Resto sui Black Sabbath, giacchè non ho ancora smaltito la delusione per l'annullamento del comeback tour. Parliamo però di una serie di album di tributo, operazione che ha avuto il suo momento di gloria tra la fine degli ottanta e i novanta, e che ha sfornato tanti prodotti buoni più per le gambe del tavolo che ballano o come sottobicchieri che per far conoscere la musica degli artisti presi in considerazione. Tra i meglio riusciti a mio avviso, il Red hot + blue su Cole porter, l'imperdibile A vision shared dalle canzoni di Leadbelly e Woodie Guthrie e, perlappunto, Nativity in Black ad onorare la band di Iommi e Ozzy.
Questa opera ha visto la pubblicazione di addirittura tre volumi, dal 1994 al 2007, con la partecipazione del meglio in campo heavy metal. Tra gli altri Sepultura(Symptom of the universe), Faih No More (War pigs), Cathedral (Solitude), Megadeth (Paranoid e Never say die), Type O' Negative (Black Sabbath), Corrosion of Conformity (Lord of this world), Machine Head (Hole in the sky), Pantera (Electric funeral e Hole in the sky),Slayer (Hand of doom), System of a Down (Snowblind) , Soundgarden (Into the void), White Zombie (Children of the grave), Anthrax (Sabbath bloody sabbath) e lo stesso Ozzy Osbourne con Therapy? e Primus "di spalla"(N.I.B. e Iron man). Tutti a confrontarsi con pezzi noti e gemme nascoste del combo probabilmente più influente di sempre in ambito heavy.
Tre titoli estrememante consigliati.
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