A quattro anni dall'eccellente Remedy tornano gli Old Crow Medicine Show con il nuovo, attesissimo, lavoro.
E in Volunteer la formula del sestetto di Nashville, fortunatamente, non cambia: siamo ancora di fronte al miglior country-blugrass possibile, assieme a composizioni che pagano esplicitamente dazio a Dylan (fonte d'ispirazione perenne, celebrata addirittura con una riproposizione live dell'intero Blonde on blonde, pubblicata su disco l'anno scorso).
Se in questa società che viaggia veloce e superficiale come un like su di un social, la fortuna di un disco si misura dai suoi primi minuti, gli OCMS accettano la sfida, partendo con una infuocata Flicker and shine, per poi piazzare un bel country arioso come A world away e un inedito che suona come un traditional rifatto dai Creedence (Child of Mississippi).
Catturata l'attenzione anche di quelli affetti dalla forma più grave di deficit dell'attenzione, la band non molla più la presa: Shout mountain music è la canzone manifesto non solo del disco, ma della filosofia artistica (e di vita) di Critter Fuqua e soci e di quanto il combo non voglia saperne di ammorbidire il proprio suono per diventare maggiormente mainstream.
Ancora brividi con l'old time The good stuff e con la più dylaniana di Dylan Old Hickory.
Disco della madonna, di nuovo.
Imperdibile per tutti gli amanti dell'autentico sound redneck senza compromessi ne cedimenti.
Dieci, cento, mille Old Crow Medicine Show.
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