Sono tornato di recente a mettere mano alla mia (limitata) collezione di album jazz. Non sono un esperto del genere, ma ho cercato di mettere insieme una collezione essenziale dei dischi più importanti, gli artisti più significativi e gli stili più rilevanti. Non volendo umiliare un masterpiece storico in questa rubrichetta insulsa, ci metto un disco che di norma non rientra nei top di sempre, ma che, dati gli interpreti, trasuda fascino da ogni microsolco. Duke Ellington che collabora con John Coltrane, mettendosi alla prova con un sestetto invece che con una grande orchestra. I pezzi sono in buona parte del repertonio del Duca, fatta eccezione per Big Nick, la cui paternità è di Trane. Tra l'altro l'album, data la sua brevità (trentacinque minuti), la sua grande atmosfera e la sua accessibilità può essere tranquillamente apprezzato anche da chi si affaccia con cautela alla musica jazz.
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