lunedì 27 dicembre 2021

La legge del cartello (The evil that men do) (2015)


Sullo sfondo della guerra per il controllo del mercato messicano della droga, il messicano Santiago e il medico ripudiato Benny lavorano per il cartello del boss Lucho. Svolgono un lavoro non esattamente raffinato, infatti sono incaricati di uccidere, smembrare ed inviare parti di corpi, come avvertimento, ai domicili dei nemici del capo. Un giorno viene condotta al magazzino dove "lavorano" i due la figlia di Montero, il boss rivale di Lucho, colpevole di avere a sua volta rapito il figlio di Lucho stesso. A consegnare "il pacco" l'enigmatico Martin, nipote del boss. L'atroce compito di Santi e Benny è chiaro: occuparsi della ragazzina, anche attraverso mutilazioni e torture, se gli venisse ordinato.

Ecco un film da cui onestamente non mi aspettavo nulla, pensando di trovarmi davanti ad un prodotto di serie Z che vivacchiava su violenza e splatter in salsa narcotraffico. Nella realtà, e qui ci viene in aiuto il titolo originale, banalizzato dalla traduzione nostrana,  il regista spagnolo Ramon Térmens mette in scena sostanzialmente un thriller da camera, claustrofobicamente chiuso tra le mura di un enorme magazzino (a parte qualche sporadica eccezione), che ha in sè elementi onirici e che usa la guerra tra i cartelli messicani come un'esca, o meglio un MacGuffin, nei confronti dello spettatore.

Se il film funziona, molto lo si deve a Daniel Faraldo, navigato caratterista di origini argentine che ha frequentato cinema e serie americane quasi sempre in ruoli da villan, e che interpreta Santiago, uno sgherro apparentemente monodimensionale, coinvolto, suo malgrado, in un pericoloso percorso di redenzione e di catarsi. Tra situazioni e dialoghi alla Tarantino (come quello che avviene nella cella in cui sono custoditi i cadaveri) e qualche sequenza splatter (una, in sostanza) si arriva alla conclusione, che ancora una volta coniuga violenza e sacrificio con una dimensione quasi onirica.

Non certo un capolavoro, più che altro un film curioso. Attenzione perchè con lo stesso titolo italiano è stato distribuito anche un altro film, Running with the devil, con Cage e Fishburne, del 2019.

La legge del cartello è su Prime video.

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