Un uomo avanza con passo sicuro sulle strade di fango che rappresentavano molti dei percorsi della Londra di inizio ottocento. Indossa un cappotto nero e un cilindro sgualcito, anch'esso nero. In testa un piano preciso che coinvolge inconsapevoli attori diversi. Ognuno di loro: ladri, assassini, puttane, spie, nobili e aristocratici ha un ruolo preciso nella sua complessa tela. "I've got a use for you", sussurra l'uomo al suo interlocutore. Da quel momento i due sono legati. L'uomo è James Delaney, dato per morto in Africa, dove si narra abbia compiuto atti agghiaccianti e che improvvisamente torna a Londra, proprio in tempo per reclamare una piccola proprietà su territorio americano, acquisita del padre (anch'egli defunto), apparentemente insignificante, ma in realtà estremamente strategica e al centro di una contesa sanguinaria tra America, Corona e la non meno potente Compagnia delle Indie Orientali.
Tom Hardy (un epocale James Delaney) ha voluto a tutti i costi la realizzazione di questa serie, impegnandosi, anche finanziariamente in prima persona nella produzione (insieme a Ridley Scott, tra gli altri). Vedendola, si capisce che non si tratta di un prodotto trendy per i salotti buoni, piuttosto di un'opera che non risparmia (letteralmente) sangue e merda, che rievoca gli scheletri nell'armadio di USA e Inghilterra, le atrocità commesse ai danni di nativi americani e africani, la povertà delle periferie inglesi che risaltano ancora di più rispetto alla sconfinata ricchezza e potere degli aristocratici.
La messa in scena è quanto di più evocativo, Delaney sembra uscito da una graphic novel di Frank Miller, personaggi secondari e caratteristi sono strepitosi (tra gli altri Oona Chaplin, David Hayman, Stephen Graham, Jonathan Pryce, Tom Hollander e Michael Kelly) e l'incedere lento, a tratti onirico, della narrazione, alternato da improvvise accelerazioni, costituisce uno dei valori della storia.
Taboo (otto episodi la prima stagione, rinnovata per altre due), non è per tutti, ma diventa imperdibile per quanti vanno oltre i prodotti "guarda e dimentica".
Nessun commento:
Posta un commento