Con il consueto ritardo che mi ha contraddistinto negli ultimi anni, sono pronto per la classifica del migliori dischi del 2016. Arrivo lungo a fine gennaio non per un capriccio o per distinguermi dalla massa (quando mai!), ma semplicemente perchè dicembre mi coglie puntualmente impreparato sulla tabella di marcia e immancabilmente resto indietro di qualche recensione di valore che devo assolutamente scrivere prima di archiviare l'anno.
Che anno è stato, il 2016, da un punto di vista delle release musicali? Buono direi: molti dischi sopra la media, ma senza l'album killer che si staglia nettamente sugli altri. E' stato un anno nel quale, pur ascoltando i "soliti" sessanta/settanta dischi nuovi, sono riuscito a recensirne meno della metà. Quasi sempre i dischi non recensiti avrebbero comunque ricevuto critiche negative, per cui dovendo fare i conti con la sempre scarsa risorsa del tempo, non mi ci sono nemmeno messo.
Nel 2016 sono tornati molti dei miei vecchi e nuovi beniamini, curiosamente tutti dell'ambito country-folk-roots. Hanno infatti timbrato il cartellino Austin Lucas, Steve Earle, Hayes Carll, Wayne Hancock e Matt Woods: per tutti loro pollice in su.
Nel 2016 sono tornati molti dei miei vecchi e nuovi beniamini, curiosamente tutti dell'ambito country-folk-roots. Hanno infatti timbrato il cartellino Austin Lucas, Steve Earle, Hayes Carll, Wayne Hancock e Matt Woods: per tutti loro pollice in su.
E' stato forse il primo anno nel quale le nuove uscite metal hanno sorpassato nei miei ascolti quelle vintage. Megadeth, Death Angel, Metallica, Gojira, Brujeria, Volbeat, Sixx:A.M. hanno tutti pubblicato lavori in un range che va dalla ampia sufficienza all'eccellenza e avranno una loro dignitosa rappresentanza nel lotto dei migliori. Come da tradizione, ho continuato imperterrito ad ascoltare le cose che piacciono a me, spesso lontano dai riferimenti più citati dalle altre classifiche di riviste, siti e blog amici. Anche qui: non si tratta di atteggiamento aristocratico, semmai il contrario, e cioè di una sorta di limitatezza musicale alla quale ormai ho preso gusto a rassegnarmi.
Per dire di come tutto sia ancora da organizzare, al momento di scrivere questo post non so ancora di quante posizioni sarà composta la classifica (meno di dieci credo) e quando riuscirò a pubblicarla, se in settimana o lunedì prossimo.
Vabè. Tanto non c'è il rischio che quei pochi che seguono il blog trattengano il respiro nell'attesa...
2 commenti:
Uno di sicuro
Quand'è così, cercherò di farcela per giovedì.
Mica posso avere il mio unico fan sulla coscienza.
:D
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