lunedì 10 agosto 2009

This wolf gone to heaven

"Smettetela di rompere, non sono un fottuto juke-box!"

Una decina d'anni fa, nell'ambito di una festa dell'Unità o qualcosa del genere, al Palasharp suonava Willy DeVille. Nonostante l'evento fosse gratuito, il palazzetto era pressochè deserto. In compenso quei pochi che c'erano rompevano le balle per diecimila, continuando a chiedere a gran voce, nelle pause tra una canzone e l'altra, Demaziado Corazon, unica, sputtanatissima hit, di Willy DeVille. Roba da far perdere la pazienza ad un santo. Alla fine il nostro, che di certo santo non era, aveva sbottato alla grande.


Strano che, leggendo della sua morte improvvisa, avvenuta il 6 agosto a New York, la prima cosa che mi sia venuta in mente sia stata questa.

La causa del decesso pare sia stata un cancro fulminante al pancreas, non so quanto la sua lunga dipendenza da droghe e alcol abbia infuito sulla cosa.

Per inciso, anche quella sera a Milano era fatto come una scimmia. E no, alla fine non la fece Demasiado Corazon. Preferì una versione lunga e spettrale di Loup garou, sicuramente più in linea con i demoni e i fantasmi che lo tormentavano, e che forse, ora, hanno smesso.

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