Dopo una gestazione embrionale durata anni, con progetti che hanno via via interessato registi come Barry Levinson e Nick Cassavetes, ed attori come Al Pacino, Joe Pesci e Chazz Palmintieri, il film basato sulle "gesta" del noto mafioso John Gotti viene realizzato nel 2017 con la regia di Kevin Connolly e con John Travolta nel ruolo principale.
La faccio breve: questo film è una ciofeca sotto ogni punto di vista, ma in particolare per la modalità agiografica di tratteggiare la figura di Gotti, che ne esce quasi come un moderno Robin Hood, mentre le forze dell'ordine fanno, quando va bene, da carta da parati, e quando va male da aguzzini.
Manca cioè del tutto quel minimo punto di equilibrio morale necessario quando si raccontano storie di criminali, al punto che sembra un film prodotto e girato dai mafiosi stessi: Gotti ha un cuore d'oro, ama la sua famiglia, uccide solo altri criminali, aiuta le vecchiette con la spesa, etc. etc.
Per non parlare di quel debosciato del figlio (Junior), fatto passare da vittima del sistema.
Comparto tecnico e messa in scena da film televisivo di basso livello, recitazione di Travolta talmente sopra le righe da risultare quasi folkloristica.
Cosa si salva? Forse trucco e parrucco.
Statene alla larga come dalla peste.
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