Dr. John ha settantadue anni e non è esagerato sostenere che sia una colonna della musica americana. Dan Auerbach ne ha giusto la metà e negli ultimi tempi tempi sta giustamente raccogliendo vastissimi (e trasversali, tra critica e pubblico) consensi per quanto fatto con i Black Keys (e da solo).
Normalmente dovrebbe essere il grande vecchio a produrre il giovane virgulto, ma di recente questa dinamica si è spesso ribaltata (Tim Armstrong con Jimi Cliff; Damon Albarn con Bobby Womack; Jack White con Loretta Lynn) e allora niente di strano che Dan sia dietro alla consolle per il disco migliore di Malcolm John "Mac" Rebennack, Jr (Dr John) da diversi anni a questa parte.
La miscela di funk, soul, rhythm and blues e soul che contraddistingue Locked down è infatti trascinante, nel suo levitare con leggerezza a cavallo tra i sessanta e i settanta, la voce degli epocali Gris Gris e Gumbo è quanto mai nera e intensa (a me ricorda molto Bobby Womack) e l'apporto del leader dei Black Keys è deliziosamente centrato, svelando la sua influenza qua e là in maniera più evidente, come nella title track e in Getaway.
L'album è uscito da diversi mesi, ma mi sono sorpreso a riprenderlo più volte, a dimostrazione di quanto sia solido, longevo e ben costruito. Da scoprire o riscoprire.
7,5/10
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