giovedì 9 ottobre 2014

Old Crow Medicine Show, Remedy


Un enorme ed eccitante parco divertimenti. Per gli amanti della musica rurale americana, della old - time, del folk e del country 'n' blugrass, questo rappresentano gli Old crow Medicine Show: la più eccitante string band attualmente sulla piazza. Remedy arriva dopo oltre quindici anni di attività (di cui però solo gli ultimi dieci a livello professionistico) e consuntiva tutte le influenze del gruppo, a partire da quella primaria: Bob Dylan. "Ho ascoltato Bob Dylan e nient'altro. Nient'altro che Bob Dylan per quattro anni. E' stato come andare a scuola." Questo il dichiarato manifesto di Critter Fuqua (banjo, chitarre, violino e voce) , che si traduce fedelmente in pezzi come Brushy mountain conjugal trailer e Sweet Amarillo. Per il resto, rimanendo nella metafora in premessa, l'album è un ottovolante di vorticose emozioni, a partire dalla trascinante cafonaggine redneck di 8 dogs 8 banjos, dove le liriche sono al banale servizio dello  scatenato pattern blugrass, così come per Tuttifrutti erano una scusa per liberare il delinquenziale rock and roll di Little Richard. In altre occasioni invece il songwriting è centrale nella costruzione della canzone e si armonizza con la melodia come un bicchiere di Southern Comfort ghiacciato bevuto in veranda, in una notte d'estate. Mi riferisco a due pezzi straordinariamente evocativi quali l'elegia funebre di Dearly departed friend e ancora di più l'irresistibile Firewater.
Per capacità di suggestionare, abilità compositiva,  tecnica e passione, non credo che al mondo, oggi, esista un'altra band come gli OCMS. Spero di avere l'opportunità di vederli dal vivo, prima o poi. Nel frattempo non posso che indicare Remedy come uno dei dischi del 2014.

Nessun commento: