E voi come reagireste se vostro cognato, ex scapolo impenitente nonchè amante della bella vita ed ora marito felice e futuro papà, vi comunicasse che ha deciso chiamare Adolf il futuro nascituro? Beh, se foste nei panni di Pierre, tipico professore universitario radical chic, passereste in un attimo dallo sbigottimento alla collera, constatando che il parente acquisito non intende retrocedere dalla sua idea.
E' questo il geniale incipit di Cena tra amici (Le Prènom, il titolo originale). Fare incontrare a cena un gruppo di persone legate da rapporti di parentela e di amicizia sin dall'infanzia e, partendo da uno scherzo ben congeniato, far deflagrare rancori,insoddisfazioni e frustrazioni che ardevano sotto la cenere in attesa solo del giusto rivolo di vento per attizzarsi.
Perciò, quando, fuori tempo massimo, il simpatico Vincent rivela la burla della scelta del nome è ormai troppo tardi. Sua moglie Anna, ignara dello scherzo del marito, reagisce acida ad un commento di Pierre e le tessere del domino delle frasi e dei comportamenti di circostanza vengono inesorabilmente giù una ad una.
Il film è chiaramente tratto da una commedia tetrale e altrettanto ovviamente (non fosse altro per una questione di tempi) può ricordare il recente Carnage. Nella fase iniziale è sicuramente più divertente del film di Polanski, mentre lo pareggia nella seconda per il livello di amarezza che riesce ad esprimere e per come mette a nudo le molte ipocrisie insite nei nostri comportamenti.
Da vedere.
3 commenti:
davvero una bella sorpresa. il titolo italiano, come sempre, è dannosamente paraculo
Vero. Non ci risparmiano nemmeno
quando la traduzione letterale sarebbe
semplice ed efficace quanto l'originale.
Divertente e molto intelligente. Anche se non fa male fino in fondo come Carnage.
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