gomito e ti fa l'occhiolino. In Germania trent'anni dopo aver copiato una tesi si dimette un ministro, qui gli daremmo un premio alla furbizia.Tutto nella norma, di cosa mi stupisco?
Mi sovviene un'ultima, inutile, considerazione. Ma com'è che quando favoriscono la coalizione di centro-sinistra, i sondaggi e gli exit/instant poll sono sempre sbagliati?
1 commento:
Già, come mai? Siamo sicuri che sia tutto limpido?
Occhio alla frase sugli ex fasciti ed ex democristiani, sembri uno di loro...
Posta un commento