Lo ammetto: sono sempre stato prevenuto rispetto alla musica metal fatta in Italia. So che sbaglio e che ci sono e ci sono state tante, tantissime band nostrane (il metallo è uno dei generi più suonati, anche da noi) di valore, a volte persino superiore ai colleghi americani o europei.
A volte per andare oltre questi preconcetti mi serve uno stimolo, una scintilla, una suggestione.
In questo caso la suggestione arriva dal monicker di questa band italiana, che ha scelto di chiamarsi come il regista italiano di culto Lucio Fulci, cineasta dalla produzione sterminata, ma di cui ovviamente tutti nel mondo ricordano e celebrano gli horror.
Per la formazione campana (di Caserta) il riferimento al regista è un'ispirazione a tutto tondo, se è vero che i temi sviluppati nei suoi dischi (un EP prima di questo full-lenght, aggiunto in coda alla title track dell'album) si ispirano alle pellicole più famose di Fulci.
Infatti, Opening the hell gates altro non è che un tributo musicale a Paura nella città dei morti viventi, film del 1980, primo titolo della Trilogia della morte, comprendente anche L'aldilà e Quella villa accanto al cimitero.
Vista l'ispirazione, lo stile musicale proposto non può che essere un death-metal con tendenze slam, dentro al quale confluiscono anche parti di dialoghi dai film fulciani, ben amalgamati con l'assalto brutale dei pezzi. Il disco, sebbene debitore dei nomi tutelari del settore, è ottimamente suonato e prodotto, l'impatto dei pezzi è inquietante e devastante esattamente come deve essere, ma il lavoro, probabilmente anche per la sua brevità (le tracce non superano mai i tre minuti, per un timing totale sotto i venticinque minuti di musica), coinvolge ed appassiona, spronandoci a rimetterlo ogni volta da capo per godere delle sue atmosfere malsane, i suoi riff, anche rallentati in odore di doom, i suoi midtempos, la sua autenticità artistica.
L'album è stato ultimato nel 2015 ma si è reso disponibile solo nelle scorse settimane, tant'è che i Fulci, nel frattempo cresciuti come impatto ed impegnati in un tour negli States, hanno già pronto un nuovo lavoro, Tropical sun, in uscita a giorni ed ispirato dal lavoro più fortunato del Maestro: Zombi 2.
Che dire? Ricredersi non è mai stato così divertente.
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