Sono un fervente sonstenitore dell'applicazione in musica del motto biblico "c'è un tempo per ogni cosa", potrei citare decini di casi in cui un disco ha fatto breccia nelle mie emozioni dopo vari tentativi,spalmati magari nel corso di anni, andati a vuoto. There's a riot going on (risposta alla domanda What's going on? dell'omonimo album di Marvin Gaye) di Sly Stone e la sua Family l'ho comprato per "dovere" (trattandosi di uno dei dischi più significativi della storia), ma mi ha rimbalzato a lungo. Non è certo un'opera facile da assimilare, con la sua trasversalità funk, jazz, psichedelia, soul. Elaborato e realizzato sotto l'effetto di tonnellate di sostanze stupefacenti (e...beh, si sente!), l'ellepì è un viaggio stralunato nella musica, nella politica e nell'arte di quel frangente storico. Ad accompagnarci, oltre al genio tossico di Stone, anche Ike Turner e Bobby Womack alla chitarra e Billy Preston alle tastiere. Play it loud.
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