La Del McCoury Band è sicuramente il gruppo che più di altri, negli anni, si è costruito un solido credito di coerenza e credibilità nell'ambito del true blugrass. Pur avendo cambiato ragione sociale più volte negli anni la sua origine è infatti collocabile alla fine dei sessanta. Durante tutto questo orizzonte temporale la formazione originale ha inglobato parenti dei membri originari (come i figli di Del McCoury), ponendo così le basi per una continuità artistica che risponde agli antichi criteri di gestione familiari delle orchestre.
Punto esclamativo della carriera artistica del gruppo l'album The mountain, registrato nel 1999 insieme a Steve Earle.
Pur essendo, come detto, il canovaccio principale rispondente al genere blugrass (quindi alla larga chi non sopporta banjo,violino, mandolino e ingombranti armonie vocali) la DelMcCoury si carica sulle spalle tutta una tradizione rurale spingendosi anche oltre, quando ricrea atmosfere old time che richiamano, contaminandole, appalachian music, ragtime, dixiland e canti religiosi.
Big blue raindrops, Amnesia, Butler brothers e I'd do love to do something sono gli episodi migliori nel prevalente stile blugrass dell'album, i pezzi lenti come I need more time e I wanna go where you go riescono ad inserire una marcia in più, ma anche la title-track, sporcata di rockabilly e Once more with feelings sostenuta da un pattern pianistico in stile honkytonk si smarcano dalla media. Chiude la tracklist un'interessante versione di Only You dei Platters.
La Carter Family, Bill Monroe, Flatt & Scruggs, Doc watson e Jimmy Martin possono continuare a riposare serenamente. La traditional music americana è in ottime mani.
7/10
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