Tra due mondi è senza dubbio un film anomalo. Girato dallo scrittore Emmanuel Carrere (Limonov), tratto dal libro denuncia di Florence Aubenas sulle condizioni di lavoro del sottoproletariato francese e fortemente voluto dalla protagonista Juliette Binoche, sostanzialmente unica attrice professionista del cast, il progetto avrebbe potuto trovare più di un ostacolo sulla sua strada. Invece, al netto di qualche incertezza, la pellicola raggiunge il suo obiettivo, che non è solo quello di mostrarci senza pietismi la vita precaria, stremante e senza speranza di un gruppo di lavoratrici delle pulizie, e quindi ragionare ancora una volta sugli effetti del capitalismo, ma quello di evidenziare le enormi, incolmabili differenze (di classe) di due mondi, persino con chi (la Binoche, la cui protagonista è un'esponente dell'intellighenzia di sinistra), del mondo di sotto entra a far parte per un periodo, ma con secondi fini. In questo senso il finale del film, amarissimo, è semplicemente perfetto.
Sky Cinema
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