Il decennio che scavalla il novecento inizia come si era concluso il precedente (cioè con una frequentazione assiduo-compulsiva delle sale cinematografiche) concludendosi però con una flessione determinata dal nuovo status di genitore (luglio 2004) e dal conseguente venir meno del tempo da dedicare alle sale cinematografiche. Compenserò in seguito, parzialmente, grazie a dvd e programmazione Sky Cinema. A dicembre 2006 inoltre, inauguro codesto blog e quindi, rispetto alle decadi prese precedentemente in esame, in qualche occasione, mi sono allargato linkando ai titoli dei film citati le mie recensioni di repertorio.
1998
In un'ipotetica semifinale tra American Hystory X, Il grande Lebowski, The Truman Show e l'outsider Cose molto cattive (pellicola nerissima, rigorosamente da recuperare), i primi due titoli vanno in finale e lo psichedelico (è proprio il caso di dirlo!) film dei fratelli Coen, con un leggendario Jeff Bridges, prevale di misura sull'interpretazione più oscura e poliedrica di Edward Norton.
1999
Anche qui è dura scegliere. In lizza per la zona champions ci sono Essere John Malkovich; Fight Club e Il Sesto senso. Tra i "minori" Ghost Dog; L'estate di Kikujiro; Magnolia e Pane e tulipani. Ma ora con ancora più convinzione di allora (sarà l'età...) la mia scelta cade su American beauty.
2000
E' l'anno in cui Aldo Giovanni e Giacomo sfornano la loro pellicola migliore. E, in considerazione della mia passione per il trio, non posso che assegnare al loro Chiedimi se sono felice la palma di film dell'anno. A ruota Alta fedeltà, che riesce a trasportare a Boston e su grande schermo il capolavoro di Hornby senza snaturarne il senso; Quasi famosi di Cameron Crown, che è insieme film di formazione ed epopea di un'ipotetica band rock anni settanta (Led Zeppelin? Creedence?) e, tra i piccoli, menzione d'onore per Denti di Salvatores e Sexy Beast di Jonathan Glazer.
2001
Non so se si tratti di una casuale coincidenza, ma nell'anno che resterà famoso nei secoli a venire per l'11 settembre, i miei film migliori sono quasi esclusivamente di tono leggero. Due film d'animazione strepitosi: Monster and co della Disney/Pixar e Shrek della Dreamworks. L'eccezione è costituita da L'uomo in più, esordio alla regia di Paolo Sorrentino che, con un Toni Servillo non ancora divo, tratteggia in maniera straordinaria due storie parallele ispirate ad Ago Di Bartolomei e Franco Califano. Il prescelto è però una commedia americana: I perfetti innamorati, scoppiettante lezione di metacinema con interpreti (Julia Roberts, Billy Crystal, John Cusak, Catherine Zeta Jones, Stanley Tucci e Christopher Walken) in stato di grazia assoluta.
2002
E' l'anno dello Spider-Man di Sam Raimi. Vi sembrerà ridicolo ma vedere svolazzare in maniera (sufficientemente) realistica il protagonista di fumetti sui quali ho passato una vita mi ha fatto scendere i lucciconi. Ma, detto che esce anche Merry Christmas, il miglior cinepanettone della ditta Boldi/De Sica, mio guilty pleasure per eccellenza, per una volta non ho dubbio alcuno sull'assegnazione dell'onoreficenza: La 25a ora. Visto e rivisto (la prossima visione la dedicherò a Philip Seymore Hoffman, riposi in pace) non perde un'oncia della sua bellezza: probabilmente la mia pellicola preferita dell'intero decennio. Per la serie "e sti gran cazzi", il mio nick arriva proprio da Monty Brogan, il personaggio interpretato da Edward Norton.
2003
La casa dei 1000 corpi di Rob Zombie, horror terrificante (che vedrò in realtà solo nell'estate del 2004) al quale ho assistito con la mia sweet half all'ottavo mese di gravidanza con il risultato che quasi mi sgrava lì, sulle poltrone di un multisala della bassa bergamasca. Citazioni anche per Le invasioni barbariche; Kill Bill 1 (che resiste bene all'usura del tempo); School of rock; Open water e Il posto dell'anima.
2004
La coppia Sorrentino/Servillo fa fragorosamente centro: Le conseguenze dell'amore e non c'è partita. L'onore delle armi a Spider-Man 2 (per me il titolo migliore della trilogia di Raimi); Kill Bill 2; Ladykillers; Spongebob the movie e gli italiani indipendenti Volevo solo dormirle addosso e A/R Andata e ritorno.
2005
Scelgo il Woodie Allen in versione noir di Match Point, anche se la sequenza finale de La casa del diavolo, sequel de La casa dei 1000 corpi, sempre di Rob Zombie, è qualcosa di memorabile. Hanno lasciato il segno anche History of violence; Romanzo criminale e il film d'animazione Dreamworks Madagascar.
2006
Non un'annata da ricordare, almeno per quanto mi riguarda. La sorpresa Slevin, patto criminale; il Bruce Willis disilluso e alcolizzato di Solo due ore e, seppur con tutte le sue imperfezioni, Il caimano di Moretti. Il mio film dell'anno è però This is England.
2007
L'ho scritto in premessa: dopo la nascita di Stefano ho perso molto terreno rispetto alle uscite dei film. Faccio fatica, in questo senso, a trovare, nel 2007, una pellicola che mi abbia realmente entusiasmato. Mi sono segnato Gone baby gone; Nella valle di Elah; Non è un paese per vecchi (non avessi letto il libro di McCarthy l'avrei anche premiato); La ragazza del lago e il cartoon Disney/Pixar Ratatouille, che alla fine emerge dalla massa per la sua originalità ma anche (e soprattutto) in quanto primissimo film visto al cinema con Stefano.
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