lunedì 9 settembre 2013

The Dogs D'Amour, Cyber recordings 2013


Il bang bang, la scintilla, l'imprinting primordiale, la ragione che ci ha fatto diventare music-alchoolic, è principalmente, quella che ascoltare rock (inteso nel senso ampio del termine) ci faceva stare bene, ci regalava momenti di benessere, per non dire di felicità. No, lo dico perchè col passare del tempo ci si dimentica il motivo di questa compulsione (quasi patologica) che ci porta, nonostante la non più tenera età, a bruciare dischi, canzoni ed artisti senza soluzione di continuità, avvicinandoci in qualche modo alla dinamica che sollecita l'eroinomane a continuare a bucarsi anche se non riuscirà mai a ritrovare appieno l'effetto del primo trip.
Occasionalmente però la magia si ripete, proiettandoti ai tempi delle medie o delle superiori quando, durante le lezioni, un brano cominciava ad insinuarsi nei tuoi pensieri e non vedevi l'ora di andare a casa a premere play sullo scassato mangiacassette di cui disponevi per godere appieno di quella meraviglia.
 
Qualche giorno fa ho vissuto questa bella sensazione con il nuovo four-tracks EP dei gloriosi Dogs D'Amour, ed in particolar modo con la ballata Walk away, nel quale la leggendaria voce di Tyla segue un fraseggio di chitarra  di Jo Dog tanto semplice quanto efficace per condurci nel paradiso delle canzoni per i cuori infranti, laddove albergano le migliori love songs di sempre. "How can you just walk away when you say i'm the one you love", canta il leader della band, e a leggerlo suona banalotto, ma il punto tante volte non è il cosa ma il come lo si fa. E i Dogs D'Amour, uno dei gruppi di punta dello sleaze (sottogenere che racchiude le branchie dell'hard rock glam-metal, hair-metal, pop-metal), nati per caso in Inghilterra ma più californiani di molti gruppi d'oltreoceano, lo fanno, da sempre, alla grande.
 
La band era assente dalle scene da otto anni, e molti la davano ormai per defunta, vista l'intensa attività solistica del singer Tyla (Timothy Taylor), che infatti ha pubblicato un nuovo album proprio quest'anno. E invece, a sorpresa e solo per i cosiddetti negozi digitali, i Dogs hanno dato alle stampe questo EP, praticamente senza promozione e senza indicazioni su un eventuale seguito a full-lenght. Beh, poco importa alla fine, anzi, vi dirò che discograficamente parlando il formato breve sta cominciando a soddisfarmi sempre più: riesco ad ascoltarlo per intero, è privo di riempitivi e non ti sazia, lasciandoti il desiderio di volerne ancora. Nel caso specifico, Cyber recordings 2013 ti lascia letteralmente affamato di Dogs D'Amour, e della loro speciale abilità di scrivere ballate, come la sopra citata Walk Away o come Hotel Daze, che in quanto a bellezza gli sta a fianco, anche se poi il combo ha optato per la più vivace opener Flameboy quale video destinato a rappresentare il disco.
 
Se non si fosse capito, quello dei Dogs D'Amour è un ritorno che, per quanto parziale, non ha tradito di un grammo le aspettative che tutti gli amanti del genere ripongono nella band.  
Che sia l'antipasto di un ritorno in grande stile o un definitivo canto del cigno, Cyber Recordings 2013 è comunque una raccolta di canzoni perfette.
Da non perdere.

8/10

1 commento:

Blackswan ha detto...

Questo me lo segno,visto che proprio non li conoscevo.