Hong Kong, anni ottanta. Chan Lok-kwan è un rifugiato che ha lavorato sodo per comprarsi un documento d'identità al mercato nero, necessario per lasciare il Paese. Truffato dalla triade cui si era rivolto, per rabbia davanti al sopruso ricevuto ruba ai mafiosi una borsa in cui crede siano contenuti soldi. Scoperto ed inseguito, si rifugia nella città murata di Kowloon, nella quale nessuno, nè lui nè i suoi inseguitori, può entrare senza permesso. In quel posto apparentemente infernale, governato dal boss Cyclone, inizia per Lok-kwan una nuova, inaspettata vita.
La città murata di Kowloon di Hong Kong ha una storia incredibile e poco nota. Il territorio fu escluso dalla cessione del Paese al Regno Unito per novantanove anni, sancita dalla convenzione di Pechino del 1898. Fino alla sua demolizione nel 1993 fu una cittadella totalmente avulsa da regole e leggi, governata in tutti i suoi aspetti dalle triadi. Spaventosa già dal suo aspetto, con gli edifici fatiscenti talmente addossati gli uni agli altri, a dargli la forma della base di un cubo (puoi approfondire qui), la città di Kowloon è stata replicata in modo stupefacente dal regista Soi Cheang e dalla sua squadra che, ispirandosi ad una graphic novel, hanno messo in scena un action indimenticabile.
Le scene d'azione, che te lo dico a fare? Spettacolari, alla maniera artigianale di Hong Kong, con voli "aiutati" dalle celebre funi e diverse scene in piano sequenza. Ma, come dicevo, pur nella sua grandiosità, non sta in questo aspetto l'elemento che rende Twilight of the warriors un film imperdibile, non solo per gli adepti al genere.
visto su Rai Movie

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